Quali gli obiettivi di Zelensky? Sulla figura dell'"anti-complottista"

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Quali gli obiettivi di Zelensky? Sulla figura dell'"anti-complottista"

 

Siamo troppo occupati a chiederci che cosa abbia in mente Putin, e non ci stiamo facendo quella che è una domanda almeno altrettanto importante: che cosa ha in mente l'Occidente? Dove vuole arrivare?
 
L'opinione pubblica ha oramai del tutto perso il ben dell'intelletto. La gente davvero crede che Putin voglia arrivare a Berlino e magari, perché no?, a Roma. Lo dice quello che è l'eroe mondiale del momento, Zelensky.
 
Crediamo davvero che i Russi vogliano far saltare le centrali nucleari. Perché bisogna proprio avere la farina nel cervello per pensarlo, ma qui ci sono anche intellettuali che lo scrivono. Perché ovviamente dobbiamo credere che i russi vogliono fare esplodere il più grande reattore nucleare al mondo proprio vicino a casa loro.
 
La capacità di farsi due domande è completamente svanita. E il motivo è semplice: se ti fai una domanda significa che dai ragione e quelli che dicono "non ce lo dicono". E ovviamente, chi è intelligente non dice così, non è un complottista. E così l'anticomplottista da cabaret che cosa fa per non essere complottista? Crede al Corriere della sera, perché un intellettuale serio legge quelle cose li. E diventa come quei cretini che credevano che lo sbarco in Normandia fosse fallito.
 
L'anticomplottista non si chiederà mai: ma perché i russi puntano su Chernobyl e sulle centrali nucleari? Non è che magari vogliono impedire che Zelensky e amici stiano combinando qualcosa di losco e vogliono impedire che facciano casini? Crederà che Putin sia pazzo e voglia far saltare il mondo e casa sua. Questa è un'interpretazione più intelligente per l'anticomplottista.
 
L'anticomplottista è questa mente geniale, che quando Zelensky chiede che la NATO dichiari lo spazio aereo no Fly zone non si chiede: ma questo è pazzo? Ma che cosa vuole Zelensky. Perché è chiaro che se chiede la no Fly zone vuole la catastrofe nucleare.
 
L'anticomplottista è questa figura innamorata della propria intelligenza, che non si vuole contaminare con i poracci, e quindi non si chiede: Ma chi è Zelensky?
 
Gia Zelensky, attore, comico, che diventa presidente sull'onda della popolarità raggiunta impersonando come attore la parte di un presidente puro e duro (sotto un'immagine del film con Zelensky in azione).
 
Baudrillard sarebbe rimasto impressionato, qui si tocca con la mano la precessione dei modelli (l'anticomplottista di maniera non sa che cosa siala precessione dei modelli, e io non ho voglia di spiegarglielo, e lo lascio nella sua idea di essere colto): la realtà non precede la copia, ma è la copia della copia. Un presidente per finta diventa un presidente per davvero, ma la gente ama proprio l'immagine televisiva, elegge il personaggio del film. DI questa democrazia stiamo parlando.
 
Zelensky diventa presidente dopo una strage, fatta da gente che fa stragi e brucia vivi donne e vecchi. L'anticomplottista non si è accorto di questa cosa, il suo metro di giudizio è: ma putin ha attaccato l'Ucraina? Tolta questa espressione è il silenzio. La sua mente anticomplottista non reggerebbe la complessità. Lui ha bisogno di bianco e nero.
 
Zelensky fa diventare le unità naziste, e sono parecchie, parte dell'esercito regolare, e queste fanno stragi. Zelensky silenzio, l'Europa silenzio. Vengono chiusi i giornali di opposizione, è sostenuto dagli oligarchi (ma questi so buoni, e l'anticomplottista non crede che Zelensky sia stato sostenuto da questi oligarchi, e che era una maschera, nulla di più).
 
Zelensky è un attore, e per recitare questa parte, per fare commuovere durante qusta guerra, chi poteva farlo meglio di un attore? No, non si può dire? E perché? Di Maio è quello che è. Ma qualcuno crede che Zelensky sia competente? Anticomplottista, che dici?
 
Sappiamo che le armi che stiamo mandando non servono a niente, che produrranno loro morti inutili, che gli Ucraini moriranno e perderanno la guerra. Ma l'anticomplottista non si chiede: ma perché mandare armi che produrranno solo più morti e intensificheranno il conflitto?
 
Perché Zelensky e gli usa vogliono questi morti? Perchè Zelensky sta mandando al macello i suoi cittadini? Qual è il scopo se anche un moccioso sa che gli ucraini non possono vincere la guerra?
 
L'anticomplottista non si chiede mai: a che cosa mira l'Occidente? A che cosa mira Zelensky?
 
L'anticomplottista è l'abbandono della ragione. L'anticomplottistimo è diventato il divieto di farsi domande.
 
A queste domande risponderà la realtà, e sarà troppo tardi.

Vincenzo Costa

Vincenzo Costa

Vincenzo Costa è professore ordinario alla Facoltà di Filosofia dell’Università Vita-Salute San Raffaele, dove insegna Fenomenologia (triennale) e Fenomenologia dell’esperienza (biennio magistrale). Ha scritto molti saggi in italiano, inglese, tedesco, francese e spagnolo, apparsi in numerose riviste e libri collettanei. Ha pubblicato 20 volumi, editato e co-editato molte traduzioni e volumi collettivi. Il suo ultimo lavoro è Psicologia fenomenologica (Els, Brescia 2018).

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