L'emergenza smaschera tutte le chiacchiere dei liberisti

5475
L'emergenza smaschera tutte le chiacchiere dei liberisti


di Francesco Erspamer*


Le emergenze, vere o fasulle, individuali o collettive, rivelano le autentiche qualità delle persone, il loro carattere. In tempi ordinari i cazzari hanno vita facile: la gente li ascolta, quasi sempre con poca attenzione, magari si diverte, e si fa anche convincere visto che fanno tante promesse e non sembra che a dargli retta ci siano rischi, solo eventuali vantaggi, come a giocare d’azzardo, passatempo tipico dei popoli in declino morale e civile. Pessime abitudini il gioco d’azzardo e la tolleranza nei confronti dei venditori di fumo. Perché quando arriva la crisi – e una crisi prima o poi arriva – ci si accorge di non essere preparati. Come i cittadini che siccome il fiume è tranquillo non dedicano tempo ed energie alla costruzione di argini; o che siccome sono giovani o si sentono bene, permettono lo smantellamento della sanità pubblica.

Chissà che questa isteria da coronavirus non abbia almeno un effetto positivo: smascherare i liberisti che a chiacchiere si fingono nazionalisti ma ai quali il bene comune e del paese importa molto meno del tornaconto delle lobby che li finanziano o che gli promettono future consulenze milionarie in cambio di qualche favore. Nell'emergenza la loro falsità diventa palese.

Spero anche che l’epidemia liberi la parte sana del paese, pentastellati inclusi, dal loro vecchio antistatalismo e qualunquismo antipolitico; il problema dell’Italia e del mondo non è la politica e non sono gli Stati, neppure quando inefficienti o corrotti. Il problema sono le grandi corporation private, che da decenni sono all’attacco del settore pubblico per poterselo comprare per due soldi, come hanno fatto i Benetton con le autostrade. Lo avete sentito il presidente leghista della regione Lombardia (quello della sceneggiata con la mascherina, ripresa in mezzo mondo per deridere gli italiani)? Il suo elogio, no, non dei medici e degli infermieri che da settimane lottano con abnegazione contro il virus negli ospedali pubblici, bensì del “settore privato che ha dichiarato la volontà di collaborare in maniera fattiva”?




Da che parte sta Attilio Fontana? Dalla parte dei cittadini che lo hanno eletto o da quella delle multinazionali della sanità, alcune possedute dagli Emirati o dagli americani? Se c’è un’emergenza nazionale i medici privati vanno precettati e obbligati a fare la loro parte, altro che ringraziati per una tardiva disponibilità ad aiutare il loro paese.

Soprattutto, la nostra sanità pubblica va finalmente difesa e rafforzata. Adesso, a tutti i costi. Mandando a casa appena possibile i profeti del privato come Fontana e Salvini.

*Professore all'Harvard University

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Loretta Napoleoni - Il prestigiatore della politica internazionale di Loretta Napoleoni Loretta Napoleoni - Il prestigiatore della politica internazionale

Loretta Napoleoni - Il prestigiatore della politica internazionale

L'attacco della Cina e' a Wall Street (e alle sue bolle) di Giuseppe Masala L'attacco della Cina e' a Wall Street (e alle sue bolle)

L'attacco della Cina e' a Wall Street (e alle sue bolle)

Francesco Erspamer - C'era una volta i conservatori che conservano... di Francesco Erspamer  Francesco Erspamer - C'era una volta i conservatori che conservano...

Francesco Erspamer - C'era una volta i conservatori che conservano...

Trump e la bolla di Bruxelles di Paolo Desogus Trump e la bolla di Bruxelles

Trump e la bolla di Bruxelles

Israele, la nuova frontiera del terrorismo di Clara Statello Israele, la nuova frontiera del terrorismo

Israele, la nuova frontiera del terrorismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo di Leonardo Sinigaglia La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

Il Peyote insieme a Gesù nella Chiesa Nativa Americana di Raffaella Milandri Il Peyote insieme a Gesù nella Chiesa Nativa Americana

Il Peyote insieme a Gesù nella Chiesa Nativa Americana

Auschwitz, Zelenskij e il "Giorno della Vergogna" per l'Europa di Marinella Mondaini Auschwitz, Zelenskij e il "Giorno della Vergogna" per l'Europa

Auschwitz, Zelenskij e il "Giorno della Vergogna" per l'Europa

Democrack di Giuseppe Giannini Democrack

Democrack

72 ore di bipensiero oltre Orwell di Antonio Di Siena 72 ore di bipensiero oltre Orwell

72 ore di bipensiero oltre Orwell

Caso Al Masri. Quello che Minniti non vuole che si sappia... di Michelangelo Severgnini Caso Al Masri. Quello che Minniti non vuole che si sappia...

Caso Al Masri. Quello che Minniti non vuole che si sappia...

La California verso la secessione dagli Stati Uniti? di Paolo Arigotti La California verso la secessione dagli Stati Uniti?

La California verso la secessione dagli Stati Uniti?

La foglia di Fico di  Leo Essen La foglia di Fico

La foglia di Fico

C'è grande confusione di Michele Blanco C'è grande confusione

C'è grande confusione

Il 2025 sarà l’anno della povertà di Giorgio Cremaschi Il 2025 sarà l’anno della povertà

Il 2025 sarà l’anno della povertà

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti