Perché gli Usa sono sull'orlo di una profonda crisi

Perché gli Usa sono sull'orlo di una profonda crisi

I nostri articoli saranno gratuiti per sempre. Il tuo contributo fa la differenza: preserva la libera informazione. L'ANTIDIPLOMATICO SEI ANCHE TU!

 

di Alessandro Volpi*

 

Gli Stati Uniti sono sull'orlo di una crisi profonda. Provo a mettere in fila alcune ragioni di una simile situazione.

In primo luogo la gigantesca montagna di debiti che il governo federale e l'economia Usa stanno accumulando da tempo sembra aver raggiunto un livello difficilmente sostenibile perché la dollarizzazione con cui si finanzia quel debito sconta difficoltà sempre più evidenti, aggravate dalla politica dei dazi, a cominciare da quelli contro la Cina: troppi debiti con l'estero mal si conciliano con dazi aggressivi. La finanziarizzazione e la conseguente polarizzazione della ricchezza nella popolazione statunitense cominciano a rendere le disuguaglianze troppo marcate: sembra sparita ogni forma di buona occupazione, i salari restano molto bassi e l'inflazione, che ha beneficiato solo i profitti, erode il potere d'acquisto. Così il Pil, al netto dell'inflazione, ristagna e rende il debito ancora più pesante. In questo senso i guadagni di Borsa, garantiti dalle Big Three, finiscono sempre più nelle mani di pochi.

C'è poi la dura campagna elettorale per l'elezione del presidente che vede una spaccatura profonda nella finanza statunitense e che mette a rischio lo strapotere dei super fondi, a lungo protetti da un asse privilegiato con i dem di Biden e dalla politica monetaria di Powell. Gli alti tassi Fed garantivano il monopolio della liquidità ai detentori del risparmio gestito - leggi Big Three- , ma ora quei tassi stanno strangolando l'economia reale. In queste condizioni, è ripartita la volatilità con scommesse contro la tenuta delle big tech, fino ad oggi iper protette proprio dalla liquidità delle Big Three.

Se poi aggiungiamo la fine del carry trade giapponese che, per effetto dei tassi bassi, consentiva agli speculatori di prendere a prestito soldi a Tokyo per comprare titoli americani, e l'acuirsi delle tensioni geopolitiche in troppe aree del pianeta non più disposte ad accettare la gestione unilaterale a stelle e strisce, appare chiaro perché la crisi americana rischia di essere pesantissima.

 

*Post Facebook del 6 agosto 2024

Il massacro in Georgia e la retorica (insopportabile) dei neoliberisti di Francesco Erspamer  Il massacro in Georgia e la retorica (insopportabile) dei neoliberisti

Il massacro in Georgia e la retorica (insopportabile) dei neoliberisti

Se Zelensky parla di pace... di Paolo Desogus Se Zelensky parla di pace...

Se Zelensky parla di pace...

A Caracas una nuova internazionale contro il fascismo di Geraldina Colotti A Caracas una nuova internazionale contro il fascismo

A Caracas una nuova internazionale contro il fascismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo di Leonardo Sinigaglia La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

Il gran finale di Repubblica su Hvaldimir, il beluga "spia di Putin" di Francesco Santoianni Il gran finale di Repubblica su Hvaldimir, il beluga "spia di Putin"

Il gran finale di Repubblica su Hvaldimir, il beluga "spia di Putin"

Le economie allo sbando. Come prima, più di prima di Giuseppe Giannini Le economie allo sbando. Come prima, più di prima

Le economie allo sbando. Come prima, più di prima

Germania est: l'inganno di chi mostra stupore e indignazione di Antonio Di Siena Germania est: l'inganno di chi mostra stupore e indignazione

Germania est: l'inganno di chi mostra stupore e indignazione

Le principali tappe del declino italiano  di Gilberto Trombetta Le principali tappe del declino italiano

Le principali tappe del declino italiano

APRIRE LE GABBIE ALLE TIGRI ANZICHÉ CAVALCARLE di Michelangelo Severgnini APRIRE LE GABBIE ALLE TIGRI ANZICHÉ CAVALCARLE

APRIRE LE GABBIE ALLE TIGRI ANZICHÉ CAVALCARLE

Storm Shadow su Mosca. E poi? di Giuseppe Masala Storm Shadow su Mosca. E poi?

Storm Shadow su Mosca. E poi?

Cisgiordania, l’altra “faccia” della Palestina di Paolo Arigotti Cisgiordania, l’altra “faccia” della Palestina

Cisgiordania, l’altra “faccia” della Palestina

La foglia di Fico di  Leo Essen La foglia di Fico

La foglia di Fico

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti