Macron convoca un vertice, ma l’UE resta ai margini della storia
Il presidente francese Emmanuel Macron sta discutendo con i suoi alleati la possibilità di convocare un vertice straordinario a Parigi con i leader europei. L’incontro nasce dall’incertezza causata dal cambio di rotta dell’amministrazione Trump riguardo all’Unione Europea e alla gestione della crisi ucraina. Secondo Reuters, il presidente statunitense avrebbe escluso l’Europa dal tavolo delle trattative con Mosca, dopo una recente conversazione telefonica con Vladimir Putin.
Fonti britanniche confermano la partecipazione del primo ministro del Regno Unito, Keir Starmer, che sottolinea l’importanza di un ruolo più incisivo dell’Europa nella NATO e la necessità di mantenere l’unità dell’alleanza. Anche il ministro degli Esteri polacco, Radoslaw Sikorski, ha espresso il suo sostegno all’iniziativa di Macron, evidenziando la sfida posta dalla politica estera di Trump.
Tuttavia, questo vertice evidenzia ancora una volta l’irrilevanza di un’Europa che appare sempre più spettatrice delle grandi decisioni geopolitiche, incapace di imporsi – a causa delle sue decisioni scellerate - in un contesto dominato dagli Stati Uniti e dalla Russia. L’Unione Europea, spesso divisa e titubante, si trova ora a rincorrere gli eventi, dimostrando una fragilità politica che la rende marginale nelle trattative cruciali per il suo stesso futuro.
Tra i leader attesi figurano i rappresentanti di Germania, Italia, Regno Unito e Polonia, oltre al segretario generale della NATO, Mark Rutte. L’Unione Europea insiste per essere coinvolta nelle trattative, ribadendo la necessità di una pace che tuteli sia gli interessi dell’Ucraina che quelli europei.
*Tratto dalla newsletter quotidiana de l'AntiDiplomatico dedicata ai nostri abbonati
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