Miguel Díaz-Canel: "È urgente un nuovo e più giusto ordine internazionale"

1226
Miguel Díaz-Canel: "È urgente un nuovo e più giusto ordine internazionale"

I nostri popoli cessino di essere "laboratori di ricette coloniali e di rinnovate forme di dominio che utilizzano il debito, l'attuale architettura finanziaria internazionale e le misure coercitive unilaterali per perpetuare il sottosviluppo e accrescere le casse di pochi a spese del Sud del mondo. Un nuovo e più giusto ordine internazionale è la necessità più urgente di tutte”.

Il presidente cubano Miguel Díaz-Canel ha sottolineato con questa parole che il mondo ha urgente bisogno di "un ordine internazionale nuovo e più giusto", che deve includere una riforma delle istituzioni finanziarie.

Il leader cubano ha affermato, a nome del Gruppo dei 77 (G-77) + Cina, durante la sua partecipazione al Vertice per un nuovo patto finanziario in corso a Parigi, convocato dal presidente francese Emmanuel Macron, che questa è la maggiore urgenza per la comunità internazionale. 

Díaz-Canel ha indicato che per raggiungere questo nuovo ordine internazionale è "essenziale affrontare (...) una riforma delle istituzioni finanziarie internazionali, sia in termini di governance e rappresentanza, sia di accesso ai finanziamenti".

Il capo di Stato cubano ha definito "inaccettabile" che, nel XXI secolo, venga ancora imposto alla maggior parte dei Paesi un sistema di "istituzioni obsolete ereditate dalla Guerra Fredda e da Bretton Woods", che sono "lontane dall'attuale configurazione internazionale e progettate per trarre profitto dalle riserve del Sud".

"Le attuali basi che definiscono le relazioni Nord-Sud e la coesistenza sul pianeta devono essere ripensate. Non passiamo alla storia come i leader che avrebbero potuto fare la differenza nel nostro destino comune e non sono stati in grado di realizzarla", ha aggiunto Díaz-Canel, esortando altri leader globali a trasformare il modello attuale.

Il leader cubano ha anche messo in guardia i suoi colleghi dall'ignorare gli avvertimenti e dal sottovalutare "le urgenze" di cui l'umanità ha bisogno per salvarsi. "Agiamo come specie in pericolo, agiamo con un senso di umanità”. 

Nel frattempo, Díaz-Canel ha commentato che il Vertice in corso a Parigi, al quale partecipa in qualità di presidente pro tempore del G-77 + Cina, "potrebbe essere un altro punto di partenza verso un più ampio processo intergovernativo di discussione e decisione nel quadro delle Nazioni Unite".

Nelle riflessioni del leader cubano è stato inevitabilmente presente il pensiero del Comandante in Capo Fidel Castro Ruz, le cui idee associate alla protezione dell'umanità hanno raggiunto il forum internazionale tramite la voce di Díaz-Canel, evidenzia il quotidiano Granma. 

La Redazione de l'AntiDiplomatico

La Redazione de l'AntiDiplomatico

L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa. Per ogni informazione, richiesta, consiglio e critica: info@lantidiplomatico.it

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Potrebbe anche interessarti

La strategia del riccio di Trump di Giuseppe Masala La strategia del riccio di Trump

La strategia del riccio di Trump

Macao celebra 25 anni di sviluppo e crescita   Una finestra aperta Macao celebra 25 anni di sviluppo e crescita

Macao celebra 25 anni di sviluppo e crescita

Non è solo Facebook.. E' lo specchio del mondo che ci stanno imponendo di Francesco Erspamer  Non è solo Facebook.. E' lo specchio del mondo che ci stanno imponendo

Non è solo Facebook.. E' lo specchio del mondo che ci stanno imponendo

Siria. Israele, jihadisti e noi... di Paolo Desogus Siria. Israele, jihadisti e noi...

Siria. Israele, jihadisti e noi...

Venezuela, il calendario dei popoli e l'agenda di chi li opprime di Geraldina Colotti Venezuela, il calendario dei popoli e l'agenda di chi li opprime

Venezuela, il calendario dei popoli e l'agenda di chi li opprime

Israele, la nuova frontiera del terrorismo di Clara Statello Israele, la nuova frontiera del terrorismo

Israele, la nuova frontiera del terrorismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo di Leonardo Sinigaglia La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

Transito di gas russo dall'Ucraina: l'UE ad un bivio di Marinella Mondaini Transito di gas russo dall'Ucraina: l'UE ad un bivio

Transito di gas russo dall'Ucraina: l'UE ad un bivio

Professioni e privilegi di Giuseppe Giannini Professioni e privilegi

Professioni e privilegi

72 ore di bipensiero oltre Orwell di Antonio Di Siena 72 ore di bipensiero oltre Orwell

72 ore di bipensiero oltre Orwell

IL RITORNO DEL VILE AFFARISTA di Gilberto Trombetta IL RITORNO DEL VILE AFFARISTA

IL RITORNO DEL VILE AFFARISTA

La politica turca in Siria: traiettoria di collisione di Michelangelo Severgnini La politica turca in Siria: traiettoria di collisione

La politica turca in Siria: traiettoria di collisione

La foglia di Fico di  Leo Essen La foglia di Fico

La foglia di Fico

Tempi duri per i poveri di Michele Blanco Tempi duri per i poveri

Tempi duri per i poveri

Il ragionier Fracchia Urso e le "promesse" di Stellantis di Giorgio Cremaschi Il ragionier Fracchia Urso e le "promesse" di Stellantis

Il ragionier Fracchia Urso e le "promesse" di Stellantis

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti