Naim Qasem: "Hezbollah seguirà la strada di Nasrallah nella lotta contro Israele"

1370
Naim Qasem: "Hezbollah seguirà la strada di Nasrallah nella lotta contro Israele"

 

Dopo l’uccisione del leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah avvenuta, venerdì scorso, in un raid israeliano su Beirut, si attendeva una risposta, una presenza di un dirigente del Movimento di Resistenza che, in qualche modo certificasse, che il colpo ricevuto con la morte del leader, per quanto doloroso, non fosse così forte dal distoglierlo dalla sua lotta.

Ecco, quindi, che stamattina lo storico vicesegretario generale di Hezbollah, lo sceicco Naim Wasem ha fugato ogni dubbio, in un discorso televisivo, ribadendo: “Siamo tutti pronti sul campo di battaglia. Se Israele desidera lanciare un'invasione di terra in Libano, i combattenti della Resistenza sono pronti ad affrontarlo sul campo di battaglia".

Qasem ha ricordato che a Nasrallah è stato sempre “presente nel campo del Jihad” seguendo “fino alla fine il cammino del fondatore della Repubblica islamica dell’Iran, l’Imam Khomeini e il leader della rivoluzione islamica, l'Ayatollah Seyed Ali Khamenei.

Inoltre, ha precisato che Hezbollah non si ritirerà mai “nemmeno di un millimetro” dai suoi obiettivi e “continuerà ad affrontare il regime sionista e a sostenere la Striscia di Gaza, nonostante l’assassinio dei suoi leader.”

Ha fatto menzione delle capacità di Hezbollah, confermando che “da un punto di vista militare e umano, siamo forti e grandi e siamo pienamente preparati. Continueremo e Israele non sarà in grado di influenzare la nostra forza militare”.

Ha anche chiarito che la distruzione del potere militare di Hezbollah "è un sogno che non si realizzerà mai".

Sugli attacchi israeliani con le esplosioni dei cercapersone e walkietalkie israeliano del 17 e 18 settembre che ha provocato decine di morti, sia civili che combattenti di Hezbollah, ha ricordato che “avrebbero potuto distruggere un esercito; Ma noi siamo rimasti saldi, abbiamo resistito, con l’aiuto di Dio vinceremo”.

Ha elogiato i combattenti di Hezbollah per aver intensificato gli attacchi contro obiettivi israeliani nei territori palestinesi occupati, compresi Haifa e Tel Aviv, in seguito all'assassinio di Nasrallah e di altri comandanti del Movimento. “Ieri Israele ha annunciato che Hezbollah ha costretto un milione di sionisti a nascondersi nei rifugi [antiaerei] lanciando un solo missile”, ha indicato.

Altro importante aspetto evidenziato da Qasem molto importante: “Hezbollah attualmente combatte con il minimo delle sue capacità”, per questa ragione “la vittoria finale sarà del Libano, proprio come nella guerra del luglio 2006”.  

Allo stesso modo, ha riferito che il movimento annuncerà prossimamente il nuovo segretario generale. “Nella struttura di Hezbollah ci sono deputati e persone che, se uno viene colpito, un altro lo sostituirà. Secondo il meccanismo, eleggeremo il nuovo segretario generale di Hezbollah nel più breve tempo possibile”.

Ha denunciato la complicità degli Stati Uniti nei crimini e nei massacri commessi da Israele in Libano per aver fornito “ogni tipo di sostegno politico e militare” al regime aggressore “in modo illimitato”, ma “saremo noi a forgiare la vittoria”.

Hezbollah smentisce le notizie sul successore di Nasrallah

Qasem ha fatto cenno sulla nomina del nuovo Segretario generale di Hezbollah. Il Movimento, a tal proposito, ha smentito le indiscrezioni di vari media sul nuovo segretario, in una nota del gruppo si legge:

“In risposta alle notizie diffuse da alcuni media su misure organizzative all'interno della leadership di Hezbollah in seguito al martirio di Sua Eminenza il Segretario Generale [...] vorremmo chiarire che le notizie correlate a questo argomento non hanno alcun significato e non possono essere considerate attendibili a meno che la leadership di Hezbollah non rilasci una dichiarazione ufficiale al riguardo”.

Ieri, Al Arabiya e altri media avevano annunciato che il cugino di Nasrallah, Hashem Safieddine, era stato eletto nuovo segretario generale del gruppo. 

_______________________________________________________________________________________

GAZZELLA ONLUS HA BISOGNO DEL SUPPORTO DI TUTTI

l'AntiDiplomatico è in prima linea nel sostenere attivamente tutti i progetti di Gazzella Onlus a Gaza

Acquistando "Il racconto di Suaad" - prigioniera palestinese - (Edizioni Q in collaborazione con LAD edizioni) sosterrete i prossimi progetti di "Gazzella" per la popolazione di Gaza:

https://www.ladedizioni.it/prodotto/2091/

È necessario il contributo di tutti. Grazie

La Redazione de l'AntiDiplomatico

La Redazione de l'AntiDiplomatico

L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa. Per ogni informazione, richiesta, consiglio e critica: info@lantidiplomatico.it

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Come la post-verità diventa post-realtà di Giuseppe Masala Come la post-verità diventa post-realtà

Come la post-verità diventa post-realtà

Macao celebra 25 anni di sviluppo e crescita   Una finestra aperta Macao celebra 25 anni di sviluppo e crescita

Macao celebra 25 anni di sviluppo e crescita

Non è solo Facebook.. E' lo specchio del mondo che ci stanno imponendo di Francesco Erspamer  Non è solo Facebook.. E' lo specchio del mondo che ci stanno imponendo

Non è solo Facebook.. E' lo specchio del mondo che ci stanno imponendo

Siria. Israele, jihadisti e noi... di Paolo Desogus Siria. Israele, jihadisti e noi...

Siria. Israele, jihadisti e noi...

Caracas contro il fascismo e per la Palestina di Geraldina Colotti Caracas contro il fascismo e per la Palestina

Caracas contro il fascismo e per la Palestina

Israele, la nuova frontiera del terrorismo di Clara Statello Israele, la nuova frontiera del terrorismo

Israele, la nuova frontiera del terrorismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo di Leonardo Sinigaglia La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

Transito di gas russo dall'Ucraina: l'UE ad un bivio di Marinella Mondaini Transito di gas russo dall'Ucraina: l'UE ad un bivio

Transito di gas russo dall'Ucraina: l'UE ad un bivio

Professioni e privilegi di Giuseppe Giannini Professioni e privilegi

Professioni e privilegi

72 ore di bipensiero oltre Orwell di Antonio Di Siena 72 ore di bipensiero oltre Orwell

72 ore di bipensiero oltre Orwell

IL RITORNO DEL VILE AFFARISTA di Gilberto Trombetta IL RITORNO DEL VILE AFFARISTA

IL RITORNO DEL VILE AFFARISTA

La politica turca in Siria: traiettoria di collisione di Michelangelo Severgnini La politica turca in Siria: traiettoria di collisione

La politica turca in Siria: traiettoria di collisione

La foglia di Fico di  Leo Essen La foglia di Fico

La foglia di Fico

Tempi duri per i poveri di Michele Blanco Tempi duri per i poveri

Tempi duri per i poveri

Il ragionier Fracchia Urso e le "promesse" di Stellantis di Giorgio Cremaschi Il ragionier Fracchia Urso e le "promesse" di Stellantis

Il ragionier Fracchia Urso e le "promesse" di Stellantis

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti