Mosca: "Kiev pianifica di attaccare la Crimea con le armi Nato"

Mosca: "Kiev pianifica di attaccare la Crimea con le armi Nato"

I nostri articoli saranno gratuiti per sempre. Il tuo contributo fa la differenza: preserva la libera informazione. L'ANTIDIPLOMATICO SEI ANCHE TU!

Le forze armate del regime di Kiev ormai prossime alla sconfitta sul campo di battaglia, e quindi disperate, stanno pianificando di colpire la Russia, compresa la Crimea, con missili da crociera HIMARS e Storm Shadow. A denunciarlo è il generale dell'esercito Sergey Shoygu, ministro della Difesa della Federazione Russa, durante una riunione del collegio del ministero.

"L'uso di questi missili al di fuori della zona dell'operazione militare speciale significherebbe il pieno coinvolgimento degli Stati Uniti e del Regno Unito nel conflitto e comporterebbe attacchi immediati ai centri decisionali in Ucraina", ha dichiarato Shoigu.

L'alto comandante militare ha anche affermato che le truppe ucraine stanno ancora cercando di condurre azioni offensive in diverse direzioni. "A questo scopo, il regime di Kiev dispiega un gran numero di armi occidentali e formazioni d'élite con personale addestrato da specialisti della NATO”. 

In particolare, dal 4 giugno, le Forze Armate dell'Ucraina hanno lanciato 263 attacchi contro le posizioni russe, ma tutti i tentativi sono stati impediti dall'Esercito russo.

Recentemente, il consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca Jake Sullivan ha dichiarato che gli Stati Uniti non si oppongono all'attacco delle truppe di Kiev alla Crimea, in quanto la considerano parte dell'Ucraina. 

Il viceministro degli Esteri russo Sergey Riabkov ha liquidato queste dichiarazioni come irresponsabili. Il funzionario ha sottolineato che l'approvazione da parte di Washington dei bombardamenti sulla regione mostra la direzione dell'escalation del conflitto, ricordando che essa fa parte del territorio russo.

Riyabkov ha inoltre assicurato che Mosca "troverà il modo di prevenire la realizzazione di tali minacce".

Intanto i gerarchi del regime di Kiev continuano a chiedere armi ai paesi occidentali. 

Nessuna quantità di armi o munizioni fornite all'Ucraina dagli Stati Uniti e dai suoi alleati sarà sufficiente se Kiev non vincerà il conflitto con la Russia, ha dichiarato il ministro degli Esteri ucraino Dmitry Kuleba.

"Dirò che c'erano armi sufficienti il giorno della vittoria, quando vinceremo, dirò: 'grazie, le armi erano sufficienti'. E fino a questo momento, non saranno mai abbastanza per me, non importa quanto consegnino, perché se non c'è vittoria, allora non c'è stato abbastanza aiuto", le parole proferite da Kuleba citato dall'emittente ucraina ICTV.

 

La Redazione de l'AntiDiplomatico

La Redazione de l'AntiDiplomatico

L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa. Per ogni informazione, richiesta, consiglio e critica: info@lantidiplomatico.it

Potrebbe anche interessarti

Il massacro in Georgia e la retorica (insopportabile) dei neoliberisti di Francesco Erspamer  Il massacro in Georgia e la retorica (insopportabile) dei neoliberisti

Il massacro in Georgia e la retorica (insopportabile) dei neoliberisti

Se Zelensky parla di pace... di Paolo Desogus Se Zelensky parla di pace...

Se Zelensky parla di pace...

A Caracas una nuova internazionale contro il fascismo di Geraldina Colotti A Caracas una nuova internazionale contro il fascismo

A Caracas una nuova internazionale contro il fascismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo di Leonardo Sinigaglia La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

Il gran finale di Repubblica su Hvaldimir, il beluga "spia di Putin" di Francesco Santoianni Il gran finale di Repubblica su Hvaldimir, il beluga "spia di Putin"

Il gran finale di Repubblica su Hvaldimir, il beluga "spia di Putin"

Le economie allo sbando. Come prima, più di prima di Giuseppe Giannini Le economie allo sbando. Come prima, più di prima

Le economie allo sbando. Come prima, più di prima

Germania est: l'inganno di chi mostra stupore e indignazione di Antonio Di Siena Germania est: l'inganno di chi mostra stupore e indignazione

Germania est: l'inganno di chi mostra stupore e indignazione

Le principali tappe del declino italiano  di Gilberto Trombetta Le principali tappe del declino italiano

Le principali tappe del declino italiano

APRIRE LE GABBIE ALLE TIGRI ANZICHÉ CAVALCARLE di Michelangelo Severgnini APRIRE LE GABBIE ALLE TIGRI ANZICHÉ CAVALCARLE

APRIRE LE GABBIE ALLE TIGRI ANZICHÉ CAVALCARLE

Storm Shadow su Mosca. E poi? di Giuseppe Masala Storm Shadow su Mosca. E poi?

Storm Shadow su Mosca. E poi?

Cisgiordania, l’altra “faccia” della Palestina di Paolo Arigotti Cisgiordania, l’altra “faccia” della Palestina

Cisgiordania, l’altra “faccia” della Palestina

La foglia di Fico di  Leo Essen La foglia di Fico

La foglia di Fico

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti