Ministro della Difesa siriano: “Quello che è successo a Hama è una misura tattica”
Ieri, pur ammettendo che l'esercito ha dovuto ritirarsi dalla città di Hama, Il ministro della Difesa siriano, il generale Ali Mahmoud Abbas, ha spiegato che questa scelta è stata applicata per preservare la vita dei civili.
Intanto, secondo il sito web Sada El Balad, le truppe siriane sono ancora presenti alla periferia della città e sono pienamente preparate e disposte ad agire.
Ha ricordato il ministro siriano che l'esercito sta combattendo una battaglia feroce e continua contro le più potenti organizzazioni terroristiche e, dal momento che usano tattiche di guerriglia, i militari sono costretti, dunque, a ricorrere a metodi appropriati, "compresi avanti e indietro, avanzata e ritirata, in una certa misura".
A questo proposito ha spiegato: "Siamo in una buona posizione sul terreno e le nostre forze armate hanno lavorato per ridistribuirsi al fine di preservare vite umane", precisando che le tattiche di battaglia a volte richiedono il ritiro.
Abbas ha assicurato che la Siria, con il suo esercito, il suo popolo e la sua leadership, con il sostegno dei suoi alleati e amici, è in grado di superare le sfide sul campo, non importa quanto siano gravi o difficili”, concetto che ha ribadito al Presidente siriano Bashar al Assad.
Abbas ha fatto riferimento anche di un’altra guerra che l’esercito siriano sta combattendo, ovvero quella mediatica.
Infatti, ha messo in guardia contro la campagna di disinformazione lanciata dalle organizzazioni terroristiche appena entrate in città, con l’obiettivo di seminare il caos.
Queste gruppi estremisti, “possono rilasciare false dichiarazioni o ordini in nome del comando militare ufficiale, o pubblicare registrazioni audio o video fabbricate con la tecnologia dell’intelligenza artificiale”, ha aggiunto,
Tra l’altro, ha sottolineato che “nelle loro attività, gli estremisti ricevono sostegno dall'estero”, attraverso "paesi conosciuti" che forniscono loro assistenza militare e logistica.
L'importanza di Hama nel confronto
La città di Hama si in un punto di collegamento chiave tra le principali province come Damasco, Homs, Aleppo e Idlib. La sua vicinanza alle aree rurali e ai confini amministrativi di province come Idlib e Latakia gli conferiscono una posizione strategica, che gli consente di influenzare molte dinamiche politiche e militari, tanto che la sua conservazione o caduta ha un grave impatto sul destino di questo conflitto.
L'esercito siriano recupera aree di Hama, compreso l'aeroporto militare
Secondo l’agenzia di stampa internazionale Fars, le forze siriane sono riuscite a prendere il controllo del quartier generale dell'87ª brigata speciale, dell'aeroporto militare di Hama, nella zona di Jabal Z ain al-Abidin (5 chilometri a nord della città di Hama), e le città di Khattab e Marads nel nord di Hama.
Allo stesso tempo, i soldati russi hanno attaccato un convoglio di terroristi sul ponte Al-Ristan, sulla strada da Hama a Homs. In un’altra operazione, le forze russe hanno bombardato postazioni terroristiche nella città di Khan Sheikhoun, nel sud della provincia di Idlib, occupata cinque giorni fa dai terroristi Hayat Tahrir al-Sham (HTS).