L'IRA Usa si abbatte sulla dormiente Europa

L'IRA Usa si abbatte sulla dormiente Europa

I nostri articoli saranno gratuiti per sempre. Il tuo contributo fa la differenza: preserva la libera informazione. L'ANTIDIPLOMATICO SEI ANCHE TU!

In pochi in Italia hanno preso sul serio il programma statunitense chiamato Inflation Reduction Act (IRA), che consiste in un gigantesco piano di finanziamento dell'industria americana con lo scopo di favorire la transizione ecologica e, allo stesso tempo, di proteggere l'economia USA. Questo programma è sommamente inviso dall'UE che teme di essere tagliata fuori dal mercato americano. Soprattutto l'industria dell'auto europea rischia di pagare un prezzo salatissimo per questo provvedimento sostanzialmente protezionistico, fondato sul sostegno dell'economia nazionale statunitense.

In Italia non se ne parla, il dibattito è concentrato sulle solite idiozie. L'adesione piatta e acritica del nostro paese al sostegno militare dell'Ucraina segnala del resto la totale dipendenza della nostra politica verso Washington. Non sono da meno però nemmeno Francia e Germania, i cui ministri dell'economia si sono però organizzati per correre ai ripari con un viaggio congiunto negli Stati Uniti per tentare un accordo separato che salvi le loro rispettive industrie. L'Italia di Giorgia Meloni non è stata invitata a partecipare. Diversamente da Francia e Germania noi sottostiamo alle direttive militari americani senza contropartite.

Da quello che si apprende dai giornali l'obiettivo dei governi di Parigi e Berlino è quello di tornare agli aiuti di stato, dove per stato si intende lo stato nazionale, non l'UE. Una misura del genere metterebbe a rischio la tenuta del mercato unico europeo e dunque la stessa UE. Inutile dire che a pagarne le spese sarebbe soprattutto l'Italia, che non ha certo le risorse della Germania e neanche della Francia per sostenere l'economia interna. Molte industrie italiane rischiano dunque di non poter stare più sul mercato e di chiudere. Bel risultato: anni e anni di privatizzazioni per ritrovarsi con le pezze al culo proprio nel momento in cui si torna all'economia guidata dallo stato.

Germania e Francia pensano insomma di salvare solo se stesse. Oltre al viaggio congiunto negli USA dei loro ministri, un indizio che sia questa lo loro scelta è dato dalle esternazioni del primo ministro olandese Rutte, che come da tradizione fa da megafono alle posizioni che la Germania non può esprimere apertamente per ragioni diplomatiche. Rutte si è detto contrario a un nuovo pacchetto di debito europeo per aiutare l'economia UE.

Ognuno fa per sé. L'Italia con un manico di incapaci al governo, un'opposizione in preda alla cretineria (Bonaccini: "è il privato che crea il lavoro") e una comunità politica e intellettuale sostanzialmente marcia non mi pare abbia davanti a sé un grande futuro radioso.

Paolo Desogus

Paolo Desogus

Professore associato di letteratura italiana contemporanea alla Sorbonne Université, autore di Laboratorio Pasolini. Teoria del segno e del cinema per Quodlibet.

Il neoliberismo e l'idea di giustizia di Francesco Erspamer  Il neoliberismo e l'idea di giustizia

Il neoliberismo e l'idea di giustizia

La mediazione cinese, l'arroganza occidentale di Paolo Desogus La mediazione cinese, l'arroganza occidentale

La mediazione cinese, l'arroganza occidentale

Sa(n)remo arruolati in guerra di Giorgio Cremaschi Sa(n)remo arruolati in guerra

Sa(n)remo arruolati in guerra

Russia-Occidente: uno scontro di civiltà?   di Bruno Guigue Russia-Occidente: uno scontro di civiltà?

Russia-Occidente: uno scontro di civiltà?

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri di Savino Balzano L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

Avete capito chi stiamo addestrando a Sabaudia? di Alberto Fazolo Avete capito chi stiamo addestrando a Sabaudia?

Avete capito chi stiamo addestrando a Sabaudia?

La giunta PD di Bologna mette al bando la parola "patriota" di Antonio Di Siena La giunta PD di Bologna mette al bando la parola "patriota"

La giunta PD di Bologna mette al bando la parola "patriota"

La Costituzione è morta. Viva la Costituzione! di Gilberto Trombetta La Costituzione è morta. Viva la Costituzione!

La Costituzione è morta. Viva la Costituzione!

"Htilal". Ong, crimine iracheno e film censurati di Michelangelo Severgnini "Htilal". Ong, crimine iracheno e film censurati

"Htilal". Ong, crimine iracheno e film censurati

Il salario reale in Cina cresce (da noi crolla) di Pasquale Cicalese Il salario reale in Cina cresce (da noi crolla)

Il salario reale in Cina cresce (da noi crolla)

Giacarta può essere sconfitta? di Federico Greco Giacarta può essere sconfitta?

Giacarta può essere sconfitta?

Gorbachev: ritorno alla terra di Daniele Lanza Gorbachev: ritorno alla terra

Gorbachev: ritorno alla terra

Scuola: 3 giorni di sciopero... ma in California! di  Leo Essen Scuola: 3 giorni di sciopero... ma in California!

Scuola: 3 giorni di sciopero... ma in California!

La Cgil dal consociativismo al governismo di Paolo Pioppi La Cgil dal consociativismo al governismo

La Cgil dal consociativismo al governismo

Nicolai Lilin: Putin e il grande conflitto in Ucraina di Damiano Mazzotti Nicolai Lilin: Putin e il grande conflitto in Ucraina

Nicolai Lilin: Putin e il grande conflitto in Ucraina