L’imminente guerra alla Libia e la bufala del “Renzi furioso”

6827
L’imminente guerra alla Libia e la bufala del “Renzi furioso”


di Francesco Santoianni
 

Quanta gente pensate abbia abboccato alla bufala del “Renzi furioso”? Tutti!
 

Provate a distribuire  un volantino per strada e sentirete tutti rispondervi che, in fondo,  l’attacco alla Libia non è imminente. Anzi l’attacco non è neanche sicuro, così come ha detto Renzi che - a differenza dei suoi “infidi ministri” della Difesa e degli Esteri che lo danno per imminente – pretende un dibattito e un eventuale voto in Parlamento.
 

Buffonate trasformate in “notizie” dai mass media che si perpetuano  dal 1999, anno della guerra italiana alla Iugoslavia. Una guerra, quella, preparata dai media con una cura infinitamente superiore a questa che si prospetta alla Libia.  Basti pensare ai “crimini dei Serbi” strombazzati sin dagli inizi del 1998 che diedero legittimità al voltafaccia della conferenza di Rambouillet e, quindi, alla guerra. Oggi, invece, con il marasma che caratterizza l’amministrazione Obama, l’Unione Europea e la stessa Libia; con l’ambasciatore USA che, addirittura, detta pubblicamente il numero dei soldati italiani destinati ad andare in Libia, i media si limitano ai collaudati “Ballon d’essai” e “Stop and go”. E cioè ad annunci contraddittori finalizzati a sondare la reattività dell’opinione pubblica ad una guerra e a farla progressivamente abituare all’ineluttabilità di questa.
 

Intanto si lavora alacremente alla preparazione di un “casus belli” che faccia precipitare la situazione e permetta all’Italia di intervenire in Libia prima che la Francia prosciughi il suo petrolio. Quello dei tecnici italiani rapiti e poi uccisi si è rivelato un colossale flop. Aspettiamo il prossimo.


ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Loretta Napoleoni - Come Trump ha spaccato il Canada in due di Loretta Napoleoni Loretta Napoleoni - Come Trump ha spaccato il Canada in due

Loretta Napoleoni - Come Trump ha spaccato il Canada in due

Un nuovo 8 Settembre? di Giuseppe Masala Un nuovo 8 Settembre?

Un nuovo 8 Settembre?

Francesco Erspamer - C'era una volta i conservatori che conservano... di Francesco Erspamer  Francesco Erspamer - C'era una volta i conservatori che conservano...

Francesco Erspamer - C'era una volta i conservatori che conservano...

Maria Corina Machado, un'antipatria alleata dei “Patrioti” di Geraldina Colotti Maria Corina Machado, un'antipatria alleata dei “Patrioti”

Maria Corina Machado, un'antipatria alleata dei “Patrioti”

Israele, la nuova frontiera del terrorismo di Clara Statello Israele, la nuova frontiera del terrorismo

Israele, la nuova frontiera del terrorismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo di Leonardo Sinigaglia La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

L’ERA DEI QUISLING L’ERA DEI QUISLING

L’ERA DEI QUISLING

L'Europa tra l'incudine ed il martello di Giuseppe Giannini L'Europa tra l'incudine ed il martello

L'Europa tra l'incudine ed il martello

72 ore di bipensiero oltre Orwell di Antonio Di Siena 72 ore di bipensiero oltre Orwell

72 ore di bipensiero oltre Orwell

LIBIA: UN MOVENTE TACIUTO E’ UNA BUGIA INTERA di Michelangelo Severgnini LIBIA: UN MOVENTE TACIUTO E’ UNA BUGIA INTERA

LIBIA: UN MOVENTE TACIUTO E’ UNA BUGIA INTERA

La California verso la secessione dagli Stati Uniti? di Paolo Arigotti La California verso la secessione dagli Stati Uniti?

La California verso la secessione dagli Stati Uniti?

La foglia di Fico di  Leo Essen La foglia di Fico

La foglia di Fico

Il presidente Mattarella non ricorda? di Michele Blanco Il presidente Mattarella non ricorda?

Il presidente Mattarella non ricorda?

Il 2025 sarà l’anno della povertà di Giorgio Cremaschi Il 2025 sarà l’anno della povertà

Il 2025 sarà l’anno della povertà

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti