Quando faremo i conti con il Codice Rocco e le legislazioni emergenziali?

Foto SiCobas

772
Quando faremo i conti con il Codice Rocco e le legislazioni emergenziali?

 

di Federico Giusti

Codice Rocco, Legge Reale e Legge Cossiga, perchè su di loro è calato un lungo silenzio?
 
Forse dovremmo fare finalmente i conti con il Testo unico di pubblica sicurezza  firmato nel 1931 da Vittorio Emanuele II, Rocco e Mussolini.
 
Il codice Rocco è rimasto al suo posto anche in epoca Repubblicana e nell'Italia antifascista, se ne parla ben poco come del resto delle Leggi Reale e Cossiga che proprio dal Codice Rocco prendevano spunto per iniziare la stagione delle legislazioni emergenziali. 
 
E vorremmo anche ricordare agli alfieri della Costituzione che proprio il suo codice indica il preavviso della manifestazione tre giorni prima e in caso contrario i manifestanti incorrono in un verbale di contravvenzione . 
 
 Le dichiarazioni in Parlamento di Piantedosi sono invece propedeutiche, indicano il viatico della maggioranza di centro destra che  davanti alla scelta se privilegiare i dettami della Costituzione o  il codice di sicurezza emanato in epoca fascista non sembrano nutrire dubbi di sorta. 
 
Anche altri governi non sono stati teneri con i manifestanti, dal centro sinistra sono arrivati gli odiosi Pacchetti sicurezza, una gara incredibile tra chi si proponeva più securitario agli occhi della popolazione, tuttavia questa ossessione per il preavviso è forse un fatto nuovo che fa presagire futuri interventi legislativi in una logica securitaria e repressiva.
 
L'intervento del ministro degli interni in Parlamento giustifica l'operato della polizia, smentisce la premeditazione e la direttiva politica per reprimere i manifestanti di Pisa e Firenze ossia studenti delle medie inferiori manganellati senza pietas. 
 
Piantedosi è lo stesso del decreto contro il rave o dei provvedimenti emanati contro i cosiddetti eco vandali , una formula assai discutibile e tesa a sminuirne la denuncia ecologista.
 
La polizia – precisa il ministro – non segue indicazioni del livello politico.
 
Ma per giorni, anzi per settimane, sono arrivate proprio dalla politica segnali inequivocabili, chi invocava il divieto di manifestare contro il genocidio del popolo palestinese, chi scambiava, e non solo per mera ignoranza delle norme, il preavviso con  l'autorizzazione, chi se la prendeva con gli studenti di sinistra di atteggiamenti prevaricatori e anti democratici.
 
Mentre esponenti della destra facevano a gara a ergersi amici delle forze dell'ordine il Presidente del Consiglio ha atteso le parole di Mattarella prima di prendere posizione, ovviamente a  favore delle forze dell'ordine invocando il sostegno delle istituzioni alla polizia come se dalla Presidenza della Repubblica fosse arrivato un invito alla insurrezione.  
 
E mentre partiva una inchiesta interna, e quella della Magistratura, sull'operato dei reparti celere nella piazza Pisana e fiorentina del 23 Febbraio, sono arrivate le prime notizie di stampa sulla identificazione di alcuni antagonisti al corteo, denunciati per vari reati e a conferma di quella lettura offerta dal centro destra ossia cortei pieni di infiltrati , avvezzi allo scontro fisico e onnipresenti per sobillare i giovani contro le forze dell'ordine.
 
E' arrivato il momento di prendere atto che proprio il codice di Epoca fascista rappresenta un problema insormontabile perchè permette a esecutivi securitari di agire secondo logiche atte a restringere le già fin troppo ristrette maglie della democrazia.
 
E anni di governi tecnici e di centro sinistra non hanno mai fatto i conti con il Codice Rocco come del resto con tutta la legislazione emergenziale.
 
-----

LA CONOSCENZA E' L'ANTIDOTO PIU' POTENTE PER FERMARE IL GENOCIDIO DI GAZA.



3 LIBRI PER COMPRENDERE E REAGIRE: VAI ALLA PROMO

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Come la post-verità diventa post-realtà di Giuseppe Masala Come la post-verità diventa post-realtà

Come la post-verità diventa post-realtà

Macao celebra 25 anni di sviluppo e crescita   Una finestra aperta Macao celebra 25 anni di sviluppo e crescita

Macao celebra 25 anni di sviluppo e crescita

Non è solo Facebook.. E' lo specchio del mondo che ci stanno imponendo di Francesco Erspamer  Non è solo Facebook.. E' lo specchio del mondo che ci stanno imponendo

Non è solo Facebook.. E' lo specchio del mondo che ci stanno imponendo

Siria. Israele, jihadisti e noi... di Paolo Desogus Siria. Israele, jihadisti e noi...

Siria. Israele, jihadisti e noi...

Caracas contro il fascismo e per la Palestina di Geraldina Colotti Caracas contro il fascismo e per la Palestina

Caracas contro il fascismo e per la Palestina

Israele, la nuova frontiera del terrorismo di Clara Statello Israele, la nuova frontiera del terrorismo

Israele, la nuova frontiera del terrorismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo di Leonardo Sinigaglia La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

Transito di gas russo dall'Ucraina: l'UE ad un bivio di Marinella Mondaini Transito di gas russo dall'Ucraina: l'UE ad un bivio

Transito di gas russo dall'Ucraina: l'UE ad un bivio

Professioni e privilegi di Giuseppe Giannini Professioni e privilegi

Professioni e privilegi

72 ore di bipensiero oltre Orwell di Antonio Di Siena 72 ore di bipensiero oltre Orwell

72 ore di bipensiero oltre Orwell

IL RITORNO DEL VILE AFFARISTA di Gilberto Trombetta IL RITORNO DEL VILE AFFARISTA

IL RITORNO DEL VILE AFFARISTA

La politica turca in Siria: traiettoria di collisione di Michelangelo Severgnini La politica turca in Siria: traiettoria di collisione

La politica turca in Siria: traiettoria di collisione

La foglia di Fico di  Leo Essen La foglia di Fico

La foglia di Fico

Tempi duri per i poveri di Michele Blanco Tempi duri per i poveri

Tempi duri per i poveri

Il ragionier Fracchia Urso e le "promesse" di Stellantis di Giorgio Cremaschi Il ragionier Fracchia Urso e le "promesse" di Stellantis

Il ragionier Fracchia Urso e le "promesse" di Stellantis

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti