Meloni e Ferragni: due facce della stessa miseria in cui è caduta l'Italia

6833
Meloni e Ferragni: due facce della stessa miseria in cui è caduta l'Italia


di Paolo Desogus*

A me non sorprende che la Ferragni faccia la furbetta. Del resto cosa avrebbe fatto fino ad ora? Anche se non si fosse fregata quel milione di euro, il suo operato non è da sempre il frutto di un indecente opportunismo, dello sfruttamento esasperato della propria immagine e della diffusione di un'ideologia della vita e dei sentimenti del tutto mercificata?

Quello che veramente dovrebbe sorprendere è che si sia dato credito a questa donna senza scrupoli, capace di vendere qualsiasi cosa pur di macinare soldi.

Qualcuno ha poi pensato che lei e il marito fossero in fondo i portatori di un pensiero progressista sulla base di qualche esternazione in favore delle minoranze sessuali o contro il governo. In realtà si è solo trattato di facile opportunismo per guadagnare benemerenze tra quei mezzi di informazione che controllano la sinistra e che traggono grandi vantaggi dal messaggio politico di Ferragni e Fedez.

Il capitale e i grandi finanziatori della stampa non solo hanno un forte interesse a ripulire la propria immagine con le pratiche di rainbow washing facendo propri alcuni selezionati temi civili, ma hanno bisogno di figure come la Ferragni per fare in modo che questi temi passino nel grande pubblico snaturati di qualsiasi dimensione sociale e collettiva. Dei diritti civili al capitale interessa solo il lato individualistico scorporato dalla dimensione materiale. Il capitale e i suoi detentori necessitano dunque di opinion maker o influencer in grado di cancellare qualsiasi traccia politica che possa in qualche modo ricordare che la base di ogni conflitto è quella tra sfruttatori e sfruttati, tra capitale e lavoro, da detentori dell'egemonia e assoggettati a una cultura becera e meschina come quella di Ferragni e Fedez.

Se ci pensate lo scontro tra Giorgia Meloni e Chiara Ferragni dice molto della miseria in cui è caduta l'Italia. Da una parte una politicante da strapazzo il cui governo, composto da una manica di cialtroni incapaci, è alle prese con un'operazione di attacco ai ceti meno abbienti e a ciò che resta dello stato sociale. Dall'altra una donna senza arte né parte, abile soltanto ad accumulare i soldi nei modi più più impensati in un contesto culturale così avariato che c'è chi le dà credito.

In fondo però si sono scelte. Le diverse modalità di comunicazione si sposano seppure polemicamente. Giorgia Meloni è il nemico ideale della Ferragni e viceversa. Là dove la prima interpreta il politico burino e provinciale, la seconda svolge la funzione della donna pseudo sofisticata, impegnata. La prima si autorappresenta come "conservatrice", la seconda come "innovativa e moderna". In realtà sono due facce della stessa medaglia del neoliberalismo à l'Italienne. Entrambe infatti difendono esclusivamente gli interessi dei più ricchi: la prima politicamente con scelte vergognose, la seconda diffondendo una cultura edonista, iper individualista e narcotizzante.

Si attaccano a vicenda e danno impressione di battersi per le proprie idee. Ma è un vuoto gioco delle parti. Si guardano bene da attaccare chi conta. Si guardano bene da prendersela contro l'establishment, contro chi in fondo tira le fila delle loro scelte.

*Post Facebook del 18 dicembre 2023

Paolo Desogus

Paolo Desogus

Professore associato di letteratura italiana contemporanea alla Sorbonne Université, autore di Laboratorio Pasolini. Teoria del segno e del cinema per Quodlibet.

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Trump-Zelensky, leggere la realtà di Marco Bonsanto Trump-Zelensky, leggere la realtà

Trump-Zelensky, leggere la realtà

 Finis Americae: si sgonfia la bolla di Wall Street di Giuseppe Masala  Finis Americae: si sgonfia la bolla di Wall Street

Finis Americae: si sgonfia la bolla di Wall Street

Dove eravate quando Schauble umiliava la Grecia? di Paolo Desogus Dove eravate quando Schauble umiliava la Grecia?

Dove eravate quando Schauble umiliava la Grecia?

Trump, la UE e il grande affare sulla pelle dei migranti di Geraldina Colotti Trump, la UE e il grande affare sulla pelle dei migranti

Trump, la UE e il grande affare sulla pelle dei migranti

Israele, la nuova frontiera del terrorismo di Clara Statello Israele, la nuova frontiera del terrorismo

Israele, la nuova frontiera del terrorismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo di Leonardo Sinigaglia La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

Area flegrea e il famoso "IT Alert" di Francesco Santoianni Area flegrea e il famoso "IT Alert"

Area flegrea e il famoso "IT Alert"

La deriva di un continente in guerra di Giuseppe Giannini La deriva di un continente in guerra

La deriva di un continente in guerra

Un quesito (che ci riguarda) sui fatti in Romania di Antonio Di Siena Un quesito (che ci riguarda) sui fatti in Romania

Un quesito (che ci riguarda) sui fatti in Romania

Il valico di Al-Hamran e la riconoscenza di HTS per i Curdi di Michelangelo Severgnini Il valico di Al-Hamran e la riconoscenza di HTS per i Curdi

Il valico di Al-Hamran e la riconoscenza di HTS per i Curdi

La California verso la secessione dagli Stati Uniti? di Paolo Arigotti La California verso la secessione dagli Stati Uniti?

La California verso la secessione dagli Stati Uniti?

Il 15 marzo alla larga dai "NO PAX" di Giorgio Cremaschi Il 15 marzo alla larga dai "NO PAX"

Il 15 marzo alla larga dai "NO PAX"

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti