ONU: azioni di Israele a Gaza “compatibili con il genocidio”
Un rapporto di una commissione speciale dell’ONU ha denunciato che le azioni di Israele a Gaza, a partire da ottobre 2023, mostrano “caratteristiche compatibili con il genocidio”. L’accusa è grave: l’ONU sottolinea che Israele avrebbe usato la fame come arma di guerra e avrebbe inflitto danni ai civili in modo indiscriminato. La commissione ha rilevato che le azioni di Israele, tra cui il blocco degli aiuti, attacchi mirati e il ferimento di civili, violano direttive dell'ONU e della Corte Internazionale di Giustizia.
Il rapporto arriva il giorno dopo una denuncia di Human Rights Watch, che accusa Israele di crimini di guerra e crimini contro l’umanità per lo sfollamento forzato di massa dei civili a Gaza. HRW esorta i governi a imporre sanzioni e a sospendere la vendita di armi a Israele. Sul campo, la situazione rimane drammatica: almeno cinque palestinesi sono stati uccisi oggi nel campo profughi di al-Maghazi, nel centro di Gaza, mentre due persone sono morte in un attacco a un accampamento vicino a Nuseirat.
L’ufficio umanitario dell’ONU ha inoltre avvertito che i bambini palestinesi restano ad alto rischio a causa degli ordigni inesplosi, emblema di una crisi che non accenna a placarsi. In questo contesto è molto grave il silenzio o la negazione da parte di alcuni media e politici occidentali, che continuano a ignorare o minimizzare le gravi violazioni in atto.
Questo atteggiamento, che di fatto legittima tali azioni, è visto come un’ulteriore ferita per chi soffre sul campo, vittima di un genocidio, e un ostacolo alla ricerca di giustizia.
*Tratto dalla newsletter quotidiana de l'AntiDiplomatico dedicata ai nostri abbonati
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https://www.democracynow.org/2024/11/14/headlines
https://www.theguardian.com/world/2024/nov/14/united-nations-special-committee-israel-gaza-genocide