L'economista Fitoussi: «Senza eurobond l'euro non sopravviverà»

8829
L'economista Fitoussi: «Senza eurobond l'euro non sopravviverà»

 

Nemmeno davanti alle vittime causate dal Covid-19 l’Unione Europea ha abbandonato la sua concezione ragionieristica secondo cui gli Stati vanno amministrati alla stregua di un’azienda privata o peggio ancora di una famiglia. Riprova ne sono le estenuanti trattative in seno all’Eurogruppo dove i paesi nordici, Germania e Olanda in testa, hanno posto un netto rifiuto all’emissione dei cosiddetti eurobond o coronabond per finanziare le spese sanitarie e far fronte alla durissima crisi economica che seguirà la pandemia. 

 

Intervistato da Quotidiano.net l’economista francese Jean-Paul Fitoussi ha dichiarato: «Gli Stati non hanno avuto più un centesimo per le infrastrutture. Si vede fisicamente, basta girare per le strade. Eppure, l’utilità sociale degli investimenti si vede anche nel funzionamento del settore privato: il costo dei servizi diminuisce e aumenta la produttività per imprese e lavoratori. Se non abbiamo la memoria corta, quando si è investito in infrastrutture, come nel Dopoguerra, la crescita è stata anche del 5 per cento in termini reali». 

 

Un’ottusa austerità portata avanti nonostante la pandemia: «È una nuova delusione, ma me l’aspettavo. L’Europa non si è mai trovata all’appuntamento quando avevamo bisogno di essa. E, dunque, era prevedibile che i Paesi del Nord dicessero no alla mutualizzazione del debito. Ma senza mutualizzare il debito non si risolve la crisi di oggi. E non farlo è un suicidio collettivo».

 

Una situazione che non può reggere ancora a lungo: «Perché l’Italia, la Francia, la Spagna arriveranno ad averne abbastanza di questo rigore luterano e potranno decidere di non voler più che a guadagnare da questo assetto sia soprattutto la Germania, che fino a oggi ha tratto vantaggio da esso, come creditore e come produttore, solo perché gli altri Paesi non hanno potuto usare la leva della svalutazione monetaria. Se, infatti, avessero potuto svalutare, la Germania non avrebbe più avuto il surplus commerciale che ha e, anzi, subirebbe tutte le conseguenze recessive di una svalutazione».

 

Secondo l’economista transalpino, senza un cambio di paradigma la moneta unica è destinata a saltare: «Se non c’è una vera solidarietà, una vera mutualizzazione del debito, o continueremo a andare ancora di più sott’acqua o facciamo qualcosa di politicamente scorretto ma inevitabile: dire basta e uscire».

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Potrebbe anche interessarti

Trump, Musk e le "primavere americane ed europee" di Giuseppe Masala Trump, Musk e le "primavere americane ed europee"

Trump, Musk e le "primavere americane ed europee"

Volkswagen, BMW e Cina: il 2025 inizia con importanti accordi   Una finestra aperta Volkswagen, BMW e Cina: il 2025 inizia con importanti accordi

Volkswagen, BMW e Cina: il 2025 inizia con importanti accordi

Non è solo Facebook.. E' lo specchio del mondo che ci stanno imponendo di Francesco Erspamer  Non è solo Facebook.. E' lo specchio del mondo che ci stanno imponendo

Non è solo Facebook.. E' lo specchio del mondo che ci stanno imponendo

Cecilia Sala, Abedini e le formiche internazionali di Paolo Desogus Cecilia Sala, Abedini e le formiche internazionali

Cecilia Sala, Abedini e le formiche internazionali

Venezuela, il calendario dei popoli e l'agenda di chi li opprime di Geraldina Colotti Venezuela, il calendario dei popoli e l'agenda di chi li opprime

Venezuela, il calendario dei popoli e l'agenda di chi li opprime

Israele, la nuova frontiera del terrorismo di Clara Statello Israele, la nuova frontiera del terrorismo

Israele, la nuova frontiera del terrorismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo di Leonardo Sinigaglia La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

L'agenzia di stampa finanziata dall'UE e le "previsioni" di Baba Vanga di Francesco Santoianni L'agenzia di stampa finanziata dall'UE e le "previsioni" di Baba Vanga

L'agenzia di stampa finanziata dall'UE e le "previsioni" di Baba Vanga

Tu vuo’ fa’ il Nativo Americano di Raffaella Milandri Tu vuo’ fa’ il Nativo Americano

Tu vuo’ fa’ il Nativo Americano

Transito di gas russo dall'Ucraina: l'UE ad un bivio di Marinella Mondaini Transito di gas russo dall'Ucraina: l'UE ad un bivio

Transito di gas russo dall'Ucraina: l'UE ad un bivio

Governo italiano: patrioti o globalisti? di Giuseppe Giannini Governo italiano: patrioti o globalisti?

Governo italiano: patrioti o globalisti?

72 ore di bipensiero oltre Orwell di Antonio Di Siena 72 ore di bipensiero oltre Orwell

72 ore di bipensiero oltre Orwell

710 GIORNI DI CROLLO DELLA PRODUZIONE INDUSTRIALE SPIEGATI FACILE di Gilberto Trombetta 710 GIORNI DI CROLLO DELLA PRODUZIONE INDUSTRIALE SPIEGATI FACILE

710 GIORNI DI CROLLO DELLA PRODUZIONE INDUSTRIALE SPIEGATI FACILE

La politica turca in Siria: traiettoria di collisione di Michelangelo Severgnini La politica turca in Siria: traiettoria di collisione

La politica turca in Siria: traiettoria di collisione

La foglia di Fico di  Leo Essen La foglia di Fico

La foglia di Fico

Il 2025 sarà l’anno della povertà di Giorgio Cremaschi Il 2025 sarà l’anno della povertà

Il 2025 sarà l’anno della povertà

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti