L'Unione Europea ha ignorato il colpo di Stato in Bolivia

7889
L'Unione Europea ha ignorato il colpo di Stato in Bolivia



di Agustín Fontenla - Pagina|12
 

Grande riserva di valori democratici e primo nemico dichiarato dell'estrema destra, l'Unione Europea ha preferito ignorare il colpo di Stato in Bolivia e ha fatto una dichiarazione che, in una prospettiva storica, dovrebbe far vergognare i democratici europei.

 

L'alto rappresentante dell'Unione Europea, Federica Mogherini, ha dichiarato che il desiderio dei 28 paesi che compongono il blocco è che “tutte le parti del paese esercitano contenimento e responsabilità e portino pacificamente e con calma il paese verso nuove elezioni credibili per i boliviani per esprimere la loro volontà democratica".

 

Niente di colpo di Stato, né rottura dell'ordine costituzionale, nemmeno menzione del fatto che, nel XXI secolo, i militari hanno rovesciato un presidente legittimamente eletto dal popolo. Niente. I valori e i principi democratici proclamati da Bruxelles non si applicano in Sud America a giudicare dalle dichiarazioni dell'alto rappresentante dell'UE.

 

Le reazioni nei paesi europei

 

Smarcandosi leggermente da Bruxelles, il governo ad interim della Spagna ha pubblicato una dichiarazione che suggerisce di interpretare ciò che è accaduto in Bolivia come un colpo di Stato. Il ministero degli Affari Esteri ha inviato una dichiarazione in cui condanna che "il processo aperto ieri verso una nuova convocazione elettorale è stato distorto dall'intervento delle forze armate e della polizia che hanno suggerito a Evo Morales di presentare le sue dimissioni alla presidenza, come poi da lui fatto, in una manovra che “riporta a momenti già visti nella storia latinoamericana”.

 

I dirigenti di Unidas Podemos hanno definito chiaramente colpo di stato quello che è successo in Bolivia. Pablo Iglesias ha scritto sulle sue reti sociali che è vergognoso che ci siano media che affermano che "l'esercito fa dimettere il presidente" e ha criticato che non vi è alcun riferimento ai significativi miglioramenti degli indicatori sociali che Evo Morales ha ottenuto. L'argentino Gerardo Pisarello, deputato di En Comú Podem, ha affermato che "il colpo di Stato in Bolivia è la vendetta vile, razzista di coloro che non hanno mai tollerato il recupero di risorse strategiche e nobilitato la vita degli indigeni e dei contadini poveri”.

 

Nel Regno Unito, il leader laburista Jeremy Corbyn ha condannato il "colpo di Stato contro il popolo boliviano" e ha inviato il suo sostegno a "democrazia, giustizia sociale e indipendenza"; un ultimo riferimento che indica le denunce di interferenze straniere negli eventi culminati nel rovesciamento di Morales.

 

In Grecia, il riferimento della forza di sinistra Syriza, Alexis Tsipras, ha scritto un messaggio in spagnolo sul suo account Twitter, in cui ha espresso tutta la sua solidarietà e rispetto per Evo Morales e il popolo della Bolivia "di fronte a tutti i tentativi di ritornare ai giorni bui dei colpi di Stato e della violenza”.

 

Dal continente europeo, anche se al di fuori dell'orbita di Bruxelles, il governo russo ha affermato che ciò che è accaduto nel paese sudamericano segue tutti gli schemi di un colpo di Stato orchestrato e ha invitato tutte le forze politiche della Bolivia a "agire in modo responsabile e ragionevole” per trovare “una soluzione costituzionale per recuperare la pace e la tranquillità e ristabilire la governance nelle istituzioni” del Paese.

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Potrebbe anche interessarti

Loretta Napoleoni - Come Trump ha spaccato il Canada in due di Loretta Napoleoni Loretta Napoleoni - Come Trump ha spaccato il Canada in due

Loretta Napoleoni - Come Trump ha spaccato il Canada in due

Un nuovo 8 Settembre? di Giuseppe Masala Un nuovo 8 Settembre?

Un nuovo 8 Settembre?

Francesco Erspamer - C'era una volta i conservatori che conservano... di Francesco Erspamer  Francesco Erspamer - C'era una volta i conservatori che conservano...

Francesco Erspamer - C'era una volta i conservatori che conservano...

Maria Corina Machado, un'antipatria alleata dei “Patrioti” di Geraldina Colotti Maria Corina Machado, un'antipatria alleata dei “Patrioti”

Maria Corina Machado, un'antipatria alleata dei “Patrioti”

Israele, la nuova frontiera del terrorismo di Clara Statello Israele, la nuova frontiera del terrorismo

Israele, la nuova frontiera del terrorismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo di Leonardo Sinigaglia La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

L’ERA DEI QUISLING L’ERA DEI QUISLING

L’ERA DEI QUISLING

L'Europa tra l'incudine ed il martello di Giuseppe Giannini L'Europa tra l'incudine ed il martello

L'Europa tra l'incudine ed il martello

72 ore di bipensiero oltre Orwell di Antonio Di Siena 72 ore di bipensiero oltre Orwell

72 ore di bipensiero oltre Orwell

LIBIA: UN MOVENTE TACIUTO E’ UNA BUGIA INTERA di Michelangelo Severgnini LIBIA: UN MOVENTE TACIUTO E’ UNA BUGIA INTERA

LIBIA: UN MOVENTE TACIUTO E’ UNA BUGIA INTERA

La California verso la secessione dagli Stati Uniti? di Paolo Arigotti La California verso la secessione dagli Stati Uniti?

La California verso la secessione dagli Stati Uniti?

La foglia di Fico di  Leo Essen La foglia di Fico

La foglia di Fico

Il presidente Mattarella non ricorda? di Michele Blanco Il presidente Mattarella non ricorda?

Il presidente Mattarella non ricorda?

Il 2025 sarà l’anno della povertà di Giorgio Cremaschi Il 2025 sarà l’anno della povertà

Il 2025 sarà l’anno della povertà

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti