Massimo Mazzucco - Il giorno della marmotta

6888
Massimo Mazzucco - Il giorno della marmotta


di Massimo Mazzucco


C’è nell’aria uno strano senso di deja-vu. Come nel “Giorno della marmotta”, sul fronte dell’immigrazione tornano a ripetersi le stesse identiche dinamiche di quattro anni fa: le navi di Soros che si presentano davanti alle nostre coste cariche di migranti, il nostro governo che cerca di respingerle, e l’infinito braccio di ferro che ricomincia daccapo.

Ormai le dinamiche sono chiare, e sono state riassunte in modo plastico in un confronto che c’è stato qualche sera sul talk-show della Palombelli: una giornalista, contraria agli sbarchi, che diceva che “le persone che salgono su una nave battente la bandiera di una certa nazione sono legalmente sul territorio di quella nazione” (e quindi in quella nazione dovrebbero sbarcare), e Sergio Romano (ex-deputato PD, favorevole agli sbarchi) che fingeva di non sentire, e ripeteva a macchinetta “studiatevi il trattato di Lisbona: dice chiaramente che il primo porto di approdo è quello che deve accogliere i migranti”).
Tecnicamente hanno ragione tutti e due: non appena saliti sulla SOS Humanity, i migranti SONO in territorio tedesco. Ma nel momento in cui il capitano piazza la nave davanti alle coste italiane (invece di rientrare in Germania), dichiara emergenza e chiede “un porto sicuro” per sbarcare i passeggeri, il governo italiano si trova di fronte al vile ricatto, e prima o poi deve cedere.

Sono troppo acute le strilla dei piddini “ci sono dei bambini a bordo!” “è una vergogna non farli scendere!” “bisogna aiutare chi rischia la vita!” per poter fare finta di niente. E quindi si ricomincia.

Nel frattempo abbiamo capito tutti che il vero problema non sta sulle coste della Sicilia, ma all’Unione Europea: finchè le altre nazioni del continente non accetteranno di condividere con noi questo problema, la soluzione continuerà a sfuggirci. E a questo punto viene da porsi chiaramente una domanda: visto che i governi dei nostri “amici” europei continuano a fottersene allegramente del nostro problema, noi in Europa che ci stiamo a fare?



-------------------------------------


PER APPROFONDIRE SULL'ARGOMENTO:

"INFERNO IMMIGRAZIONE" DI DANIEL WEDI KORBARIA




ACQUISTALO ORA
 

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

La mini NATO del Pacifico e la "prossima grande crisi internazionale" di Fabio Massimo Paernti La mini NATO del Pacifico e la "prossima grande crisi internazionale"

La mini NATO del Pacifico e la "prossima grande crisi internazionale"

"I nuovi mostri" - Pino Arlacchi "I nuovi mostri" - Pino Arlacchi

"I nuovi mostri" - Pino Arlacchi

La "Pipeline" degli aiuti a Kiev e il precedente dell'Afghanistan di Loretta Napoleoni La "Pipeline" degli aiuti a Kiev e il precedente dell'Afghanistan

La "Pipeline" degli aiuti a Kiev e il precedente dell'Afghanistan

La guerra degli zombie europei alla Russia di Giuseppe Masala La guerra degli zombie europei alla Russia

La guerra degli zombie europei alla Russia

“Gaza ha vinto”. Dal restiamo umani, al restiamo utili... di Michelangelo Severgnini “Gaza ha vinto”. Dal restiamo umani, al restiamo utili...

“Gaza ha vinto”. Dal restiamo umani, al restiamo utili...

Fubini che prova a convincerci che l'Ucraina sta vincendo la guerra... di Francesco Santoianni Fubini che prova a convincerci che l'Ucraina sta vincendo la guerra...

Fubini che prova a convincerci che l'Ucraina sta vincendo la guerra...

Chi parla a nome di Cavallo Pazzo? di Raffaella Milandri Chi parla a nome di Cavallo Pazzo?

Chi parla a nome di Cavallo Pazzo?

Halloween e il fascismo di Francesco Erspamer  Halloween e il fascismo

Halloween e il fascismo

Il (vero) partito della guerra di Paolo Desogus Il (vero) partito della guerra

Il (vero) partito della guerra

Le Kessler, l’astensionismo e i cuochi di bordo di Alessandro Mariani Le Kessler, l’astensionismo e i cuochi di bordo

Le Kessler, l’astensionismo e i cuochi di bordo

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

Nessun altro posto di Giuseppe Giannini Nessun altro posto

Nessun altro posto

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente di Gilberto Trombetta Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

La realtà è diversa dalle notizie false di Michele Blanco La realtà è diversa dalle notizie false

La realtà è diversa dalle notizie false

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti