Meta blocca RT. La risposta della direttrice Margarita Simonián

Meta blocca RT. La risposta della direttrice Margarita Simonián

I nostri articoli saranno gratuiti per sempre. Il tuo contributo fa la differenza: preserva la libera informazione. L'ANTIDIPLOMATICO SEI ANCHE TU!

La società Meta ha annunciato che bloccherà gli account di RT, Rossiya Segodnya e "altri canali informativi russi" sulle sue piattaforme.

"Rossiya Segodnya, RT e altre entità correlate sono ora vietate nelle nostre applicazioni in tutto il mondo per attività di interferenza straniera", si legge nella dichiarazione di Meta, la società proprietaria di Facebook, Instagram, WhatsApp e Threads.

Le censure di Meta ai canali informativi russi arriva dopo che all'inizio di settembre gli Stati Uniti hanno annunciato sanzioni contro il gruppo mediatico Rossiya Segodnya, RT, RIA Novosti, Sputnik e Ruptly. Le nuove misure restrittive riguardano anche la direttrice del gruppo RT, Margarita Simonián, e altri alti dirigenti del canale informativo. Da Washington hanno accusato, come sempre, i media e le persone segnalate di promuovere "forze di influenza malvagie" in relazione alle prossime elezioni presidenziali negli Stati Uniti. 

La scorsa settimana, Washington ha accusato RT di avere presumibilmente legami con i servizi di intelligence russi. James Rubin, inviato speciale e coordinatore del Global Engagement Center del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti, ha dichiarato che le nuove sanzioni contro RT saranno "le più dure possibili" e avranno un carattere "totalmente bloccante".

Commentando queste accuse, Margarita Simonián ha affermato che "è molto divertente". "È pazzesco, non facciamo parte dei servizi di intelligence". Ha sottolineato che i media e le fondazioni occidentali ricevono ordini dai loro servizi di intelligence, noi no. 

Da parte sua, la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha denunciato che i giornalisti russi sono stati oggetto di "un vero e proprio attacco terroristico degli Stati Uniti". "Non si tratta di un incidente o di un errore, ma di una catena di azioni pianificate a cui i nostri giornalisti [... ] sono sottoposti anno dopo anno da diversi anni", ha dichiarato.

Secondo l'alta diplomatica, "il silenzio è inaccettabile". "Tutto ciò che sta accadendo in questi giorni ai giornalisti russi e alle strutture mediatiche russe è un attacco che l'Occidente collettivo sta lanciando contro di loro, e potrebbe accadere a chiunque di voi", ha detto.

La decisione di Meta di censurare i canali informativi russi dopo che dalla Casa Bianca sono arrivate le solite denunce di interferenza nelle prossime elezioni, non fornendo tra l'altro nessuna prova in merito, dimostra come Meta e le altre piattaforme social siano alle strette dipendenze di Washington. Se ti adegui alle loro imposizioni tutto bene, altrimenti farai la fine di Pavel Durov.

www.occhisulmondo.info

Andrea Puccio

Andrea Puccio

Andrea Puccio - www.occhisulmondo.info

Potrebbe anche interessarti

Il massacro in Georgia e la retorica (insopportabile) dei neoliberisti di Francesco Erspamer  Il massacro in Georgia e la retorica (insopportabile) dei neoliberisti

Il massacro in Georgia e la retorica (insopportabile) dei neoliberisti

Se Zelensky parla di pace... di Paolo Desogus Se Zelensky parla di pace...

Se Zelensky parla di pace...

Una rete di mercenari a guida Usa pronti al golpe in Venezuela di Geraldina Colotti Una rete di mercenari a guida Usa pronti al golpe in Venezuela

Una rete di mercenari a guida Usa pronti al golpe in Venezuela

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo di Leonardo Sinigaglia La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

Terrorismo in Libano: il corto circuito di Repubblica di Francesco Santoianni Terrorismo in Libano: il corto circuito di Repubblica

Terrorismo in Libano: il corto circuito di Repubblica

Le economie allo sbando. Come prima, più di prima di Giuseppe Giannini Le economie allo sbando. Come prima, più di prima

Le economie allo sbando. Come prima, più di prima

Germania est: l'inganno di chi mostra stupore e indignazione di Antonio Di Siena Germania est: l'inganno di chi mostra stupore e indignazione

Germania est: l'inganno di chi mostra stupore e indignazione

Le principali tappe del declino italiano  di Gilberto Trombetta Le principali tappe del declino italiano

Le principali tappe del declino italiano

APRIRE LE GABBIE ALLE TIGRI ANZICHÉ CAVALCARLE di Michelangelo Severgnini APRIRE LE GABBIE ALLE TIGRI ANZICHÉ CAVALCARLE

APRIRE LE GABBIE ALLE TIGRI ANZICHÉ CAVALCARLE

Storm Shadow su Mosca. E poi? di Giuseppe Masala Storm Shadow su Mosca. E poi?

Storm Shadow su Mosca. E poi?

Cisgiordania, l’altra “faccia” della Palestina di Paolo Arigotti Cisgiordania, l’altra “faccia” della Palestina

Cisgiordania, l’altra “faccia” della Palestina

La foglia di Fico di  Leo Essen La foglia di Fico

La foglia di Fico

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti