ONU: Lavrov ha presentato proposte della Russia per stabilizzare la situazione internazionale

ONU: Lavrov ha presentato proposte della Russia per stabilizzare la situazione internazionale

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Le fondamenta dell'ordine giuridico internazionale, della stabilità strategica e del sistema di politica mondiale incentrato sulle Nazioni Unite sono oggi messe alla prova. “Sarà impossibile risolvere i conflitti che si moltiplicano se non comprendiamo le loro cause profonde e non ripristiniamo la fiducia nella capacità di unire le forze per il bene comune e la giustizia”. Questo è quanto ha dichiarato il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov alla riunione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, come riportano i media russi.

Lavrov ha osservato che non tutti gli Stati rappresentati nella camera del Consiglio di Sicurezza dell'ONU riconoscono il principio chiave della carta dell'organizzazione, ossia l'uguaglianza sovrana di tutti. Questo, ha detto, si applica alle relazioni di Washington con i suoi alleati, dai quali esige un'obbedienza indiscussa, anche a scapito degli interessi nazionali.

“Governano gli Stati Uniiti - questa è l'essenza del famigerato ordine basato sulle regole, una minaccia diretta al multilateralismo e alla pace internazionale. Le componenti più importanti del diritto internazionale, la Carta delle Nazioni Unite e la decisione del nostro Consiglio sono interpretate dall'Occidente collettivo in modo perverso e selettivo, a seconda delle istruzioni che arrivano dalla Casa Bianca”, ha sottolineato il ministro degli Esteri, paragonando tale ordine alla ‘Fattoria degli animali’ di George Orwell.

Secondo Lavrov, tutti gli schemi di sicurezza euro-atlantici, senza eccezioni, erano basati sulla garanzia del dominio degli Stati Uniti, compresa la sottomissione dell'Europa e il contenimento della Russia. Il ruolo principale è stato assegnato alla NATO, che alla fine ha preso il sopravvento sull'UE e sull'OSCE.

Il massimo diplomatico russo ha inoltre incolpato la NATO per l'inizio della crisi ucraina, a partire dal “colpo di Stato organizzato da Washington nel febbraio 2014”. Ha richiamato l'attenzione su come sia cambiata la posizione del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che nel 2014 non era contrario alla lingua russa nell'est del Paese e in Crimea, e nel 2021 ha chiesto in un'intervista che chi si sente coinvolto nella cultura russa vada in Russia. La Federazione Russa esorta tutti coloro che fanno proposte di pace sull'Ucraina a prendere in considerazione i problemi dei diritti dei russi e delle altre minoranze nazionali, ha aggiuntoLavrov.

“Faccio appello ai padroni del regime ucraino: fate rispettare gli articoli della Carta delle Nazioni Unite che garantiscono i diritti e le libertà fondamentali”, le parole di Lavrov.

Gli Stati Uniti, secondo il ministro degli Esteri russo, continuano a intensificare il confronto, ora nella regione Asia-Pacifico, cercando di estendere il dominio dell'alleanza all'intero continente eurasiatico e ai territori adiacenti nell'Oceano Pacifico.

Per contenere la Russia, la Cina e altri Paesi le cui politiche indipendenti sono percepite come una sfida all'egemonia, l'Occidente, attraverso le sue azioni aggressive, sta rompendo il sistema che era stato originariamente formato secondo i propri schemi, sostiene Lavrov. A questo proposito, ha ricordato la situazione del Nord Stream e il dispiegamento di armi di precisione statunitensi in Germania.

“Assistiamo all'ennesima umiliazione della Germania, il cui governo ha obbedito senza riserve alla decisione degli Stati Uniti di schierare missili terrestri a medio raggio sul territorio tedesco”, ha dichiarato a tal proposito. 

