PD e Lega, diverse retoriche ma identici contenuti: liberismo e privatizzazioni
di Francesco Erspamer*
Ma che bel giochino. Salvini che obliquamente invita i suoi fan a non ascoltare o a fischiare il messaggio di fine anno di Mattarella in modo che per reazione gli antileghisti/antifascisti e i liberal in genere non solo si incollino al televisore ma trasformino un democristiano DOC e di destra in un eroe della nuova sinistra. E Mattarella che ricambia descrivendo l'Italia come "punto di incontro dell’Europa con civiltà e culture di altri continenti" e pronto a dimenticare le proprie radici (l'elogio dei giovani — leggi: sardine — "proiettati, come sono, verso il futuro e senza nostalgia del passato"), insomma come un paese multiculturale, multiculturalista e privo di tradizioni, in modo che i sovranisti e i tanti cittadini ostili alle migrazioni di massa e orgogliosi della propria identità si spaventino e si rivolgano a Salvini come all'unico baluardo dell'italianità, malgrado nei fatti si sia dimostrato esattamente l'opposto.
Tu fai un favore a me, io faccio un favore a te: l'importante è creare un bipolarismo perfetto in cui le uniche due alternative siano il liberismo retoricamente liberal del Pd e il liberismo retoricamente nazionalista della Lega. Diverse retoriche, identici contenuti: privatizzazioni, globalizzazione, esaltazione dell'individualismo e del consumismo, intenzionale deriva morale e culturale, primato della finanza, sudditanza nei confronti delle lobby. Sul modello degli Stati Uniti, dove un recente sondaggio ha mostrato che i due politici più ammirati del 2019, praticamente alla pari, sono Obama e Trump, rispettivamente il Renzi e il Salvini d'oltreoceano.
È una tenaglia finanziata dalle multinazionali e che ha il preciso scopo di stritolare qualunque altra possibilità con l'aiuto dei media (infatti lodati da Mattarella): ossia, in Italia, il M5S, che malgrado le ingenuità e gli errori resta l'unica forza che stia intralciando l'instaurazione del totalitarismo liberista e del suo pensiero unico.
*Professore all'Harvard University