L'Europa è morta! Viva l'Europa

6274
L'Europa è morta! Viva l'Europa

 

L'Europa è morta! Viva l'Europa. 

Come ho detto sin dal primo giorno di questa campagna militare nelle pianure sarmatiche che vedono il conflitto tra Nato (sotto le mentite spoglie dell'esercito ucraino) e Russia uno dei massimi obbiettivi degli USA era quello di rompere il legame commerciale tra Europa germanocentrica e Russia. E con le sanzioni Washington c'è riuscita benissimo visto che le sanzioni sono destinate a rimanere per anni anche dopo la fine delle ostilità. Inutile che ci giriamo attorno, questa è la realtà.

La guerra sarebbe comunque scoppiata, indipendentemente dal fatto che la Russia avesse attaccato o meno per prima. Se non lo avessero fatto sarebbero stati gli ucraini (che già avevano accumulato uomini e truppe sulla linea di contatto tra le repubbliche secessioniste e l'Ucraina) ad attaccare. E questo era nei disegni di Washington, volevano provocare la Russia così da costringere l'Europa a porre sanzioni spaventose che creano di fatto una cortina di ferro. 

Che la Germania ormai egemone in Europa fosse un problema per gli anglosassoni era chiaro da anni. Mi viene in mente a tale proposito un articolo di Keagan su Foreign Affairs (1) dove si parla di nuova "questione tedesca" (attenzione perchè Kagan non è uno come gli altri, visto che oltre ad essere uno studioso di altissimo livello è anche marito di Victoria Nuland grande madre del colpo di stato di Majdan a Kiev nel 2014 e nota per la sua esclamazione contro l'Europa: "fucking Eu!").

Mi viene anche in mente il discorso di Trump all'Onu del 2018 dove accusava platealmente la Germania per i suoi rapporti con la Russia e dove tutto il corpo diplomatico tedesco - guidato dall'allora ministro Heiko Mass - in platea ascoltava tra scherno, risatine, frizzi e lazzi. Erano convinti che bastasse abbattere Trump per continuare con il loro gioco: acquistare energia dalla Russia, prendendoli pero in giro fregandogli Kiev con l'aiuto militare e di intelligence USA, flertare con la Cina e colonizzare il resto dell'Europa con cervellotici e deflazionistici parametri di bilancio e trattando con la Francia per la difesa comune e il seggio al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite (tutto nero su bianco nel Trattato di Aquisgrana) .

 

 

Gli americani hanno capito tutto e - Trump o non Trump - hanno scatenato l'inferno facendo leva sulla giunta di Kiev ma anche sulla russofobia di paesi baltici, Polonia e Romania.

Ora ci ritroviamo con la guerra in casa, l'inflazione alle stelle, la sicurezza energetica compromessa e quella alimentare a rischio. 

Magari ripensando ai frizzi e ai lazzi contro Trump del 2018 (vedi video) ora ai tedeschi la voglia di ridere sarà passata. L'Europa è morta, viva dunque l'Europa.

PS Mi domando, ma gli alto borghesi europei che sbandierano ogni tre per quattro i loro studi in America e l'amore per quel paese (penso a quello che scrisse proprio Heiko Mass in un celebre articolo su Handelsblatt) come fanno a non capire che se un presidente USA parla di "Grand Strategy" sta parlando a nome di tutti, opposizione compresa e che se cambia la guida non cambia nulla...? Forse ora l'hanno capita...però hanno distrutto tutto, il buono e il brutto dell'Europa. E speriamo finisca qui. 

(1) https://www.foreignaffairs.com/articles/germany/2019-04-02/new-german-question?fbclid=IwAR0pE_j7KebYLvkM3Ktiwm9XbsyuCWSGrKuuFNodt3D83CiVrTz3zNL5o0E

Giuseppe Masala

Giuseppe Masala

Giuseppe  Masala, nasce in Sardegna nel 25 Avanti Google, si laurea in economia e  si specializza in "finanza etica". Coltiva due passioni, il linguaggio  Python e la  Letteratura.  Ha pubblicato il romanzo (che nelle sue ambizioni dovrebbe  essere il primo di una trilogia), "Una semplice formalità" vincitore  della terza edizione del premio letterario "Città di Dolianova" e  pubblicato anche in Francia con il titolo "Une simple formalité" e un  racconto "Therachia, breve storia di una parola infame" pubblicato in  una raccolta da Historica Edizioni. Si dichiara cybermarxista ma come  Leonardo Sciascia crede che "Non c’è fuga, da Dio; non è possibile.  L’esodo da Dio è una marcia verso Dio”.

 

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

La strategia del riccio di Trump di Giuseppe Masala La strategia del riccio di Trump

La strategia del riccio di Trump

Macao celebra 25 anni di sviluppo e crescita   Una finestra aperta Macao celebra 25 anni di sviluppo e crescita

Macao celebra 25 anni di sviluppo e crescita

Non è solo Facebook.. E' lo specchio del mondo che ci stanno imponendo di Francesco Erspamer  Non è solo Facebook.. E' lo specchio del mondo che ci stanno imponendo

Non è solo Facebook.. E' lo specchio del mondo che ci stanno imponendo

Siria. Israele, jihadisti e noi... di Paolo Desogus Siria. Israele, jihadisti e noi...

Siria. Israele, jihadisti e noi...

Venezuela, il calendario dei popoli e l'agenda di chi li opprime di Geraldina Colotti Venezuela, il calendario dei popoli e l'agenda di chi li opprime

Venezuela, il calendario dei popoli e l'agenda di chi li opprime

Israele, la nuova frontiera del terrorismo di Clara Statello Israele, la nuova frontiera del terrorismo

Israele, la nuova frontiera del terrorismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo di Leonardo Sinigaglia La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

Transito di gas russo dall'Ucraina: l'UE ad un bivio di Marinella Mondaini Transito di gas russo dall'Ucraina: l'UE ad un bivio

Transito di gas russo dall'Ucraina: l'UE ad un bivio

Professioni e privilegi di Giuseppe Giannini Professioni e privilegi

Professioni e privilegi

72 ore di bipensiero oltre Orwell di Antonio Di Siena 72 ore di bipensiero oltre Orwell

72 ore di bipensiero oltre Orwell

IL RITORNO DEL VILE AFFARISTA di Gilberto Trombetta IL RITORNO DEL VILE AFFARISTA

IL RITORNO DEL VILE AFFARISTA

La politica turca in Siria: traiettoria di collisione di Michelangelo Severgnini La politica turca in Siria: traiettoria di collisione

La politica turca in Siria: traiettoria di collisione

La foglia di Fico di  Leo Essen La foglia di Fico

La foglia di Fico

Tempi duri per i poveri di Michele Blanco Tempi duri per i poveri

Tempi duri per i poveri

Il ragionier Fracchia Urso e le "promesse" di Stellantis di Giorgio Cremaschi Il ragionier Fracchia Urso e le "promesse" di Stellantis

Il ragionier Fracchia Urso e le "promesse" di Stellantis

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti