Ordine unipolare: la mentalità coloniale nel XXI secolo
di Pablo Baldi
Il colonialismo non è una brutta pagina della storia del passato. Giorno dopo giorno stiamo aggiungendo inchiostro al resoconto delle atrocità coloniali.
Il colonialismo prende vita dal presupposto che esistano gradi di civiltà. Precisamente che la NOSTRA civiltà è quella superiore e quelle altrui sono inferiori, obbligate a prendere le nostre sembianze in nome del progresso. Come se la vittoria militare e la superiorità culturale fossero la stessa cosa! Grave equivoco!
Invito tutti a guardare le ceramiche dei Moche, l'architettura di Harappa, l'arte Nok o mille altri esempi... Ciò è definibile il frutto di una civiltà inferiore? O è frutto di una civiltà diversa, magari che ha sviluppato meno tecnologia militare, ma che pone piú enfasi sull'arte e il contatto con la natura?
La "superiorità" culturale non ha senso: le civiltà non sono classificabili. Oltre che dalla fobia dell'ignoto, che ci spinge a classificare qualsiasi cosa, questo concetto nasce dal presupposto che tutte le civiltà seguano la stessa linea di sviluppo, culminante nell'olimpo della cultura e della libertà: la nostra civiltà. Dando per scontato che tutti debbano e vogliano vivere come noi (forse senza saperlo, visto che sono ingenui). Il mondo ci ha rispedito a casa con un secco: "NO!". Ma ciò è incocepibile per noi, non sanno cosa si stanno perdendo, non si sono ancora liberati dalle superstizioni. Ovvero, visto da un altro angolo: non si sono ancora sbarazzati della loro identità culturale.
L'ordine unipolare del mondo non è che la continuazione del colonialismo. Come può una civiltà farsi arbitra del mondo? Come può ergersi sul piedistallo e permettersi di giudicare sul giusto e lo sbagliato? Come può sapere cosa è giusto per tutti, se non dall'alto della sua superiorità?
Il diritto internazionale è stato il pretesto che ha reso apparentemente legittimo, almeno formalmente, questo ordine. Ciò che ha permesso di mascherare la prepotenza come diritto di difendersi.
Come i romani avevano bisogno della benedizione degli dei, per legittimare le loro guerre difensive, che hanno generato l'impero piú grande del mondo, cosí hanno fatto gli anglo-americani con il diritto internazionale.
Il buon esito della guerra dipendeva dal bellum iustum (guerra legittima), una condizione di necessità che giustificasse il ricorso alle armi:
"Noi siamo gli inviati ufficiali del popolo romano, ambasciatori secondo il diritto umano e divino".
Lo schema è chiaro: si fomentano disordini e divisioni negli Stati non allineati, si danno armi a terroristi e ribelli, chiunque, purchè portino il caos. Poi l'intervento governativo per stabilizzare la situazione e non perdere le redini del potere viene interpretato come una grave repressione del dissenso. Quindi entra in gioco la "Responsabilità di Proteggere" la popolazione civile, facendosi ambasciatori del diritto umano e divino. Questa la formula usata per giustificate l'omicidio di Gheddafi e il conseguente caos libico. È chiaro che a nessuno interessi veramente il benessere della popolazione civile e sia solo un pretesto per attuare un cambio di regime, piazzando al potere qualcuno che ripeta gli slogan sulla libertà, mentre svende le risorse della sua terra ai nuovi padroni.
La guerra ibrida, quella che passa dai valori e punta a smembrare l'identità culturale, è piú subdola. È una violenza simbolica che non sempre riesce a raggiungere l'obiettivo del cambio di regime. Blinken ha ammesso che i tentativi di cambio di regime in Iran non stanno funzionando, quindi Netanyahu si è già fatto ambasciatore del diritto umano e divino: "Quando l’Iran sarà finalmente libero e quel momento arriverà molto prima di quanto la gente pensi, tutto sarà diverso. I nostri due popoli antichi, il popolo ebraico e il popolo persiano, saranno finalmente in pace".
Certo! I popoli non sono in pace perchè l'Iran non è libero! La libertà è la liberaldemocrazia occidentale! Tutti devono volerla! Non è assolutamente Israele che ha mire espansionistiche ed è una minaccia esistenziale per tutti i suoi vicini! Quante menzogne!
Ecco che la volontà iraniana di dotarsi dell'arma nucleare viene fatta passare come una minaccia all'esistenza di Israele, quando è l'esistenza di Israele a essere una minaccia all'esistenza dei paesi limitrofi. Si trascura il fatto che questa volontà nasce proprio perchè Israele è lo Stato genocida ed espansionista, cosí che lo sembrino le vittime delle sue atrocità. E si perpetrano genocidi in nome del "diritto di difendersi", mentre si accusa di volontà genocida chi vuole dotarsi della deterrenza necessaria a non essere eliminato da ogni cartina. E si accusa di terrorismo chi mette in gioco la propria vita in nome della nobile lotta per la Resistenza.
Tra l'altro, dare per scontato che l'Iran voglia costruire l'arma nucleare per usarla è frutto della mentalità colonialista. Pensate che gli Iraniani non conoscano la distruzione mutuale assicurata (MAD)? Pensate che gli Iraniani non siano capaci di un ragionamento razionale di realismo politico, accecati dal fanatismo religioso? Pensate che sia pericoloso permettere a una civiltà inferiore di dotarsi di armi cosí potenti? A me risulta che l'unica civiltà ad avere effettivamente usato la bomba nucleare non sia nessuna di quelle descritte come pericolose e malvagie.
Il fatto che il regime degli Ayatollah non si adegui alla definizione occidentale di civiltà è il pretesto della bellum iustum: c'è la responsabilità di proteggere il popolo dal proprio regime. Invece la responsabilità degli Ayatollah di proteggere il proprio popolo dal regime sionista è una grave minaccia alla pace.
Nessuno si chiede perchè la responsabilità di proteggere la popolazione si applichi solo ai regimi che entrano in conflitto con gli interessi imperiali americani e non a quelli che, anche se perpetuano gravi crimini contro la propria popolazione, si adeguano alle regole dell'ordine unipolare. Ovvero sottostanno alle prepotenze statunitensi, a danno della propria popolazione.
La "strategia del contenimento" partiva dal presupposto che il blocco nemico avesse la volontà di espandersi. Questo presupposto giustifica l'espansione della NATO, che tanto è un' alleanza difensiva. Il fatto che si comporti come un'alleanza offensiva è ininfluente, in quanto sulla carta c'è scritto che è difensiva e la legittimità del diritto umano e divino è assicurata. E d'altronde si sa, i russi vogliono arrivare a Lisbona quindi è giusto che tutti entrino nella NATO per essere difesi.
La difesa da una minaccia supposta è la maschera dell'espansione imperiale. Poco importa che la Russia volesse entrare, come attore di pari dignità, nel circolo del diritto umano e divino e abbia ricevuto una porta sbattuta in faccia. Poco importa che un'alleanza, di fatto nata contro di lei, stesse avanzando paese dopo paese e volesse arrivare alle sue porte. Perchè ricordate: la NATO si stava espandendo perchè le popolazioni sapevano bene che la Russia era una pericolosa minaccia alla loro esistenza, non perchè queste paure sono state fomentate dall'apparato mediatico-propagandistico dell'impero americano. I popoli che vivono vicino alla Russia sono stati torturati psicologicamente: ogni giorno si alzano con il terrore che i Russi abbiano l'intenzione di invaderli. Quindi, se una volta terrorizzati dalla propaganda di guerra, entrano nella NATO per loro volontà, il diritto umano e divino è intatto: tutto regolare! Vi invito a guardare i video delle lezioni obbligatorie di sparo con arma da fuoco in Polonia, dove un bambino di meno di 10 anni dice che sparare è divertente e i ragazzi parlano della minaccia russa.
Alcuni popoli non credono a questa narrazione e si oppongono democraticamente, tramite elezioni. È il caso rumeno e georgiano. Ma ciò è incocepibile per la nostra narrazione, quindi impossibile, saranno civiltà inferiori che non riescono a capire cosa è propaganda russa (cattiva) e cosa è la realtà (la propaganda buona). I voti devono essere annullati, perchè la democrazia è bella finchè si adegua agli interessi imperiali.
Si prova a compiere questi atti antidemocratici con la parvenza della difesa della democrazia, denunciando brogli (mai provati) e ingerenze estere (che ci sono in ogni elezione, ma in questo caso il candidato antinato era stato finanziato dai liberali rumeni, per frazionare la destra e arrivare al ballottaggio, quindi il fatto non sussiste). Ma chi pensate di prendere in giro?
Sembra sgretolarsi l'intonaco del diritto umano e divino e, sotto, si intravede il vero movente dell'impero: la volontà di potenza. Gli ambasciatori del diritto umano e divino non sono altro che ambasciatori dei propri interessi, proprio come i regimi che da essi si difendono in nome dei propri, di interessi.
Ogni attote combatte per conquistare potere, ma farlo in nome della democrazia e dei diritti fa avere la coscienza apposto agli agenti dell'imperialismo americano. Perchè anche le uccisioni sono legittime, anzi necessarie, se sanzionate dal diritto umano e divino.