Milei, Musk e il "modello economico" delle nuove destre
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di Alessandro Volpi*
Il modello delle nuove destre. Il presidente argentino Milei ha generato una improvvisa bolla finanziaria su una criptovaluta, che ha fortemente sponsorizzato sul social di Musk, definendola uno strumento di libertà ("Viva la libertà" è il nome della cripto), finalizzato a raccogliere risorse per le piccole imprese argentine. La cripto in questione si è così impennata per alcune ore arrivando a valere 4 miliardi di dollari e poi è miseramente crollata, cancellando per intero quel valore.
Dunque, in estrema sintesi, un capo di Stato pubblicizza una criptovaluta che consente l'immediato arricchimento dei suoi amici, messi al corrente dell'iniziativa e dunque in grado di comprarla a prezzi bassi per rivenderla poco dopo a prezzi molto più alti, arricchendosi e rovinando chi aveva creduto a Milei che, in maniera davvero singolare, dopo aver celebrato la cripto come strumento patriottico si è giustificato sostenendo la piena consapevolezza dei compratori di entrare in "un casinò": mettere insieme patria e casinò finanziario sembra essere la formula migliore per descrivere l'attuale stato del capitalismo delle destre.
Del resto, Milei in un anno ha falcidiato la spesa sociale del suo paese riducendola del 30% in termini reali, abbattendo così il deficit e raffreddando l'inflazione attraverso l'immiserimento di fasce enormi di popolazione. Davvero un bel modello che non a caso piace molto alla vasta gamma dei "liberali" per i quali le disuguaglianze sono l'espressione della società "aperta".
*Post Facebook del 22 febbraio 2025