Prima Lorenzo, ieri Giuseppe, quando finirà lo scempio dell'Alternanza Scuola-Lavoro?
L'abominio chiamato alternanza Scuola-Lavoro ha provocato un'altra morte dopo quella dello scorso gennaio di Lorenzo Parelli, 18 anni di Udine, schiacciato da una trave, ieri, quella di Giuseppe Lenoci, 16 anni. Giuseppe durante il tragitto per recarsi in un'azienda termoidraulica della provincia di Ancona è rimasto vittima di un incidente stradale insieme al suo accompagnatore, rimasto gravemente ferito nello schianto con il furgone aziendale.
La famiglia di Lorenzo era giunta nelle Marche dieci anni fa, proveniente dalla Puglia in cerca di un futuro migliore. Sembra una vecchia storia di emigranti meridionali risalente agli anni '50 o '60 del novecento che andavano a Roma, Torino, Milano in cerca di fortuna. Invece no, ancora oggi l'emigrazione dal mezzogiorno al nord Italia continua, il sud è sempre più povero con la differenza che emigrano laureati e diplomati, non contadini, e le condizioni di sfruttamento e precarietà sono sempre più diffuse.
Di formativo in senso stretto non c'è nulla in questo sistema Scuola-Lavoro, è solo un modo per educare fin da subito i giovani alla precarietà, allo sfruttamento e dare alle imprese manodopera a costo zero.
Questo orrore, meglio ricordarlo sempre, è stato voluto dal Partito Democratico, legge 107 del 2015, chiamato 'La buona scuola, fa già ridere così, lo aveva già spiegato magistralmente il Professor Alessandro Barbero:"Oggi si è tornati a dire ai ragazzi, come ai loro nonni analfabeti, anche se avete 16,17 anni però un po' di lavoro lo dovete fare, cos'è questo lusso di passare questi anni solo a studiare a scuola. No, no, Alternanza Scuola-Lavoro."
Intanto, come se già non bastassero gli omicidi che avvengono ogni giorno sul lavoro, due ragazzi sono già morti. Quanti Lorenzo e Giuseppe ci dovranno essere per mettere fine a questo scempio?
Gridano vendetta le parole del Ministro Patrizio Bianchi che, oltre a dare le condoglianze di rito alla famiglia di Giuseppe, precisa che non si trattava di Alternanza Scuola-Lavoro, ma formazione professionale. Ecco, la formazione per chi ha 16 anni si fa nelle Scuole, Signor Ministro Bianchi, non si portano i ragazzi a rischiare la vita su un furgone o in cantiere sotto una trave.
Gli studenti che da anni già lottano contro l'Alternanza Scuola-Lavoro, dopo la morte di Lorenzo Parelli hanno dato vita ad una straordinaria mobilitazione subendo anche la repressione della Polizia che non si è fatta scrupolo di manganellare e spaccare teste per fermarli. In tutta Italia molte scuole sono occupate e la mobilitazione proseguirà con due appuntamenti il 18 e il 26 febbraio.
Sarebbe davvero importante se le varie realtà del mondo del lavoro in lotta contro licenziamenti, delocalizzazioni, chiusure dettate da logiche speculative si unissero alla protesta di questi ragazzi.
Sarebbe necessaria, mai come adesso una forza politica per far convergere per insorgere le varie istanze di lotta, come giustamente propongono i lavoratori della Gkn di Campi Bisenzio.
Sarebbe un peccato non cogliere questa occasione per rilanciare la lotta di classe in Italia, lontano dalle concertazioni di politica, governo e sindacati.