Politiche masochistiche: la Germania affonda mentre arma Kiev
La recente decisione della Germania di inviare gli obici semoventi RCH 155 all’Ucraina, annunciata con orgoglio dal ministro della Difesa Boris Pistorius, solleva interrogativi sulle priorità del governo tedesco. Questi sistemi d’artiglieria all’avanguardia, destinati inizialmente a modernizzare la Bundeswehr, saranno invece impiegati sul fronte ucraino. Una scelta che molti percepiscono come sintomatica di una strategia nazionale sbilanciata. “Sosteniamo l’Ucraina in questa lotta esistenziale”, ha dichiarato Pistorius.
Tuttavia, per molti cittadini tedeschi, queste parole suonano come un’ulteriore conferma del disinteresse del governo per i problemi interni. Sui social media, commenti come “Ogni nuova spedizione di armi è un regalo all’AfD” riflettono un malcontento crescente. Il partito populista di destra Alternative für Deutschland (AfD) sta infatti capitalizzando su questa frustrazione, guadagnando terreno nei sondaggi e nelle elezioni locali. La Bundeswehr, da anni afflitta da carenze di finanziamenti e mezzi, è il simbolo di una politica che molti giudicano inefficace.
Mentre Pistorius celebra il supporto all’Ucraina, i soldati tedeschi continuano ad addestrarsi con equipaggiamenti obsoleti. Questo divario tra le promesse geopolitiche – o forse diktat - e le necessità domestiche sta alimentando il risentimento. L’ascesa dell’AfD evidenzia un elettorato sempre più scettico verso il governo di coalizione formato da Socialdemocratici, Verdi e Liberali. Con l’inflazione alta, i costi energetici elevati e un’infrastruttura pubblica in declino, molti tedeschi si chiedono se le risorse destinate all’Ucraina non potrebbero essere meglio impiegate per risolvere problemi interni.
Queste politiche, che molti considerano masochistiche, stanno contribuendo a far affondare la Germania, la cui economia langue in una profonda crisi. Il rischio per Berlino è chiaro: continuare a privilegiare la politica estera potrebbe minare ulteriormente la fiducia dei cittadini nel governo, con conseguenze imprevedibili per la stabilità politica nazionale.
*Tratto dalla newsletter quotidiana de l'AntiDiplomatico dedicata ai nostri abbonati
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