Ma quale fascismo, quello di Meloni è il classico liberismo atlantista

4633
Ma quale fascismo, quello di Meloni è il classico liberismo atlantista


Meloni si sta rivelando esattamente quello che mi aspettavo si rivelasse: una liberista, succube del mito della crescita perenne e del culto del nuovo, dunque ansiosa di compiacere la grande finanza e le megamultinazionali nonché il loro braccio armato, il Pentagono. Altro che una fascista, che una conservatrice, che una nazionalista, che una cattolica. Come già il suo compare Salvini; sono sicuro che entrambi, quando cadranno, cadranno in piedi o meglio in poltrona nel Rotary politico di Renzi e Calenda.

Il liberismo atlantista di Meloni, peraltro, a me pare una splendida occasione per il M5S: a destra e a sinistra una significativa percentuale di italiani non vuole l’americanizzazione dell’Italia; questa volta ha votato Meloni perché gli altri si sono stretti attorno a Draghi per promuovere globalizzazione e mobilità (di capitali, prodotti e individui), ma si sta accorgendo che non è che una simulatrice. Forse non si tratta di una maggioranza; trent’anni di berlusconismo e postberlusconismo mediatico hanno avuto i loro effetti. Però di italiani orgogliosi di essere tali e delle loro tradizioni ce ne sono ancora parecchi. Basterebbe aggregarli, restituire loro una coscienza, un senso di appartenenza, degli obiettivi sociali, un partito; con parole d’ordine semplici: più Stato, più eguaglianza economica, più moralità e rigore, più solidarietà. Senza ripetere il capitale errore del 2018: serve una vera organizzazione politica, con quadri preparati, dirigenti affidabili, sedi e attività territoriali, almeno un giornale e una televisione, capacità di fare cultura e di sviluppare un’ideologia di riferimento.

I «fatti» in sé non contano nulla, ormai sono solo virtuali o virtualizzabili (ricordate Raggi? massacrata da episodi insignificanti spacciati come questioni di vita o di morte e come tali percepiti dagli italiani); occorre saperli manipolare ma a chi non voglia diventare un liberista fare propaganda non basta. A chi non voglia diventare un liberista servono soprattutto i programmi, i valori. Che all’inizio non possono che essere parole, ma parole che influenzano i pensieri e le azioni e che per questo il liberismo sta sistematicamente cancellando o svuotando: comunità, virtù, onore, lealtà, disciplina, misura, dovere, sacrificio. In attesa dei tempi, lontani, in cui verranno praticate, possiamo almeno ricominciare a parlarle.

Francesco Erspamer

Francesco Erspamer

 

Professore di studi italiani e romanzi a Harvard; in precedenza ha insegnato alla II Università di Roma e alla New York University, e come visiting professor alla Arizona State University, alla University of Toronto, a UCLA, a Johns Hopkins e a McGill

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Loretta Napoleoni - Il MAGA di Trump è esportabile in Europa? di Loretta Napoleoni Loretta Napoleoni - Il MAGA di Trump è esportabile in Europa?

Loretta Napoleoni - Il MAGA di Trump è esportabile in Europa?

Cina: impegno per costruire un mondo giusto e un pianeta sostenibile   Una finestra aperta Cina: impegno per costruire un mondo giusto e un pianeta sostenibile

Cina: impegno per costruire un mondo giusto e un pianeta sostenibile

Elon Musk e ABC: perché sarebbe una buona notizia di Francesco Erspamer  Elon Musk e ABC: perché sarebbe una buona notizia

Elon Musk e ABC: perché sarebbe una buona notizia

Le elezioni Usa, il trumpismo e il bivio finale dell'Europa di Paolo Desogus Le elezioni Usa, il trumpismo e il bivio finale dell'Europa

Le elezioni Usa, il trumpismo e il bivio finale dell'Europa

Maduro contro venti e maree di Geraldina Colotti Maduro contro venti e maree

Maduro contro venti e maree

Israele, la nuova frontiera del terrorismo di Clara Statello Israele, la nuova frontiera del terrorismo

Israele, la nuova frontiera del terrorismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo di Leonardo Sinigaglia La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

Putin si è messo ad uccidere anche i cuochi? di Francesco Santoianni Putin si è messo ad uccidere anche i cuochi?

Putin si è messo ad uccidere anche i cuochi?

I Nativi Americani hanno davvero votato per Trump? di Raffaella Milandri I Nativi Americani hanno davvero votato per Trump?

I Nativi Americani hanno davvero votato per Trump?

Magistratura ed esecutivi. Diritto interno e sovranazionale di Giuseppe Giannini Magistratura ed esecutivi. Diritto interno e sovranazionale

Magistratura ed esecutivi. Diritto interno e sovranazionale

Trump Returns - i miei 2 centesimi sull'evento del giorno di Antonio Di Siena Trump Returns - i miei 2 centesimi sull'evento del giorno

Trump Returns - i miei 2 centesimi sull'evento del giorno

9 NOVEMBRE 1989: LA CADUTA DEL MURO E L'INIZIO DELLA FINE di Gilberto Trombetta 9 NOVEMBRE 1989: LA CADUTA DEL MURO E L'INIZIO DELLA FINE

9 NOVEMBRE 1989: LA CADUTA DEL MURO E L'INIZIO DELLA FINE

La foglia di Fico di  Leo Essen La foglia di Fico

La foglia di Fico

 Perché Trump ha vinto? di Michele Blanco  Perché Trump ha vinto?

Perché Trump ha vinto?

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti