Quando John Elkann parla di "crescere insieme"...
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di Paolo Desogus*
John Elkann in Parlamento: "Siamo cresciuti insieme all’Italia. E investiremo nel suo futuro". Tradotto significa che la Fiat e i suoi padroni hanno intenzione di spillarci altri soldi. È tempo di armarci e questa gente non vede l'ora di lucrarci sopra.
È una battuta populista questa? Sì, forse. Ma il problema è che il rapporto dell'Italia con la famiglia Agnelli-Elkann si è ormai così adulterato che è difficile trattarlo senza essere ripetitivi e dunque banali. Occorrerebbe allora spostare lo sguardo sull'origine di tutto questo. Se in fatti la Fiat ha fatto il bello e il cattivo tempo, se chi la guida si può permettere di spadroneggiare è perché il nostro paese non ha una guida politica. Non ce l'ha ora con il governo di questi scappati di casa dei meloniani e non ce l'aveva prima con Draghi.
In Italia si è radicata l'idea secondo cui il grande capitale debba godere di un'autonomia assoluta dalla politica, il cui compito dovrebbe limitarsi a quello di creare le condizioni migliori affinché esso prosperi. Secondo questa visione ideologica distorta dell'economia e della società, il bene del capitale fa il bene della nazione. Queste idiozie circolano da 30 anni e ne abbiamo viste le conseguenze.
Non solo l'intervento pubblico in Italia è vietato (salvo per l'industria delle armi eh!), ma anche qualsiasi trattativa con i detentori del capitale deve necessariamente svolgersi senza dettare mai condizioni. È stato di fatto abolito l'articolo della nostra Costituzione che prevede che il guadagno debba integrarsi con l'interesse pubblico. Conta solo l'interesse privato, il capitale per il capitale. Tutto ciò che è pubblico, tutto ciò che possa in qualche modo possa avvantaggiare la comunità è visto con sommo disdegno anche dalla politica che ha fatto proprie le posture reazionarie e antisociali di cui la Famiglia-Elkann è la massima espressione.
PS per neoguerrafondai di sinistra Tra la manifestazione del 15 marzo a Piazza del Popolo e la ricomparsa degli Elkann in Parlamento c'è piena continuità.
*Post Facebook del 19 marzo 2025
*Post Facebook del 19 marzo 2025