Ondata repressiva in Honduras: ucciso l'attivista Nelson Garcia
Il Copinh si appella alla comunità internaizonale affinché venga data protezione agli attivisti per i diritti dei contadini
Ancora sangue innocente viene versato in Honduras. Dopo Berta Caceres, a cadere è stato Nelson Garcia, anche lui membro del Consejo Cívico de Organizaciones Populares e Indígenas de Honduras (Copinh).
L'attivista honduregno è stato ucciso ieri durante uno sgombero violento effettuato dalla Polizia Militare di Rio Chiquito.
I media locali hanno riferito che l'attivista è stato colpito per ben quattro volte in pieno volto.
Come ricordato in apertura, dopo l'assassinio di Berta Caceres un altro rappresentante del Consejo Cívico de Organizaciones Populares e Indígenas de Honduras (Copinh) è stato ammazzato. A tal proposito l'organizzazione ha lanciato un grido di aiuto alla comunità internazionale, affinché si ottenga protezione per gli attivisti che operano per difendere i diritti dei contadini.
Nelson Garcia, che era padre di cinque figli, ha trovato la morte durante lo sgombero violento di un terreno occupato da contadini poveri. Secondo le notizie diffuse da SDP noticias, la proprietà del terreno sarebbe stata reclamato da tre donne, ma la documentazione presentata sarebbe risultata fasulla.