L'ultimo delirio de la Stampa: "Putin disperato sceglie la Jihad"
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"Putin disperato sceglie la Jihad e l’Iran: addio all’equidistanza in Medio Oriente. Ha bisogno di Teheran per un asse anti-Usa ma così si è giocato la simpatia di Israele" Così scrive la propaganda disperata stamattina de la Stampa contro Putin e la Russia.
Le autorità russe hanno invitato a Mosca la delegazione palestinese di Hamas, che è arrivata giovedì per gli incontri.
Ieri la dichiarazione del movimento palestinese Hamas che ha affermato di aver apprezzato molto, durante l'incontro con il vice ministro degli Esteri russo Mikhail Bogdanov, la posizione del presidente russo Vladimir Putin sul conflitto israelo-palestinese e gli sforzi della diplomazia russa:
"La delegazione del movimento ha molto apprezzato la posizione del presidente russo Vladimir Putin, così come gli sforzi della diplomazia russa attiva", ha affermato Hamas in una nota.
Israele ha rilasciato una dichiarazione inferocita: " Israele considera l'invito dei capi di Hamas a Mosca come un passo indegno che dà ventaglio al terrore e legittima le atrocità dei terroristi di Hamas e invita le autorità russe a “cacciarla immediatamente”, ha affermato il ministero degli Esteri israeliano.
La Russia fa di tutto per arrivare ad un accordo di pace o almeno di tregua, dialogando anche con Hamas, pur condannando gli attacchi di Hamas del 7 ottobre contro Israele.
Israele non ha dichiarato ufficialmente l'operazione di terra su Gaza, ma in sostanza ieri ha già iniziato, intensificando i bombardamenti. I palestinesi hanno dichiarato che gli attacchi indicano l'inizio dell'operazione di terra che le autorità israeliane hanno promesso. Dopo di che, a Gaza hanno tagliato l'acqua e poi Internet. Il collegamento con l'enclave è stato interrotto. L'esercito israeliano non ha fornito ulteriori dettagli sull'intensificazione degli attacchi a Gaza, dicendo che "non accade niente di speciale".
Erdogan ha chiesto a Israele di "uscire immediatamente dalla condizione di pazzia e cessare gli attacchi a Gaza"
Le provocazioni americano-sioniste contro l’Iran, in quanto potente potenza regionale, pare stiano cominciando a dare risultati: l’Iran sta già annunciando la possibilità di “misure preventive” contro Israele.