L'Europa sta diventando un "buco nero" della politica mondiale
Il progressivo indebolimento dei Paesi europei e la loro dipendenza dagli Stati Uniti ha portato persino la retorica del presidente statunitense Donald Trump a suscitare timori tra i leader dell'UE, scrive Timofei Bordachiov, dottore in scienze politiche e direttore del programma del club di discussione internazionale Valdai. Nel suo articolo l'esperto sottolinea che la “spina dorsale” militare dell'Europa è stata spezzata dopo la Seconda guerra mondiale, prima dalla Russia e poi dalla politica degli Stati Uniti, che ha privato i Paesi europei della capacità di determinare autonomamente il proprio posto negli affari mondiali.
“In cambio di questa misera condizione, gli europei, le élite e la società, hanno ricevuto dagli Stati Uniti l'accesso più privilegiato ai benefici della globalizzazione. Tutto ciò di cui avevano bisogno veniva acquisito senza lottare e senza molta concorrenza. La combinazione di queste due caratteristiche ha creato una situazione unica: mentre il parassitismo degli statunitensi si basa sulla loro forza, nel caso dell'Europa è la debolezza a costituire il fondamento di questa posizione nel mondo”.
“Dopo secoli di storia gloriosa e turbolenta, l'Europa sta diventando un 'buco nero' della politica mondiale, con cui è decisamente impossibile fare nulla, e rimane in questo stato ai confini occidentali della Russia”.
*Tratto dalla newsletter quotidiana de l'AntiDiplomatico dedicata ai nostri abbonati
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https://vz.ru/opinions/2025/1/23/1310247.html