L'inutilità della guerra e dei guerrafondai

2429
L'inutilità della guerra e dei guerrafondai

di Michele Blanco

Putin vuole ottenere che l' Ucraina resti fuori dalla Nato, probabilmente questa era la vera ragione della guerra e nessuna restituzione dei territori occupati dai russi, oltretutto abitati da popolazioni che si sentono russe. 

Dopo un milione di morti e distruzioni epocali Trump vuole sospendere gli aiuti all’Ucraina e recuperare qualcosina, di soldi cosi ragiona, con le terre rare. 

I popoli europei che da anni chiedono la fine del conflitto in Ucraina e ristabilire l’essenziale legame con la Russia, che aveva portato ad esempio ad avere gas a basso costo.
   
Ora sembra che stanno trattando direttamente Trump e Putin che brutta figura per tutti i guerrafondai "leader", o servi da divano europei. 
Davvero uno smacco epocale. 
   
Dopo centinaia di migliaia di morti, dopo miliardi gettati al vento in inutili e dannose armi, dopo anni di becera propaganda bellica, a Washington è cambiato il padrone e nel vecchio continente i servi atlantisti hanno smesso di colpo di abbaiare. 
   
Fino a ieri ringhiavano di cambi di mentalità e riarmo per difendersi dal pericolo russo, che oggettivamente non esiste.
   
Gli Stati Uniti spendono cifre folli in armi ed esercito eppure quella in Ucraina è solo l’ultima sconfitta di una serie infinita che parte dal Vietnam per passare dall’Afghanistan. 
   
Triliardi buttati per ottenere in cambio solo arricchimento per le multinazionali e i supericchi mentre milioni cittadini statunitensi in questi giorni  non riescono più a comprare nemmeno le uova per fare colazione.

Ora Trump vuole sganciare il guinzaglio ai barboncini continentali in modo che se la sbrighino da soli. Da affarista e narcisista, Trump ama le guerre commerciali che combatte da solo. Devono poi avergli fatto capire che l’unico vero rivale degli Stati Uniti è la Cina.  Meglio così. 

Ma la clamorosa resa in Ucraina e l’esclusione europea dal tavolo, sarebbe roba da dimissioni in massa di tutti i politici europei guerrafondai da divano. Politicanti, tecnocrati ma anche giornalisti o presunti tali che da anni buttano benzina sul fuoco ucraino negando una drammatica realtà in trincea e trascinando l’Europa in dinamiche belliche da secolo scorso e dal rischio addirittura nucleare. 

Una grandissima vergogna. A Bruxelles come in quasi tutte le capitali europee. Dovrebbero dare dimissioni di massa per fare spazio a nuove classi dirigenti davvero europee democratiche e coerenti con le ragioni fondative del progetto continentale a partire dalla ricerca costante della pace. Classi dirigenti che abbiano l’umiltà di guardare una mappa e capire che quella con la Russia è una alleanza strategica imprescindibile e che va ripristinata immediatamente  per il bene comune. Classi dirigenti che invece di fare le servette di Washington o i tifosi di Mosca, ritrovino un orgoglio europeo per il bene dei popoli.
   
Il nostro futuro non deve essere né l’oligarchia turbocapitalista americana né quella dispotica russa né tantomeno quella comunista-mercantile cinese. L’Europa deve orgogliosamente portare avanti un suo modello fondato sulla democrazia partecipativa, sullo stato sociale di qualità e sulla pace. Un modello in cui non comandano i ricchi e le lobby e nemmeno dittatori di cartone e partiti unici, ma i cittadini. 
   
Un modello che garantisca un equilibrio intelligente tra economia e politica, tra mercato e società, tra sviluppo e giustizia sociale. L’Europa non deve imitare ma riprendere il suo cammino evolutivo. 
   
La leadership globale di domani non si baserà su grafici economici e sulle armi, ma sulla qualità della vita garantita ai cittadini e sull’intelligenza del proprio sistema, sulla sua sensibilità e sostenibilità.    
   
Già, la disfatta ucraina e l’umiliazione europea , sottolineo dei politici europei, sono una grande occasione per stroncare la deriva bellica continentale e cambiare per sempre.  

Basterebbe un informazione non servile e manipolata per iniziare.

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Il dito e la luna del riarmo europeo di Marco Bonsanto Il dito e la luna del riarmo europeo

Il dito e la luna del riarmo europeo

Difesa europea ed euro-demenza Difesa europea ed euro-demenza

Difesa europea ed euro-demenza

Basta che se ne parli di Francesco Erspamer  Basta che se ne parli

Basta che se ne parli

Calenda e l'odio per il popolo di Paolo Desogus Calenda e l'odio per il popolo

Calenda e l'odio per il popolo

Trump, la UE e il grande affare sulla pelle dei migranti di Geraldina Colotti Trump, la UE e il grande affare sulla pelle dei migranti

Trump, la UE e il grande affare sulla pelle dei migranti

Israele, la nuova frontiera del terrorismo di Clara Statello Israele, la nuova frontiera del terrorismo

Israele, la nuova frontiera del terrorismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo di Leonardo Sinigaglia La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

La "libertà" di espressione ai tempi della Picierno di Marinella Mondaini La "libertà" di espressione ai tempi della Picierno

La "libertà" di espressione ai tempi della Picierno

La minaccia di Israele di Giuseppe Giannini La minaccia di Israele

La minaccia di Israele

Il lato oscuro del Sionismo. Come si è suicidata Byoblu di Michelangelo Severgnini Il lato oscuro del Sionismo. Come si è suicidata Byoblu

Il lato oscuro del Sionismo. Come si è suicidata Byoblu

La California verso la secessione dagli Stati Uniti? di Paolo Arigotti La California verso la secessione dagli Stati Uniti?

La California verso la secessione dagli Stati Uniti?

Un sistema da salari da fame che va rovesciato di Giorgio Cremaschi Un sistema da salari da fame che va rovesciato

Un sistema da salari da fame che va rovesciato

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti