Missili israeliani all'Estonia (in direzione Kiev) all'origine della crisi con la Russia?

5045
Missili israeliani all'Estonia (in direzione Kiev) all'origine della crisi con la Russia?

 

In un articolo pubblicato ieri, il quotidiano israeliano Haaretz  ha rivelato che la maggior parte dei funzionari israeliani sostiene già un'ulteriore assistenza per rifornimenti militari all'Ucraina. Questa settimana è previsto una riunione aggiuntiva durante il quale verrà esaminato l'elenco delle armi da inviare.

Tra l'altro Israele non ha proibito all'Estonia di trasferire le sue armi a  paesi terzi, compresa l'Ucraina. Come ha riportato due giorni fa The Jerusalem Post.

Secondo fonti a conoscenza della questione, l'Estonia ha acquistato missili anti-nave Blue Spear da Israele per la difesa costiera, oltre ad almeno 640 missili guidati Spike di varie modifiche. La possibilità di trasferire questi sistemi anticarro a Kiev è ora al vaglio delle autorità israeliane.

Inoltre, questo rafforzamento riguardo l'assistenza militare e civile all'Ucraina, sarebbe dovuto, sempre secondo Haaretz, “la crescente evidenza delle atrocità russe contro i civili ucraini rende meno sostenibile la traballante neutralità di Israele nei confronti della guerra.” Parole tra virgolette testuali che, se non ci fosse il dramma di una guerra farebbero ridere.

Se parte della comunità internazionale che ora si straccia le vesti contro “le atrocità di Mosca” inviando armi di ogni genere all’Ucraina avesse inviato anche solo una piccola parte ai palestinesi di fronte alle atrocità di Israele avrebbero già vinto la loro guerra di liberazione.

Naturalmente, da una parte Tel Aviv non vuole scontentare l’occidente, da sempre molto indulgente e complice con i suoi crimini contro i palestinesi. Dall’altra nemmeno vuole provocare tensioni con la Russia, che è stata sempre molto indulgente quando Israele attacca la Siria.

Sul Haaretz, a tal proposito, si precisa: “I funzionari hanno affermato che tra gli elmetti per i soldati al sistema antimissilistico israeliano Iron Dome ci sono molti oggetti che possono essere inviati. C'era un consenso tra i funzionari competenti sul fatto che, almeno in questa fase, i sistemi di difesa aerea, le armi avanzate ei sistemi di attacco non sarebbero stati forniti all'esercito ucraino. Si ritiene che i sistemi difensivi che proteggono le truppe a terra, l'equipaggiamento da combattimento personale e i sistemi di allarme potrebbero essere inviati senza causare una crisi con i russi.”

Inoltre, pecunia non olet, c'è la preoccupazione che l'industria militare israeliana potrebbe essere danneggiata se i paesi che le utilizzano metteranno in dubbio la lealtà del regime di Tel Aviv in caso di crisi.

I media ebraici hanno riferito lo scorso aprile che il ministro israeliano per gli affari

Mosca, data questa situazione, Mosca ha avvertito Israele di rispondere "di conseguenza" se offre aiuti militari all'Ucraina per sostenere Kiev di fronte all'operazione speciale lanciata dalla Russia.

Con tutto questo, diversi analisti affermano che il regime di Tel Aviv è in difficoltà in questo caso, come alleato strategico degli Stati Uniti, da un lato, e con legami con la Russia, dall'altro. Israele non vuole perdere i propri vantaggi interrompendo i rapporti con una delle parti.

Certamente, continuando su questa falsa riga di ambiguità  il ruolo di mediatore che inizialmente voleva costruirsi Israele all’inizio del conflitto Russia-Ucraina è in buona parte è ormai caduto, il ruolo di pendolo fra Occidente e Russia non funziona. Con molta probabilità questa presunta mediazione era dovuta al sabotaggio per il nuovo accordo sul nucleare iraniano, i cui negoziati anche se lentamente e con la melina dei paesi occidentali impegnati nella trattativa. 

La Redazione de l'AntiDiplomatico

La Redazione de l'AntiDiplomatico

L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa. Per ogni informazione, richiesta, consiglio e critica: info@lantidiplomatico.it

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Come la post-verità diventa post-realtà di Giuseppe Masala Come la post-verità diventa post-realtà

Come la post-verità diventa post-realtà

Macao celebra 25 anni di sviluppo e crescita   Una finestra aperta Macao celebra 25 anni di sviluppo e crescita

Macao celebra 25 anni di sviluppo e crescita

Non è solo Facebook.. E' lo specchio del mondo che ci stanno imponendo di Francesco Erspamer  Non è solo Facebook.. E' lo specchio del mondo che ci stanno imponendo

Non è solo Facebook.. E' lo specchio del mondo che ci stanno imponendo

Siria. Israele, jihadisti e noi... di Paolo Desogus Siria. Israele, jihadisti e noi...

Siria. Israele, jihadisti e noi...

Caracas contro il fascismo e per la Palestina di Geraldina Colotti Caracas contro il fascismo e per la Palestina

Caracas contro il fascismo e per la Palestina

Israele, la nuova frontiera del terrorismo di Clara Statello Israele, la nuova frontiera del terrorismo

Israele, la nuova frontiera del terrorismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo di Leonardo Sinigaglia La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

Transito di gas russo dall'Ucraina: l'UE ad un bivio di Marinella Mondaini Transito di gas russo dall'Ucraina: l'UE ad un bivio

Transito di gas russo dall'Ucraina: l'UE ad un bivio

Professioni e privilegi di Giuseppe Giannini Professioni e privilegi

Professioni e privilegi

72 ore di bipensiero oltre Orwell di Antonio Di Siena 72 ore di bipensiero oltre Orwell

72 ore di bipensiero oltre Orwell

IL RITORNO DEL VILE AFFARISTA di Gilberto Trombetta IL RITORNO DEL VILE AFFARISTA

IL RITORNO DEL VILE AFFARISTA

La politica turca in Siria: traiettoria di collisione di Michelangelo Severgnini La politica turca in Siria: traiettoria di collisione

La politica turca in Siria: traiettoria di collisione

La foglia di Fico di  Leo Essen La foglia di Fico

La foglia di Fico

Tempi duri per i poveri di Michele Blanco Tempi duri per i poveri

Tempi duri per i poveri

Il ragionier Fracchia Urso e le "promesse" di Stellantis di Giorgio Cremaschi Il ragionier Fracchia Urso e le "promesse" di Stellantis

Il ragionier Fracchia Urso e le "promesse" di Stellantis

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti