Nato, prevale l'imperialismo più aggressivo contro Russia e Cina
di Mauro Gemma
Il Vertice della NATO a Londra conferma e rafforza le politiche più aggressive dell'alleanza militare imperialista, indicando questa volta (assolutamente in linea con le pretese dei falchi statunitensi) la Cina come il suo principale nemico.
Con l'aumento delle spese per il rafforzamento degli arsenali militari in tutti i paesi (se ne accorgeranno presto i contribuenti italiani) che ne fanno parte, la NATO potrà proseguire con mezzi poderosi il suo accerchiamento della Federazione Russa e incrementerà la sua presenza in tutti i continenti (dall'Asia all'Africa e all'America Latina, dove Stati, come ad esempio la Colombia, potrebbero essere chiamati ad aderirvi in qualche forma).
Nel Medio Oriente, dove gli USA hanno intenzione di inviare altri 14.000 soldati (altro che ritiro!), si consolida l'alleanza con Israele che sta preparando la "soluzione finale" per i palestinesi (come sta avvenendo nella striscia di Gaza), che incrementa gli insediamenti coloniali e dà una veste formale alla sua occupazione illegale di parti del territorio della Siria, compiendo con sempre più frequenza incursioni in questo paese che provocano decine di morti anche tra i civili.
Ma intanto, da noi tutto questo sembra non interessare affatto l'intero schieramento parlamentare, appiattito nella sua stragrande maggioranza sul consenso alle politiche di aggressione e militarizzazione volute dall'imperialismo (che, a Londra sembra avere composto le sue contraddizioni, soprattutto in funzione anti-cinese e anti-russa).
Mentre il "sovranista di destra" Salvini propone un decreto per criminalizzare chi solo si azzarderà a criticare Israele per le sue politiche scioviniste, espansioniste e di completo disprezzo delle norme più elementari del diritto internazionale, esattamente in linea con la risoluzione parlamentare approvata in Francia, su iniziativa dell' "europeista" Macron.
Chissà se quelli dell' "ITALIA SI SLEGA" se ne sono accorti?