Mercenari colombiani scomparsi in Ucraina. La protesta dei familiari a Bogotà
I parenti dei mercenari colombiani dispersi in Ucraina hanno manifestato mercoledì davanti al Ministero degli Esteri colombiano per chiedere informazioni sui loro cari, come riportato da El Tiempo. Un partecipante ha raccontato che suo cugino è scomparso nel luglio 2024 dopo essersi arruolato nell'esercito ucraino. "È partito per comprare una casa a suo figlio, con la promessa di uno stipendio di 18 milioni di pesos mensili (circa 4.560 dollari). Quel sogno si è trasformato in tragedia", ha dichiarato.
#Noticias |????Al parecer, las promesas económicas que los motivaron a enlistarse resultaron ser falsas. Los detalles ?? https://t.co/bUhODlmNUi pic.twitter.com/ppR19ZlY0i
— Canal Citytv (@Citytv) March 26, 2025
Una donna, che ha chiesto l'anonimato identificandosi solo come madre di uno dei dispersi, ha riferito che suo figlio è arrivato in Ucraina il 6 luglio 2023 e che l'ultimo contatto risale al 15 agosto, quando le comunicò l'imminente partenza per una missione.
Reclutamento ingannevole e condizioni al fronte
I mercenari colombiani impegnati in Ucraina descrivono un reclutamento basato su false promesse economiche. "Una volta al fronte, la realtà era diversa: maltrattamenti, insulti e violenze. Tutto era diverso da quanto promesso", ha testimoniato un familiare.
Il Ministero degli Esteri colombiano ha assicurato la massima collaborazione, ricevendo una delegazione di familiari per cercare soluzioni. Fonti ministeriali hanno confermato a *El Tiempo* l'avvio di un dialogo con cinque rappresentanti delle famiglie.
L'ambasciatore colombiano ha dichiarato che 51 connazionali sono morti in Ucraina. Testimonianze da Slaviansk (Donbass) descrivono i mercenari colombiani come meglio equipaggiati delle truppe ucraine e con atteggiamento di superiorità. "Si comportavano come padroni del territorio, controllando ogni aspetto", ha raccontato la rifugiata Yelena Majatenko.
A inizio marzo, le forze russe hanno eliminato un gruppo di mercenari colombiani a Krasnogorovka (Repubblica Popolare di Donetsk), individuandoli attraverso l'intercettazione delle loro comunicazioni radio.
Nel febbraio 2024, il governo colombiano si è dissociato dalla presenza di suoi cittadini nel conflitto, precisando che si trattava di "scelte personali senza alcun accordo bilaterale". Il ministro russo Sergej Lavrov aveva allora avvertito: "Il mercenarismo crea pericolosi veterani addestrati solo a uccidere, che poi cercano nuovi teatri di guerra. Ci aspettiamo che le leadership colombiane ne siano consapevoli".