L'Euro, l'Europa, L'Italia e il Mondo grande e terribile

4228
L'Euro, l'Europa, L'Italia e il Mondo grande e terribile


di Giuseppe Masala


Davvero lascia sconcertati che nelle televisioni nazionali l'attualità politica ed economica sia monopolizzata da un non sense come il risultato delle previsioni econometriche scritte dal governo nel cosiddetto Def che è null'altro che un documento previsionale che lascia il tempo che trova. Basta guardare il medesimo documento degli ultimi dieci anni per vedere che non ne hanno mai azzeccato una. 


E allora può essere che una crisi che potrebbe risultare enorme sia causata da un numeretto che da sempre è scritto sulla sabbia? Io direi di no. Ed è ora che tutti, laicamente, usciamo da queste comode gabbie mentali e da queste narrazioni tossiche e infantili.


Vediamo la contatenazione degli eventi significativi:
 

1) Trump vince le elezioni in USA e dichiara di avere come cardine del proprio progetto politico ed economico l'assunto che gli USA non sono più disponibili ad acquistare le eccedenze produttive del resto del mondo. In altri termini non sono più disponibili a farsi invadere da merci straniere accettando la distruzione del loro tessuto produttivo e di avere sostanzialmente 100milioni di disoccupati. Questo significa che nazioni che vivono di export - segnatamente la Germania e la Cina - dovranno cambiare modello economico; la Cina in parte si è attivata subito. La Germania non potrà che subire enormi perdite e probabilmente una crisi economica inaudita e infatti è più recalcitrante;
 

2) La Gran Bretagna abbandona la UE, e non venitemi a raccontare la fola che sono stati "gli ignoranti" a volerlo. Le tv e i giornali popolari che hanno montato la campagna e la rabbia anti UE e dove si abbeverano i cosiddetti "ignoranti" sono di proprietà della alta borghesia britannica. Se ne vanno e rinsaldano i legami con gli USA evidentemente reputano incompatibile la permanenza nella UE e l'amicizia con gli USA.


3) La Francia rinsalda l'asse Parigi-Berlino: accettando di partecipare al nascente esercito europeo. Ma perché non c'era già la Nato? A che serve un esercito europeo indipendente? E non venitemi a dire per abbattere i costi. Gli eserciti servono innanzitutto a sparare.


4) Il Ministro degli Esteri tedesco Maas dichiara che la UE (leggi la Germania che la monopolizza) aspira ad un ruolo da player mondiale. L'UE inoltre dice di voler creare un sistema alternativo a quello dei pagamenti interbancari (SWIFT )americano per bypassare le sanzioni USA all'Iran.


5) In Italia vince una coalizione euroscettica e in parte antieuro legata anche al guru americano Bannon già ideologo di Trump. Le posizioni di questo governo, sebbene a parole accomodanti, con la UE sono nei fatti conflittuali.


6) Le aziende statali italiane fanno strane scelte fuori dall'EU: la Leonardo si allea con cinesi e russi per produrre un aereo civile da 280 posti (per la felicità della franco tedesca Airbus); l'ENI si allea con la britannica BP per riprendersi il petrolio libico tagliando fuori la Total francese; AgustaWestland si allea con la Boing per prendersi un appalto miliardario con l'esercito USA per degli elicotteri. Sarà un caso, ma abbiamo fatto sempre scelte extra UE.


7) L'Italia invia un contingente in Niger -feudo francese - assieme agli USA. Immagino a Parigi saranno contenti.


Ho fatto alcuni esempi, ma altri potrei farne.

A me pare che ridurre tutto a 0,5 punti di pil sulle previsioni di spesa del DEF mi pare una narrazione accettabile solo da persone mentalmente pigre o da persone affette da cretinismo econometrico. Molto non c'è da dire, se non che siamo usciti dalla bambagia di settanta anni di pace e sicurezza per entrare nel grande gioco di quello che Gramsci chiamava "il mondo grande e terribile". Già, terribile, perché bisogna fare delle scelte e ogni scelta comporta un costo che potrebbe essere molto alto. La mia generazione non c'era abituata e neanche tutte quelle post guerra. Eravamo sempre i buoni e sempre i più forti, quando capitava qualcosa pagavano sempre gli altri (Jugoslavia, Ucraina, Siria, Libia ecc.). Questa volta non sappiamo chi sono i buoni e non sappiamo chi vincerà (e diventerà buono quando si prenderà la vittoria); ogni scelta comporta un rischio e la possibilità di errore. Questo è il tema. Il resto sono chiacchiere, e narrazioni infantili.

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

La strategia del riccio di Trump di Giuseppe Masala La strategia del riccio di Trump

La strategia del riccio di Trump

Non è solo Facebook.. E' lo specchio del mondo che ci stanno imponendo di Francesco Erspamer  Non è solo Facebook.. E' lo specchio del mondo che ci stanno imponendo

Non è solo Facebook.. E' lo specchio del mondo che ci stanno imponendo

Siria. Israele, jihadisti e noi... di Paolo Desogus Siria. Israele, jihadisti e noi...

Siria. Israele, jihadisti e noi...

Venezuela, il calendario dei popoli e l'agenda di chi li opprime di Geraldina Colotti Venezuela, il calendario dei popoli e l'agenda di chi li opprime

Venezuela, il calendario dei popoli e l'agenda di chi li opprime

Israele, la nuova frontiera del terrorismo di Clara Statello Israele, la nuova frontiera del terrorismo

Israele, la nuova frontiera del terrorismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo di Leonardo Sinigaglia La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

L'agenzia di stampa finanziata dall'UE e le "previsioni" di Baba Vanga di Francesco Santoianni L'agenzia di stampa finanziata dall'UE e le "previsioni" di Baba Vanga

L'agenzia di stampa finanziata dall'UE e le "previsioni" di Baba Vanga

Transito di gas russo dall'Ucraina: l'UE ad un bivio di Marinella Mondaini Transito di gas russo dall'Ucraina: l'UE ad un bivio

Transito di gas russo dall'Ucraina: l'UE ad un bivio

Professioni e privilegi di Giuseppe Giannini Professioni e privilegi

Professioni e privilegi

72 ore di bipensiero oltre Orwell di Antonio Di Siena 72 ore di bipensiero oltre Orwell

72 ore di bipensiero oltre Orwell

IL RITORNO DEL VILE AFFARISTA di Gilberto Trombetta IL RITORNO DEL VILE AFFARISTA

IL RITORNO DEL VILE AFFARISTA

La politica turca in Siria: traiettoria di collisione di Michelangelo Severgnini La politica turca in Siria: traiettoria di collisione

La politica turca in Siria: traiettoria di collisione

La foglia di Fico di  Leo Essen La foglia di Fico

La foglia di Fico

Recensione a “La sconfitta dell’Occidente” di Michele Blanco Recensione a “La sconfitta dell’Occidente”

Recensione a “La sconfitta dell’Occidente”

Il ragionier Fracchia Urso e le "promesse" di Stellantis di Giorgio Cremaschi Il ragionier Fracchia Urso e le "promesse" di Stellantis

Il ragionier Fracchia Urso e le "promesse" di Stellantis

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti