Pepe Escobar - "Una Pioggia Dura sta per cadere" – dall'Ovest verso l'Est

11358
Pepe Escobar - "Una Pioggia Dura sta per cadere" – dall'Ovest verso l'Est

di Pepe Escobar 

[Traduzione a cura di: Nora Hoppe]

 

 

Cominciamo dalla telefonata. Il resoconto del Cremlino è piuttosto sobrio – ma rivela alcune chicche. Non c'è – ancora – un accordo globale tra Mosca e Washington. Tutt'altro: siamo solo nella fase iniziale e provvisoria di parlare e confrontarsi su diversi dossier interconnessi.

Il Presidente Putin non ha concesso assolutamente nulla. La pausa concordata sugli attacchi alle infrastrutture energetiche – non alle infrastrutture energetiche e alle infrastrutture [in generale] – si traduce nell'imposizione da parte di Putin di uno stop ai pericolosi attacchi ucraini alla centrale nucleare di Zaporizhzhia.

Questo potrebbe andare perso in mezzo a tutta l'isteria occidentale; ma ci sono due condizioni assolute espresse da Mosca affinché qualsiasi cosa in questo enigma cominci ad essere conforme alla realtà oggettiva – e non si confonda con il naufragio narrativo di un reality show:

 

  1. “La soluzione in Ucraina deve tenere conto della necessità incondizionata di eliminare le cause alla radice della crisi, i legittimi interessi di sicurezza della Russia.”

 

  1. “La condizione chiave per prevenire l'escalation del conflitto dovrebbe essere la completa cessazione degli aiuti militari stranieri e la fornitura di informazioni di intelligence a Kiev.”

 

L'inviato speciale degli Stati Uniti Witkoff sta facendo credere che i “dettagli” del cessate il fuoco saranno definiti domenica in Arabia Saudita. A prescindere dagli strilli, Kiev dovrà accettarlo.

Putin-Trump non hanno passato più di due ore a parlare solo di hockey, di nebulose prospettive di navigazione nel Mar Nero e di una pausa di un mese per l'attacco missilistico alle infrastrutture energetiche piuttosto limitata.

In questo frangente incandescente, ciò che conta è in via ufficiosa. E potrebbe anche essere stato l'Iran. E la prospettiva di una seria "Hard Rain fallin'"  [una seria Pioggia Dura che cadrà].

 

"Ho camminato nel mezzo di sette foreste tristi Sono stato di fronte a una dozzina di oceani morti Sono stato per diecimila miglia all'imboccatura di un cimitero"

 

Una certa entità psicopatologica dell'Asia occidentale ha l'ossessione di speronare tutti i suoi avversari attraverso l'imboccatura di un cimitero. Putin avrà avuto modo di spiegare a Trump che la Russia rispetta la Carta delle Nazioni Unite e si attiene al diritto internazionale. La Russia e l'Iran – membri di spicco dei BRICS – hanno firmato un partenariato strategico globale lo scorso gennaio a Mosca. La Russia fornisce a Teheran informazioni dettagliate su ISR/difesa aerea/EW.

Una narrazione proverbialmente isterica imprime ora l'idea che Tel Aviv – corteggiando il sostegno di Trump 2.0 – sia pronta a infliggere attacchi aerei all'Iran per “impedirgli di diventare nucleare”. Teheran, come specificato dall'Ayatollah Khamenei, non ha alcun interesse a costruire un'arma nucleare.

È impossibile che la Russia permetta a Israele – con il fondamentale sostegno americano – di scatenare il caos sull'Iran. Anche se Teheran è già in grado di reagire a qualsiasi attacco, con conseguenze devastanti. Senza armi nucleari – e anche senza l'aiuto diretto della Russia.

L'operazione True Promise 2 – True Promise 3 è ancora in sospeso – aveva già dimostrato che Israele è assolutamente indifeso contro ondate di sofisticati missili iraniani. Se gli Stati Uniti di Trump 2.0 dovessero essere coinvolti in un attacco diretto, tutte le basi militari statunitensi in Asia occidentale verrebbero incenerite, oltre a punire severamente i vassalli che ospitano queste basi. Risultato finale: prezzi del petrolio alle stelle, enorme crisi economica globale.

 

"Ho visto un neonato con dei lupi selvaggi intorno a lui

Ho visto una stanza piena di uomini con i loro martelli insanguinati

Ho visto diecimila chiacchieroni le cui lingue erano tutte spezzate"

 

Mentre l'autoproclamato pacificatore era al telefono a lucidare l'ultima iterazione della sua Art of the Deal [l'Arte dell'Affare], sionisti psicopatologici genocidi con martelli insanguinati stavano scatenando lupi selvaggi su neonati sfollati – ammassati in tende in fiamme a Khan Younis.

E diecimila chiacchieroni dell'Euro-Trash con le lingue tutte spezzate erano muti sul genocidio, ma pronti a esplodere in strilli di gioia giurando fedeltà – e miliardi di fondi – all'inviato dell'ex autoproclamato emiro di Al-Nusra, un moderato decapitatore diventato presidente vestito da Hugo Boss.

Tutti hanno urlato un Sieg Heil in stile Eurovisione all'“esercito” mercenario del protetto, debitamente sostenuto dai padroni del Qatar, della Gran Bretagna e dell'Europa: Salafiti-jihadisti rivestiti di ISIS, resti di Al-Qaeda, takfiristi assortiti, ceceni, uzbeki, uiguri… una Terror Inc. mobile in tournée che fa a pezzi alawiti, cristiani, sciiti e persino sunniti moderati, facilitando lo sventramento della Siria e la “donazione” di ampie porzioni di territorio siriano sovrano a Tel Aviv.

La Medusa sionista delle SS di Bruxelles von den Lügen ha fatto piovere con gioia sulle bande di decapitatori moderati – Al-Qaeda R Us – 2,5 miliardi di euro. È stato il Qatar a fare pressioni sulla Commissione europea per invitare lo sgherro di Jolani, diventato Ministro degli Esteri, Asaad al-Shaibani, alla 9a Conferenza di Bruxelles dei donatori alla Siria, mentre almeno 7.000 alawiti e cristiani venivano “massacrati” dai suoi scagnozzi, secondo quanto riferito da un deputato greco del Parlamento europeo, Nikolas Farantouris, che ha visitato Damasco l'8 e il 9 marzo e ha incontrato, tra gli altri, il Patriarca della Chiesa greco-ortodossa di Antiochia e del Vicino Oriente.

Parallelamente, il direttore del circo Eccezionalista “la pace attraverso la forza” – soprannominato in vaste fasce della piazza araba “Il Deficiente di Marmellata” – ha iniziato a bombardare brutalmente Ansarallah nello Yemen, per costringere i guerrieri non piegati ad abbandonare il loro incrollabile sostegno alla Palestina e a crogiolarsi nella sottomissione.

Inoltre, “Bomb, bomb, bomb – bomb, bomb Iran” ["Bombardiamo, bombardiamo, bombardiamo – bombardiamo, bombardiamo l'Iran"] è tornata come cripto-sigla dei Beach Boys, perché alla fine Teheran deve essere trasformata con ogni mezzo in Siria, Giordania, Qatar, Emirati Arabi Uniti, Arabia Saudita, Yemen del Sud: un pietoso regime collaborazionista sionista.

L'Asse della Resistenza, destabilizzato ma non spezzato, sta combattendo battaglie titaniche e simultanee contro l'Asse di Sion genocida su diversi fronti: gli assassini psicopatici di Tel Aviv; l'esercito mercenario di Jolani in Siria, de facto truppe di terra di Israele, contemporaneamente sostenute, ideologicamente, dai regimi arabi sionisti e da assortiti gruppi islamici salafiti/takfiri che benedicono il massacro contro i palestinesi; i totalitari liberali dell'Euro-Trash, che finanziano Jolani; e Ansarallah nello Yemen, bombardato da Washington/Pentagono.

Abdul-Malik al-Houthi, leader di Ansarallah, ha chiarito tutto nel suo discorso del 16 marzo:

 

“La nostra decisione di sostenere il popolo palestinese, compresa la nostra mossa di bloccare la navigazione marittima israeliana, che mira chiaramente al nemico israeliano e a nessun altro, ha il solo scopo di fare pressione su Israele affinché apra i valichi, permetta l'ingresso di aiuti umanitari e ponga fine alla fame di Gaza.”

 

Quindi Ansarallah non sarà spezzata – qualunque cosa l'Impero del Caos le lanci contro:

 

“Sono gli Stati Uniti a trasformare il mare in un campo di battaglia, con un impatto diretto sulla navigazione marittima e sul commercio globale. La nostra decisione riguardava solo le navi israeliane e ora si estenderà alle navi statunitensi, ma sono loro a trasformare il mare in un campo di battaglia e a minacciare la navigazione marittima. È essenziale che tutte le nazioni riconoscano chi minaccia veramente le acque internazionali e la circolazione delle navi.”

 

Ho sentito il suono di un tuono, ha ruggito un avvertimento

Ho sentito il ruggito di un'onda che avrebbe potuto annegare il mondo intero

Ho sentito cento tamburini con le mani in fiamme

Ha sentito diecimila che sussurravano e nessuno che li ascoltava

 

Rispetto al coraggio yemenita, i vigliacchi dell'Euro-Trash potrebbero desiderare, nei loro sogni più sfrenati, di suonare come un tuono, ma è più probabile che anneghino sotto un'onda massiccia di irrilevanza – al suono di dei tamburini le cui mani sono in fiamme, suonando la canzone jihadista della Siria. Non dovrebbero nemmeno preoccuparsi di sussurrare – perché nessuno li ascolta.

La pupa pazzoide estone con il quoziente intellettivo di un verme denutrito, mascherata da capo della politica estera dell'UE, vuole non meno di 40 miliardi di euro per “aiuti militari” al Paese 404. L'Ungheria, la Francia, l'Italia, la Spagna e il Portogallo hanno emesso un sonoro “no”: dopo tutto nessuno ha nemmeno una briciola di quel denaro.

Nemmeno la Germania ha firmato il suo impegno di 3 miliardi di euro – anche se la demenza accumulata non si ferma mai: il futuro cancelliere di BlackRock è convinto che “Putin ha dichiarato guerra a tutta l'Europa”.

Nessuno di Trump 2.0 si preoccupa di rivolgere una parola al verme estone: sì, “nessuno l'ascolta”. Pazzoide – e irrilevante.

Per Trump 2.0, l'intero spettacolo Cage aux Folles dell'Euro-Trash è irrilevante: dalla truffa militare ReArm Europe ["Riarmiamo l'Europa"] da 800 miliardi di euro alla doppietta politica "Macron-Starmer Dumb and Dumber" ["Macron-Starmer, Scemo e Ancora Più Scemo"], entrambi i clown così ansiosi di schierare 30.000 ignari elementi in carne ed ossa nel Paese 404 quando la loro “sicurezza” semplicemente non sarà garantita da mamma Pentagono.

Il messaggio è chiaro come Hard Rain [la Pioggia Dura]: potreste non essere più un comodo strumento per noi. Nella migliore delle ipotesi, potreste essere riposizionati come un cesto di risorse – marce. Siete sul menu. Come l'ex Sud globale nel secolo scorso. Ora tocca a voi.

 

Le proiezioni imperiali di una banda di Hollow Men [Uomini Cavi]

 

Rimane la possibilità che il roboante “pace attraverso la forza” Trump stia cercando di tessere una rete di inganni di fronte al maestro di scacchi Putin, mentre l'Euro-Trash crea un cuscinetto in stile siriano – con le truppe europee che proteggono le zone più sensibili dell'Ucraina. Tutto questo maschererebbe l'asse Zio-con, ancora una volta, rinnovando la loro ossessione di “eliminare” l'Iran dal nuovo triangolo Primakov nei BRICS (Russia-Iran-Cina invece di Russia-India-Cina).

Secondo questo copione puramente velleitario, approfittando di un Iran “debole” l'Impero del Caos tornerebbe a regnare sovrano in Asia occidentale, manipolando i prezzi dell'energia per minare l'economia russa e compromettere la sicurezza energetica della Cina.

La bastone tra le ruote chiave in queste opere proverbialmente infantili – una mera proiezione imperiale – è che Putin non sta cercando di far parte del club imperiale. Putin e molti dei membri del Consiglio di Sicurezza di Mosca hanno accumulato pile di tesi di dottorati sugli inganni occidentali, i colpi di stato, le menzogne palesi, i tradimenti sfacciati e i sabotaggi geoeconomici hardcore.

Putin, Medvedev, Patrushev, Naryshkin, Lavrov – tutti sanno che questa guerra che l'attuale e trafelato direttore del circo sta cercando di terminare è sempre stata finalizzata a spezzare la Russia, oltre che a contenere la Cina, e progettata soprattutto come un'Ave Maria per salvare l'Impero del Caos in rapido declino.

Tutto ciò ci porta a Spengler, come riesaminato in questa eccellente analisi, e al punto in cui Hard Rain [la Pioggia Dura] cadrà senza pietà.

Per quanto riguarda l'Europa, ora abbiamo a che fare con uomini faustiani che non si qualificano nemmeno come Hollow Men [Uomini Cavi] di T. S. Eliot, poiché “l'Europa ha dimenticato come si allevano i conquistatori”. La metafora spengleriana del “soffocamento di una giovane civiltà da parte del cadavere di una vecchia” si applica e come. Ma la Russia non è mai stata faustiana: invece piuttosto tolstoiana.

Tutti noi che abbiamo trascorso del tempo di qualità in Russia dopo l'inizio dell'OMS abbiamo la sensazione che sia come se “la Terza Roma fosse sempre in attesa, aspettando il momento giusto, guardando l'Europa che si sventrava sull'altare della propria arroganza”.

Ora la Russia sembra essersi liberata “della sua pelle occidentale”, rivolgendosi alle “proprie radici – eurasiatiche, ortodosse, nate nella steppa”. Personalmente sono stato sopraffatto da questa illuminazione culturale/spirituale non solo nelle notti bianche di Mosca, Kazan o Vladivostok, ma soprattutto mentre viaggiavo sul suolo nero della Novorossia – dove l'“ordine internazionale basato sulle regole” è venuto a morire.

L'Occidente frammentato è infatti intrappolato in una simulazione totale di stampo baudrillardiano – mentre la Russia opera a pieno ritmo nella realtà oggettiva. E in effetti “è per questo che l'Occidente non può vincere in Ucraina. Combatte come entità burocratica, non come popolo. E la Russia, con tutti i suoi difetti, combatte come un popolo”.

Non bisogna sottovalutare gli attuali Hollow Men [Uomini Cavi], mascherati da “leader” politici europei. Avranno la loro vendetta – ma sui loro stessi cittadini europei.

Stacco su: Christine “Vuitton” Lagarde, Presidente della Banca Centrale Europea (BCE): “L'euro digitale è più cruciale che mai.”

Traduzione: tutti i conti bancari europei saranno trasferiti alla BCE. A questo si aggiunge il proclama della Medusa Tossica di Bruxelles: “Questo mese [marzo 2025] la Commissione europea presenterà l'Unione dei risparmi e degli investimenti. Trasformeremo i risparmi privati (corsivo mio) in investimenti molto necessari.”

Traduzione extra: saranno i risparmi privati dei cittadini europei a essere rubati e investiti in 800 miliardi di euro guerrafondai per la “difesa” dell'Europa dalla perenne “minaccia russa”. Hard Rain [Una Pioggia Dura] – su ogni singolo cittadino europeo.

Vi chiederete perché un poema beat strutturato come un salmo, composto su una macchina da scrivere nel Greenwich Village di New York nel 1962, poco prima della crisi dei missili di Cuba, da un ventunenne appena arrivato da una cintura industriale del Minnesota, racconta oggi la nostra grande storia di arroganza e inganno. Questo è il potere inespugnabile dell'Arte.

 

"Torno fuori prima che la pioggia cominci a cadere

Camminerò fino alle profondità della foresta nera più profonda

Dove le persone sono tante e le loro mani tutte vuote

Dove le palline di veleno inondano le loro acque

Dove la casa nella valle incontra la muffa e sporca prigione

Dove il volto del boia è sempre ben nascosto

Dove la fame è brutta, dove le anime sono dimenticate

Dove il nero è il colore, dove nulla è il numero"

 

Le palline di veleno inonderanno le acque; le anime potrebbero essere dimenticate – soprattutto quelle degli Hollow Men [Uomini Cavi]; alcuni – in tutta la Maggioranza Globale – potrebbero essere abbastanza intraprendenti da emergere dalle profondità della foresta nera più profonda; ma soprattutto, poiché il volto del boia rimane sempre ben nascosto, molti potranno finalmente vedere chi è davvero.

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Il dito e la luna del riarmo europeo di Marco Bonsanto Il dito e la luna del riarmo europeo

Il dito e la luna del riarmo europeo

Loretta Napoleoni -  Quel vento di scisma tra i cattolici Usa di Loretta Napoleoni Loretta Napoleoni -  Quel vento di scisma tra i cattolici Usa

Loretta Napoleoni - Quel vento di scisma tra i cattolici Usa

Basta che se ne parli di Francesco Erspamer  Basta che se ne parli

Basta che se ne parli

Il Manifesto di Ventotene e l'Unione Europea di oggi di Paolo Desogus Il Manifesto di Ventotene e l'Unione Europea di oggi

Il Manifesto di Ventotene e l'Unione Europea di oggi

Trump, la UE e il grande affare sulla pelle dei migranti di Geraldina Colotti Trump, la UE e il grande affare sulla pelle dei migranti

Trump, la UE e il grande affare sulla pelle dei migranti

Israele, la nuova frontiera del terrorismo di Clara Statello Israele, la nuova frontiera del terrorismo

Israele, la nuova frontiera del terrorismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo di Leonardo Sinigaglia La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

La "libertà" di espressione ai tempi della Picierno di Marinella Mondaini La "libertà" di espressione ai tempi della Picierno

La "libertà" di espressione ai tempi della Picierno

Presidenti con l'elmetto di Giuseppe Giannini Presidenti con l'elmetto

Presidenti con l'elmetto

Altri criminali libici in Italia con tanto di selfie di gruppo di Michelangelo Severgnini Altri criminali libici in Italia con tanto di selfie di gruppo

Altri criminali libici in Italia con tanto di selfie di gruppo

La California verso la secessione dagli Stati Uniti? di Paolo Arigotti La California verso la secessione dagli Stati Uniti?

La California verso la secessione dagli Stati Uniti?

Giustizia fiscale con una tassa ai supericchi di Michele Blanco Giustizia fiscale con una tassa ai supericchi

Giustizia fiscale con una tassa ai supericchi

Elsa Fornero e l'elogio alle ferite del riarmo di Giorgio Cremaschi Elsa Fornero e l'elogio alle ferite del riarmo

Elsa Fornero e l'elogio alle ferite del riarmo

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti