Paolo Maddalena: "Candidati alla Presidenza della Repubblica coloro che hanno distrutto il demanio costituzionale del Popolo italiano"

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Paolo Maddalena: "Candidati alla Presidenza della Repubblica coloro che hanno distrutto il demanio costituzionale del Popolo italiano"

 

La stampa odierna si occupa prevalentemente della questione vaccini e della nomina del Presidente della Repubblica.

Per quanto riguarda quest’ultimo argomento i candidati più gettonati sarebbero Berlusconi, ben noto per i danni arrecati alla nostra economia, per il suo personale vantaggio, quello di Draghi, primo sostenitore delle privatizzazioni, e quello di Giuliano Amato, primo privatizzatore concreto di tutte le banche pubbliche, dell’INA, dell’Enel, dell’Eni e dell’Iri.

In pratica coloro che hanno distrutto il demanio costituzionale del Popolo italiano, cedendo ai privati la proprietà dei beni appartenenti al Popolo, estromettendo, con tutto quello che ciò comporta, lo Stato dall’economia.

Sembra che, secondo l’immaginario collettivo, meriti di fare il Capo dello Stato chi maggiormente ha distrutto la Comunità italiana, trasferendo ricchezza agli stranieri e facendo aumentare a velocità esponenziale la disoccupazione.

Allo stato si contano 2 milioni e cinquecento mila disoccupati, il 30% dei quali in età giovanile, e 23 milioni di precari, sottopagati e sovente retribuiti con soli 10 mila euro all’anno.

Tutto questo anche a causa dell’austerity imposta dalla Commissione europea, dalla Bce, presieduta da Mario Draghi e dal Fondo monetario internazionale, presieduto da Cristhine Lagarde. Entità finanziarie fervide sostenitrici del sistema economico, deleterio, predatorio, incostituzionale, contrario al lavoro del Popolo, del neoliberismo.

Sembrano queste le doti che deve avere il nuovo Presidente della Repubblica.

Sul piano economico, la stampa riporta il discorso di Altavilla, Presidente di Ita Airways, il quale, senza alcun ritegno, praticamente afferma che a lui interessa, non il bene degli italiani, e in particolari dei dipendenti dell’ex Alitalia, ma il bene della S.p.A. ITA, della quale, nel futuro prossimo, saranno soci forti compagnie aeree come Lufthansa o British Airways, oppure Delta e Air France.

Sulla debole consistenza attuale di ITA hanno molto influito gli ordini della Presidente della commissione europea alla concorrenza Margrethe Vestager, la quale si è impuntata sugli aiuti di Stato ricevuti da Alitalia e sul principio della discontinuità di ITA rispetto ad Alitalia stessa, con l’atroce conseguenza di non poter dare esecuzione all’articolo 2112 del Codice civile, che prevede nella vendita di aziende il trasferimento nell’azienda acquirente di tutto il personale impiegato nella azienda venditrice.

Altavilla ha anche messo in evidenza il fatto che l’Italia si è lasciata sfuggire l’occasione di ottenere le rotte di collegamento con la Sardegna, tempestivamente acquistate da una compagnia low cost.

La tragedia sta nel fatto che il governo italiano non ha voluto capire che il trasporto aereo è un servizio pubblico essenziale che fa parte del demanio costituzionale degli italiani e non è quindi trasferibile agli stranieri, trattandosi di un bene immateriale inalienabile, inusucapibile e inespropriabile.

Insomma il neoliberismo sembra aver ottenebrato le menti dei governanti e dei politici, i quali da tempo agiscono contro la Costituzione e contro gli interessi nazionali.

Ripeto l’invito ad operarsi per l’attuazione degli articoli 1, 2, 3, 4, 9, 11, 41, 42, 43 e 118 della nostra Costituzione repubblicana e democratica.

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