Maduro: il fallimento della destra estrema e il futuro della Rivoluzione Bolivariana
Il presidente della Repubblica Bolivariana del Venezuela, Nicolás Maduro, ha rimarcato il palese fallimento dei tentativi di destabilizzazione dell’estrema destra contro il governo e il popolo venezuelano. In un'intervista con Opera Mundi, trasmessa dall’emittente teleSUR, Maduro ha sottolineato come la campagna contro il progetto bolivariano sia stata respinta, con due milioni e mezzo di sostenitori che si sono mobilitati in difesa della Rivoluzione Bolivariana.
Maduro ha denunciato il ruolo chiave della precedente amministrazione statunitense, menzionando John Bolton, Mike Pompeo e Donald Trump come artefici del progetto Guaidó, un piano golpista fallito per rovesciare il governo. Nonostante gli attacchi economici e diplomatici, il Venezuela nonstante sia vittima di una guerra ibrida è riuscito a mantenere la stabilità istituzionale e a smascherare le ingerenze straniere.
Il presidente ha anche ricordato la resistenza del paese di fronte a tentativi di golpe e campagne mediatiche internazionali, con più di 200 mercenari catturati e le minacce neutralizzate. Maduro ha ribadito che il sistema elettorale venezuelano è assolutamente affidabile e può essere sottoposto a revisione completa, con 31 elezioni svolte in nome della sovranità popolare.
Nonostante le pressioni, Maduro ha definito l’insediamento dello scorso 10 di gennaio come una vittoria per la democrazia e il popolo venezuelano, contro ogni tentativo di destabilizzazione. "È stato un giorno benedetto", ha concluso il leader bolivariano.
*Tratto dalla newsletter quotidiana de l'AntiDiplomatico dedicata ai nostri abbonati
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