Prezzi benzina. Solo l'11% statunitensi crede alla tesi di Biden contro Putin

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Prezzi benzina. Solo l'11% statunitensi crede alla tesi di Biden contro Putin

In più occasioni, il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha accusato il suo omologo russo Vladimir Putin per l'aumento dei prezzi della benzina nel Paese nordamericano. Nelle sue ultime dichiarazioni, il presidente ha accusato la "guerra di aggressione" di Vladimir Putin e lo "sforzo globale per contrastarla" di aver "interrotto l'offerta mondiale di petrolio" e di averne "alzato" il prezzo a livello internazionale.

Tuttavia, i cittadini statunitensi mostrano un netto disaccordo con il loro presidente. Al contrario, incolpano lo stesso Biden per l'aumento dei costi della benzina. 

Secondo un sondaggio Rasmussen, il 52% degli intervistati ritiene che i prezzi inaccessibili del gas siano colpa del Presidente, mentre la stragrande maggioranza rifiuta la scusa dell'"aumento dei prezzi di Putin".

Il sondaggio ha anche rilevato che l'80% dei repubblicani incolpa Biden per la crisi energetica, mentre il 54% degli indipendenti afferma che la responsabilità è dell’inquilino democratico della Casa Bianca.

Il 29% degli intervistati che non hanno dato la colpa a Putin o a Biden ha indicato come colpevole dei rialzi dei prezzi dei carburanti, le ‘avide’ compagnie petrolifere.

Dopo che il tentativo dell'amministrazione Biden di incolpare il leader russo è fallito, la Casa Bianca ha cambiato la sua retorica per iniziare a incolpare le compagnie petrolifere, con Biden che ha affermato che l'industria sta "facendo più soldi di Dio" (modo di dire per indicare un arricchimento eccessivo).

A questo proposito, il 29% degli statunitensi è d'accordo con Biden, indicando le compagnie petrolifere come responsabili dell'aumento dei prezzi dei carburanti, secondo lo stesso sondaggio. L'aumento dei prezzi di benzina, olio combustibile e altri prodotti petroliferi è considerato un problema "serio" dal 92% dei cittadini USA, mentre il 68% lo descrive come "molto grave".

Il sondaggio rivela inoltre che gli statunitensi non sono stati persuasi dal tentativo dei media di sostenere la politica di Biden: solo l'11% sostiene che l’economia è migliorata, mentre il 57% giudica la sua performance economica "scarsa".

A tal proposito, anche l’amministratore delegato di BlackRock Larry Fink, come i principali media mainstream, cerca di scaricare le responsabilità da Biden e il suo governo: “L’affermarsi - che lo si chiami nazionalismo o l'aumento di questa convinzione che dobbiamo concentrarci sulle comunità che sono state devastate dalla globalizzazione, dobbiamo trovare il modo di creare posti di lavoro migliori per un maggior numero di statunitensi - è di per sé inflazionistico".

In ogni caso, l’approvazione per Biden cola a picco e i democratici temono una Waterloo nelle prossime elezioni di Midterm. 

La Redazione de l'AntiDiplomatico

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