Gli europei, ovviamente, devono rendersi conto del ruolo suicida che è stato loro assegnato, ha detto Lavrov. Gli USA, dopo aver messo sotto tiro l'intero Occidente collettivo, stanno espandendo la loro guerra commerciale ed economica, scatenando una campagna senza precedenti di misure unilaterali che si ripercuotono soprattutto sull'Europa e portano a un'ulteriore frammentazione dell'economia mondiale.

“Le azioni degli Stati Uniti e dei loro alleati, ovviamente, ostacolano la cooperazione internazionale e la costruzione di un mondo più giusto, prendendo in ostaggio interi Paesi e regioni, impedendo ai popoli di realizzare i loro diritti sovrani scritti nella Carta, distraendo dal tanto necessario lavoro congiunto per risolvere i conflitti in Medio Oriente, in Africa e in altre regioni, dal lavoro per ridurre la disuguaglianza globale, eliminare le minacce del terrorismo e della criminalità legata alla droga, e dalla fame”.

Per fermare lo sviluppo degli eventi secondo uno scenario negativo, la Russia propone una serie di passi da discutere, che mirano a ripristinare la fiducia e a stabilizzare la situazione internazionale.

Lavrov ritiene che sia necessario eliminare una volta per tutte le cause della crisi in Europa. A questo proposito, il ministro degli Esteri ha ricordato le proposte del presidente russo Vladimir Putin per stabilire una pace sostenibile in Ucraina. La soluzione politica e diplomatica dovrebbe essere accompagnata da passi concreti per eliminare le minacce alla Russia provenienti dalla direzione occidentale euro-atlantica. Anche le nuove realtà geostrategiche del continente eurasiatico dovranno essere prese in considerazione al momento di concordare garanzie e accordi reciproci. La Russia è pronta a cercare un equilibrio di interessi.

Secondo Lavrov, il ripristino dell'equilibrio di potere regionale e globale dovrebbe essere accompagnato da sforzi attivi per eliminare l'ingiustizia nell'economia globale: in un mondo multipolare, per definizione, non dovrebbero esistere monopolisti nella regolamentazione monetaria e finanziaria, nel commercio e nella tecnologia.

Seri cambiamenti qualitativi devono avvenire anche in altre istituzioni della governance globale per farle funzionare a beneficio di tutti. In primo luogo, ciò riguarda l'ONU, che, nonostante tutto, è ancora l'incarnazione del multilateralismo e ha una legittimità unica e universale e un'ampiezza di competenze universalmente riconosciuta. Un passo importante per ripristinare l'efficacia dell'ONU sarebbe che tutti i suoi membri riaffermassero il loro impegno nei confronti dell'organizzazione. Un elemento chiave della riforma dell'organizzazione dovrebbe essere una modifica della composizione del Consiglio di Sicurezza: la rappresentanza di Asia, Africa e America Latina dovrebbe essere rafforzata.

Oltre all'ONU, altre organizzazioni multilaterali dovrebbero contribuire a rafforzare il multipolarismo nella vita internazionale. Tra queste c'è il G20. Secondo Lavrov, il mandato del G20 è strettamente limitato alle questioni economiche e di sviluppo, quindi è importante che il dialogo sostanziale su questa piattaforma sia libero da tentativi di inserire argomenti geopolitici. Lavrov ha anche sottolineato l'accresciuto ruolo dei BRICS e della SCO: essi uniscono i Paesi che cooperano sulla base dell'uguaglianza, del rispetto reciproco, del consenso e di compromessi reciprocamente accettabili.

“Se tutti, senza eccezioni, ne seguono lo spirito e la lettera [delala Carta delle Nazioni Unite], le Nazioni Unite saranno in grado di superare le attuali differenze e di raggiungere un comune denominatore sulla maggior parte delle questioni. La fine della storia non è avvenuta. Lavoriamo insieme nell'interesse di iniziare una storia di vero multilateralismo, che rifletta la ricchezza della diversità culturale e civile dei popoli del mondo”, ha concluso il ministro degli Esteri russo.

La Redazione de l'AntiDiplomatico

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