L'Ucraina ha capitolato a Gedda?

7105
L'Ucraina ha capitolato a Gedda?

 

Commentando su Ria Novosti i colloqui tra Ucraina e Stati Uniti di Gedda, l'analista russo Dmitry Bavyrin offre la chiave di lettura più interessante per i possibili risvolti futuri in attesa della risposta formale del Cremlino all'accordo tra Washington e Kiev di una "tregua di un mese".

"I risultati dell'incontro non sono molto positivi da un punto di vista degli interessi russi ed è impossibile nasconderlo: ieri l'Ucraina non riceveva aiuti militari e informazioni di intelligence dagli Stati Uniti, oggi li riceve di nuovo", inizia così Bavyrin la sua analisi, rimarcando come per Mosca lo scenario migliore restava quello di un Zelensky fosse considerato "un reietto da sacrificare".  Ma, prosegue l'analista nella sua analisi, per il Cremlino lo scenario futuro non è negativo. "Kiev ha semplicemente smesso di fare la capricciosa e ha accettato le richieste degli americani [...] Ora come allora, Zelensky non vuole la pace, ma vuole vivere di rendita con la NATO, aspettare una “finestra di opportunità” (un attacco marziano alla Russia, per esempio) e alimentare le speranze insoddisfatte della popolazione. Pensa che anche il ritorno a tali posizioni sia possibile".

Accettando le condizioni di Trump, prosegue l'analista russo, la delegazione ucraina ha battuto Mosca sul tempo. "Questo è ciò che intende il Segretario di Stato americano Marco Rubio quando dice che “la palla è ora dalla parte della Russia”. Le regole per gli Usa sono chiare: Mosca deve accettare la proposta o rifiutarla. Il modo in cui la rifiuteremo determinerà l'abilità della Russia come giocatore in questa speciale disciplina diplomatica. Dobbiamo essere intelligenti e riportare la palla in Ucraina, in modo che Zelensky torni a essere un ostacolo per il Premio Nobel di Trump.", ha sottolineato. 

Non c'è possibilità che la Russia accetti l'offerta di Gedda nella sua forma attuale, sottolinea Bavyrin. L'Occidente e l'Ucraina chiedono in coro la cessazione delle ostilità, ma il loro coro lo chiede dal febbraio 2022 e nessuno ha il diritto di far finta di non aver sentito che la Russia ha delle condizioni. "In questo senso non è cambiato nulla: tutte le ragioni sono al loro posto, sia da parte degli Stati Uniti e della NATO, le cui infrastrutture militari sono una minaccia per la sicurezza della Russia".  

Dopo aver scritto come l'accettazione di Kiev è anche figlia del piccolo territorio russo di Kursk che ancora controlla - l'"ultima carta da giocare per Zelensky e che la tregua conserverebbe" - l'analista russo rimarca ora come la sfida vera del Cremlino sarà quella di far comprendere a Trump che la sua proposta non potrà essere realizzata per l'esperienza maturata in passato da Mosca con Kiev e con l'occidente collettivo. "Trump dovrebbe capire che non si tratta di lui, ma delle persone che lo hanno preceduto e che c'è ancora molto da fare per ristabilire la fiducia".

"L'accordo della delegazione di Gedda per un cessate il fuoco è solo una manovra, ma il suo stesso svolgimento contraddice ciò che la propaganda suggerisce da tre anni. Ancora ieri si sosteneva che accettare le condizioni di Trump fosse una resa dell'Ucraina. Ora le condizioni sono state accettate e sono peggiori di quelle precedenti al litigio alla Casa Bianca, poiché gli Stati Uniti riscriveranno il trattato sui metalli rari a loro favore. Quindi l'Ucraina ha capitolato? Sembra di sì. La capitolazione dell'Ucraina (non tanto alla Russia, quanto alla realtà), che può davvero porre fine al nostro conflitto etno-politico, deve ancora arrivare. E, visto che stiamo parlando di giochi, sarà facilmente riconoscibile dal grido russo di “Gool!”."

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

Recessione e inflazione, due facce della stessa medaglia. di Giuseppe Masala Recessione e inflazione, due facce della stessa medaglia.

Recessione e inflazione, due facce della stessa medaglia.

Basta che se ne parli di Francesco Erspamer  Basta che se ne parli

Basta che se ne parli

L'Ecuador verso l'abisso. Contro tutti i pronostici vince Noboa di Geraldina Colotti L'Ecuador verso l'abisso. Contro tutti i pronostici vince Noboa

L'Ecuador verso l'abisso. Contro tutti i pronostici vince Noboa

Israele, la nuova frontiera del terrorismo di Clara Statello Israele, la nuova frontiera del terrorismo

Israele, la nuova frontiera del terrorismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo di Leonardo Sinigaglia La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

Missile sulla chiesa di Sumy: cui prodest? di Francesco Santoianni Missile sulla chiesa di Sumy: cui prodest?

Missile sulla chiesa di Sumy: cui prodest?

La nuova Bucha di Zelensky di Marinella Mondaini La nuova Bucha di Zelensky

La nuova Bucha di Zelensky

La repressione dello Stato dietro al Decreto Sicurezza di Giuseppe Giannini La repressione dello Stato dietro al Decreto Sicurezza

La repressione dello Stato dietro al Decreto Sicurezza

Il Colonialismo della mozione congiunta PD, M5S, AVS di Michelangelo Severgnini Il Colonialismo della mozione congiunta PD, M5S, AVS

Il Colonialismo della mozione congiunta PD, M5S, AVS

La California verso la secessione dagli Stati Uniti? di Paolo Arigotti La California verso la secessione dagli Stati Uniti?

La California verso la secessione dagli Stati Uniti?

Mattarella firma la legge liberticida di Michele Blanco Mattarella firma la legge liberticida

Mattarella firma la legge liberticida

Un sistema da salari da fame che va rovesciato di Giorgio Cremaschi Un sistema da salari da fame che va rovesciato

Un sistema da salari da fame che va rovesciato

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti