Lula chiede la libertà per Julian Assange

2435
Lula chiede la libertà per Julian Assange

Il presidente eletto brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva ha chiesto a gran voce il rilascio del giornalista Julian Assange dopo aver incontrato il direttore di WikiLeaks Kristinn Hrafnsson e l'editore Joseph Farrell.

"Sono stato con Hrafnsson, caporedattore di WikiLeaks, e con l'editore Joseph Farrell, che mi hanno informato sulla situazione di salute e sulla lotta per la libertà di Julian Assange", ha scritto Lula, che si insedierà come capo di Stato brasiliano il 1° gennaio.

"Ho chiesto loro di inviare la mia solidarietà. Che Assange sia liberato dalla sua ingiusta detenzione", ha dichiarato l'ex presidente (2003-2011).

L'islandese Hrafnsson è impegnato in un tour in diversi Paesi dell'America Latina nel tentativo di convincere i governi progressisti a fare pressione sulle autorità statunitensi per ottenere il rilascio del giornalista australiano.

Intervistato dai media locali, il direttore di WikiLeaks ha riconosciuto che la recente ondata di vittorie elettorali di politici di sinistra in America Latina lo ha portato nella regione, con l'obiettivo di cercare sostegno politico per il rilascio di Assange.

Nello scorso mese di giugno Lula aveva già condannato l'approvazione da parte di Londra dell’estradizione del giornalista australiano negli Stati Uniti. 

"Quale crimine ha commesso Assange?", chiedeva Lula. "Se va negli Stati Uniti, estradato, è sicuramente all'ergastolo e morirà sicuramente in carcere", lamentava il presidente eletto del Brasile. 

Hrafnsson e Farrell si sono inoltre incontrati a Rio de Janeiro e Brasilia con i gruppi di lavoro Comunicazione e Affari esteri del governo eletto.

Secondo le informazioni riservate dell'Agenzia per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti e di WikiLeaks nel 2015, funzionari statunitensi hanno spiato in Brasile il governo dell'allora presidente Dilma Rousseff (2011-2016).

In totale sono stati intercettati 29 telefoni di membri ed ex membri della sua amministrazione. Nel 2016 la Rousseff ha subito un colpo di Stato parlamentare che l'ha allontanata dal potere.

Assange è attualmente detenuto in un carcere britannico di massima sicurezza dal suo arresto presso l'ambasciata ecuadoriana a Londra nell'aprile 2019.

È in attesa di una decisione da parte della magistratura britannica su un ricorso presentato dai suoi avvocati contro l'ordine di estradizione emesso a luglio dall'allora ministro degli Interni Priti Patel.

Se estradato negli Stati Uniti, che stanno cercando di perseguirlo, potrebbe rischiare fino a 175 anni di carcere per 17 capi d'accusa di presunte violazioni della legge sullo spionaggio.

Le accuse contro Julian Assange riguardano l'accesso e la pubblicazione di documenti militari sull'Iraq, l'Afghanistan e la base illegale di Guantanamo Bay, nonché di rapporti diplomatici che rivelano crimini di guerra e altri abusi commessi da funzionari e autorità statunitensi.

 
 

La Redazione de l'AntiDiplomatico

La Redazione de l'AntiDiplomatico

L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa. Per ogni informazione, richiesta, consiglio e critica: info@lantidiplomatico.it

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Potrebbe anche interessarti

Trump-Zelensky, leggere la realtà di Marco Bonsanto Trump-Zelensky, leggere la realtà

Trump-Zelensky, leggere la realtà

 Finis Americae: si sgonfia la bolla di Wall Street di Giuseppe Masala  Finis Americae: si sgonfia la bolla di Wall Street

Finis Americae: si sgonfia la bolla di Wall Street

Dove eravate quando Schauble umiliava la Grecia? di Paolo Desogus Dove eravate quando Schauble umiliava la Grecia?

Dove eravate quando Schauble umiliava la Grecia?

Trump, la UE e il grande affare sulla pelle dei migranti di Geraldina Colotti Trump, la UE e il grande affare sulla pelle dei migranti

Trump, la UE e il grande affare sulla pelle dei migranti

Israele, la nuova frontiera del terrorismo di Clara Statello Israele, la nuova frontiera del terrorismo

Israele, la nuova frontiera del terrorismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo di Leonardo Sinigaglia La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

Area flegrea e il famoso "IT Alert" di Francesco Santoianni Area flegrea e il famoso "IT Alert"

Area flegrea e il famoso "IT Alert"

La deriva di un continente in guerra di Giuseppe Giannini La deriva di un continente in guerra

La deriva di un continente in guerra

Un quesito (che ci riguarda) sui fatti in Romania di Antonio Di Siena Un quesito (che ci riguarda) sui fatti in Romania

Un quesito (che ci riguarda) sui fatti in Romania

Il valico di Al-Hamran e la riconoscenza di HTS per i Curdi di Michelangelo Severgnini Il valico di Al-Hamran e la riconoscenza di HTS per i Curdi

Il valico di Al-Hamran e la riconoscenza di HTS per i Curdi

La California verso la secessione dagli Stati Uniti? di Paolo Arigotti La California verso la secessione dagli Stati Uniti?

La California verso la secessione dagli Stati Uniti?

Il 15 marzo alla larga dai "NO PAX" di Giorgio Cremaschi Il 15 marzo alla larga dai "NO PAX"

Il 15 marzo alla larga dai "NO PAX"

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti