Neppure Hollywood ti può salvare dalla furia israeliana
di Agata Iacono
Arrestato co-regista palestinese premio Oscar per "No Other Land".
L'esercito israeliano ha arrestato Hamdan Ballal regista di "No Other Land", premiato agli Oscar come miglior documentario.
Ne dà notizia Haaretz, specificando che decine di coloni in Cisgiordania hanno aggredito Ballal, ferendolo.
Sono rimasti feriti anche altri palestinesi che erano con lui.
Il regista premio Oscar è stato quindi soccorso da una autoambulanza, da cui però i soldati israeliani lo hanno tirato fuori a forza violentemente e arrestato.
La notizia è delle 21,15 ora locale.
https://www.haaretz.com/
Yuval Abraham, il coregista israeliano di "No Other Land" ha postato la notizia su X, affermando che Ballal è stato linciato e riporta ferite alla testa e allo stomaco.
"Un gruppo di coloni ha appena linciato Hamdan Ballal, co-regista del nostro film No other land. Lo hanno picchiato e ha ferite alla testa e allo stomaco, sanguinanti. I soldati hanno invaso l'ambulanza che aveva chiamato e lo hanno portato via. Da allora nessuna traccia di lui."
https://x.com/yuval_abraham/
Poco fa il Yuval, che continua ad aggiornare le notizie su X, chiedendo notizie di Ballal, ha postato un video del linciaggio.
"Il gruppo di coloni armati e mascherati, in stile KKK, che ha linciato il regista di No Other Land Hamdan Ballal (ancora disperso), ripreso qui dalla telecamera."
https://x.com/yuval_abraham/
È proprio quello che "No other land" racconta.
l'AntiDiplomatico aveva pubblicato, prima del premio Oscar, l'appello di un altro coregista di "No Other Land", oggetto di costanti aggressioni proprio in Cisgiordania.
"A qualcuno di Hollywood interessa?"
L'appello del regista palestinese candidato agli Oscar per "No other land"
https://www.lantidiplomatico.
A quanto pare neppure Hollywood ha la capacità di tutelare la vita dei suoi premiati.
Questa volta cosa succederà?
Finalmente la fabbrica del cinema, arma della comunicazione, avrà il coraggio di prendere posizione agli occhi del mondo e denunciare apertamente il genocidio?