L'emergenza smaschera tutte le chiacchiere dei liberisti

5473
L'emergenza smaschera tutte le chiacchiere dei liberisti

I nostri articoli saranno gratuiti per sempre. Il tuo contributo fa la differenza: preserva la libera informazione. L'ANTIDIPLOMATICO SEI ANCHE TU!

OPPURE


di Francesco Erspamer*


Le emergenze, vere o fasulle, individuali o collettive, rivelano le autentiche qualità delle persone, il loro carattere. In tempi ordinari i cazzari hanno vita facile: la gente li ascolta, quasi sempre con poca attenzione, magari si diverte, e si fa anche convincere visto che fanno tante promesse e non sembra che a dargli retta ci siano rischi, solo eventuali vantaggi, come a giocare d’azzardo, passatempo tipico dei popoli in declino morale e civile. Pessime abitudini il gioco d’azzardo e la tolleranza nei confronti dei venditori di fumo. Perché quando arriva la crisi – e una crisi prima o poi arriva – ci si accorge di non essere preparati. Come i cittadini che siccome il fiume è tranquillo non dedicano tempo ed energie alla costruzione di argini; o che siccome sono giovani o si sentono bene, permettono lo smantellamento della sanità pubblica.

Chissà che questa isteria da coronavirus non abbia almeno un effetto positivo: smascherare i liberisti che a chiacchiere si fingono nazionalisti ma ai quali il bene comune e del paese importa molto meno del tornaconto delle lobby che li finanziano o che gli promettono future consulenze milionarie in cambio di qualche favore. Nell'emergenza la loro falsità diventa palese.

Spero anche che l’epidemia liberi la parte sana del paese, pentastellati inclusi, dal loro vecchio antistatalismo e qualunquismo antipolitico; il problema dell’Italia e del mondo non è la politica e non sono gli Stati, neppure quando inefficienti o corrotti. Il problema sono le grandi corporation private, che da decenni sono all’attacco del settore pubblico per poterselo comprare per due soldi, come hanno fatto i Benetton con le autostrade. Lo avete sentito il presidente leghista della regione Lombardia (quello della sceneggiata con la mascherina, ripresa in mezzo mondo per deridere gli italiani)? Il suo elogio, no, non dei medici e degli infermieri che da settimane lottano con abnegazione contro il virus negli ospedali pubblici, bensì del “settore privato che ha dichiarato la volontà di collaborare in maniera fattiva”?




Da che parte sta Attilio Fontana? Dalla parte dei cittadini che lo hanno eletto o da quella delle multinazionali della sanità, alcune possedute dagli Emirati o dagli americani? Se c’è un’emergenza nazionale i medici privati vanno precettati e obbligati a fare la loro parte, altro che ringraziati per una tardiva disponibilità ad aiutare il loro paese.

Soprattutto, la nostra sanità pubblica va finalmente difesa e rafforzata. Adesso, a tutti i costi. Mandando a casa appena possibile i profeti del privato come Fontana e Salvini.

*Professore all'Harvard University

Il vento del Kazan soffia sul Sud Globale di Geraldina Colotti Il vento del Kazan soffia sul Sud Globale

Il vento del Kazan soffia sul Sud Globale

Israele, la nuova frontiera del terrorismo di Clara Statello Israele, la nuova frontiera del terrorismo

Israele, la nuova frontiera del terrorismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo di Leonardo Sinigaglia La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

Germania est: l'inganno di chi mostra stupore e indignazione di Antonio Di Siena Germania est: l'inganno di chi mostra stupore e indignazione

Germania est: l'inganno di chi mostra stupore e indignazione

UNA DELLA PAGINE PIÙ NERE DELLA STORIA D’ITALIA di Gilberto Trombetta UNA DELLA PAGINE PIÙ NERE DELLA STORIA D’ITALIA

UNA DELLA PAGINE PIÙ NERE DELLA STORIA D’ITALIA

La foglia di Fico di  Leo Essen La foglia di Fico

La foglia di Fico

Sull’orlo dell’abisso  - Il ruolo della Francia di Paolo Pioppi Sull’orlo dell’abisso  - Il ruolo della Francia

Sull’orlo dell’abisso - Il ruolo della Francia

Manovra. La figura (indecorosa) del governo Meloni con le banche di Giorgio Cremaschi Manovra. La figura (indecorosa) del governo Meloni con le banche

Manovra. La figura (indecorosa) del governo Meloni con le banche

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti