Missili a lungo raggio in Ucraina: come il GPS militare coinvolge direttamente USA e NATO

Missili a lungo raggio in Ucraina: come il GPS militare coinvolge direttamente USA e NATO

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L'autorizzazione all'uso di armi occidentali a lungo raggio, come i missili ATACMS statunitensi e gli Storm Shadow britannici, per colpire il territorio russo rappresenta una mossa estremamente rischiosa. Le recenti discussioni tra Regno Unito e Stati Uniti, in seguito all'incontro tra il primo ministro britannico Keir Starmer e il presidente USA Joe Biden, hanno sollevato preoccupazioni globali riguardo all'escalation del conflitto. Sebbene non sia stato fatto alcun annuncio ufficiale, le decisioni prese nelle prossime settimane potrebbero mettere la NATO in rotta di collisione con la Russia, portando a una crisi globale senza precedenti.

GPS militare e coinvolgimento della NATO

Uno degli aspetti più significativi di questa potenziale escalation è l'uso di sistemi GPS militari avanzati, come l'M-code, per guidare le armi occidentali destinate all'Ucraina. Le armi come gli ATACMS e gli Storm Shadow utilizzano questo sistema GPS criptato e altamente sicuro, che richiede l'attivazione e la gestione da parte degli Stati Uniti. Questo elemento tecnologico rende chiaro come qualsiasi utilizzo di queste armi in territorio russo rappresenterebbe un coinvolgimento diretto di Washington e della NATO nel conflitto, come evidenzia The EurAsian Times.

Come funziona l'M-code? L'M-code è una versione avanzata del GPS, specificamente progettata per uso militare. A differenza del segnale GPS civile (L1 C/A), che è disponibile universalmente e utilizzato per la navigazione quotidiana da automobili, telefoni e altri dispositivi, l'M-code è criptato e resistente a jamming (disturbo) e spoofing (manipolazione dei segnali). Questa tecnologia garantisce un'accuratezza molto superiore e una protezione affidabile contro le contromisure elettroniche nemiche, specialmente in teatri di guerra ad alta intensità come quello ucraino-russo.

Gli Stati Uniti gestiscono una costellazione di satelliti GPS militari che trasmettono questi segnali criptati, e solo i dispositivi autorizzati, dotati di ricevitori M-code, possono decodificare e utilizzare il segnale. L’elemento chiave qui è che l’accesso a questi segnali richiede l'autorizzazione attiva degli Stati Uniti, poiché le chiavi crittografiche che permettono di utilizzare l’M-code sono distribuite attraverso un processo sicuro e controllato direttamente dagli operatori satellitari militari statunitensi.

Ciò significa che, per un missile come l’ATACMS o lo Storm Shadow, lanciato dall’Ucraina contro la Russia, il supporto tecnico e strategico degli Stati Uniti è essenziale. Senza la partecipazione attiva del personale militare occidentale e l’accesso ai satelliti NATO, questi sistemi non potrebbero funzionare con l'accuratezza necessaria. Lanciare un missile contro un obiettivo strategico all'interno del territorio russo richiede non solo l'input dei satelliti GPS, ma anche un'accurata pianificazione della missione che coinvolge il personale militare occidentale nella programmazione dei bersagli e nell'operatività dell’arma.

L'M-code: controllo e implicazioni geopolitiche

Il fatto che questi missili utilizzino il sistema GPS militare nordamericano solleva interrogativi critici sul ruolo effettivo degli Stati Uniti nel conflitto. Se un'arma occidentale attraversasse lo spazio aereo russo, guidata da un segnale GPS M-code proveniente dai satelliti statunitensi, questo sarebbe difficilmente visto come un'azione indipendente da parte dell'Ucraina. In sostanza, si tratterebbe di un attacco condotto con la complicità diretta degli Stati Uniti, sollevando la questione di un atto di guerra formale da parte della NATO contro la Russia.

In questo contesto, l'Ucraina agirebbe più come un intermediario, un punto di lancio per attacchi autorizzati e supportati tecnologicamente dalla NATO, piuttosto che come un’entità indipendente. La Russia non mancherebbe di interpretare questo tipo di attacchi come un'aggressione diretta dell'Occidente, con conseguenze gravissime in termini di ritorsioni militari.

Le caratteristiche tecniche dell’M-code sono progettate per offrire un vantaggio operativo significativo rispetto ai sistemi GPS civili. L’M-code, spiega ancora The EurAsian Times, utilizza una modulazione avanzata chiamata Binary Offset Carrier (BOC), che diffonde il segnale su una banda di frequenza più ampia, rendendolo molto più resistente ai disturbi elettronici. Inoltre, il segnale è criptato con un algoritmo avanzato, chiamato Modernized Navstar Security Algorithm (MNSA), che protegge il segnale da accessi non autorizzati e garantisce l’integrità delle missioni.

Questo rende chiaro come il lancio di missili che utilizzano questo tipo di tecnologia rappresenti non solo un sostegno militare a livello tattico per l’Ucraina, ma un diretto coinvolgimento strategico e operativo degli Stati Uniti. La partecipazione attiva dell'Occidente è necessaria per ogni fase della missione, dall'autorizzazione dell'uso del segnale crittografato fino alla programmazione dei bersagli e alla trasmissione delle chiavi di accesso criptografiche.

L’equilibrio fragile della sicurezza globale

Le preoccupazioni russe circa il coinvolgimento diretto della NATO nel conflitto non possono essere ignorate. Il presidente Putin ha chiaramente avvertito che qualsiasi tentativo da parte dell'Occidente di consentire all'Ucraina di utilizzare armi a lungo raggio contro obiettivi all'interno della Russia cambierebbe radicalmente la natura del conflitto. Questo spingerebbe la Russia a considerare non più solo l'Ucraina, ma anche gli Stati membri della NATO come parti attive nella guerra, con tutte le implicazioni strategiche e militari del caso.

Nel frattempo, all'interno dell'alleanza occidentale, ci sono divisioni evidenti. Paesi come Germania e Italia hanno chiaramente affermato che non autorizzeranno l'uso delle loro armi contro la Russia, riconoscendo i rischi di escalation. Altri, come il Regno Unito, sembrano invece disposti a spingere i limiti di ciò che è considerato accettabile, anche se le loro decisioni non sono ancora state ufficializzate.

Pericolo terza guerra mondiale

La questione dell'uso di armi a lungo raggio occidentali in Ucraina va ben oltre il semplice trasferimento di tecnologia militare. Coinvolge il diretto sostegno tecnologico, strategico e operativo della NATO, in particolare degli Stati Uniti, e apre la porta a un coinvolgimento diretto della NATO in un conflitto che potrebbe rapidamente sfuggire di mano. L'uso del GPS M-code rende impossibile nascondere o minimizzare il ruolo dell'Occidente, e qualsiasi attacco su suolo russo facilitato da questa tecnologia verrebbe interpretato come un atto di guerra contro la Russia.

Le decisioni che verranno prese nelle prossime settimane potrebbero definire il corso della sicurezza globale per i prossimi decenni. Proseguire su questa strada rischia di portare il mondo sull'orlo di una Terza Guerra Mondiale, con tutte le conseguenze catastrofiche che ne deriverebbero.

La Redazione de l'AntiDiplomatico

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L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa. Per ogni informazione, richiesta, consiglio e critica: info@lantidiplomatico.it

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