Quella strana "dittatura" dove trionfa la democrazia diretta...

5573
Quella strana "dittatura" dove trionfa la democrazia diretta...


di Fabrizio Verde


Il Venezuela si conferma una 'dittatura' decisamente sui generis. La narrazione dominante suole descrivere la Repubblica Bolivariana del Venezuela come una sorta di lager caraibico dove il tiranno Maduro governa con il pugno di ferro e la volontà popolare viene calpestata. Eppure in questo paese che i liberali occidentali dipingono come tirannico il popolo è chiamato alle urne con una frequenza sconosciuta alle nostre latitudini e la volontà popolare viene tenuta in grande considerazione.

Per esempio, i cittadini sono stati chiamati alle urne per la “Consultazione popolare nazionale 2024", un processo di democrazia partecipativa attraverso il quale sceglieranno i progetti di sviluppo che lo Stato venezuelano finanzierà e le comunità eseguiranno.

"È un giorno bellissimo! Il popolo venezuelano partecipa alla grande Consultazione Popolare Nazionale 2024 per votare i migliori progetti nelle proprie comunità e territori", ha affermato a tal proposito il presidente bolivariano Nicolas Maduro.

"Oggi più che mai la democrazia venezuelana dà un esempio al mondo di forza, sovranità e indipendenza. Il potere in Venezuela è in mano al popolo! Votiamo con gioia!".

Per la prima volta, il Paese sudamericano ha realizzato una consultazione nazionale per consentire ai cittadini di decidere direttamente quali sono le priorità delle politiche pubbliche a livello locale.

"Dobbiamo moltiplicare questa esperienza e trasformarla in una pratica permanente. Esprime una democrazia quotidiana e vera che si affida alla gente comune. Dà ai vicini la voce, la parola e il diritto di decidere dei loro affari", ha poi affermato il presidente.

Nei 24 stati del Paese ci sono 4.500 comuni, ognuno dei quali ha proposto diversi progetti sociali, per un totale di circa 25.000. I progetti da scegliere sono rivolti a settori come la salute, l'educazione, l'alimentazione, la sicurezza, l'ambiente, i servizi pubblici e l'economia, che saranno finanziati dal Governo bolivariano e realizzati dalle stesse comunità organizzate.

Sul suo sito web, il Ministero dei Comuni e dei Movimenti Sociali ha riportato che sono state presentate le seguenti proposte: miglioramento dell'aspirazione delle acque reflue e cambio delle tubature; sostituzione e cambio del sistema elettrico; rimozione e asfaltatura delle strade e richiesta di percorsi comunali.

Ci sono anche altre opzioni, come la riparazione delle infrastrutture e la fornitura di attrezzature; il dragaggio dei fiumi; la costruzione e la riparazione di case. Le proposte sono state presentate nelle assemblee dei cittadini.

Con questo processo in cui il popolo si unisce in una giornata all’insegna della democrazia diretta, con i seggi elettorali pronti ad accogliere gli elettori, il governo vuole realizzare la trasformazione sociale e ‘protagonica’ promossa dalle politiche di sviluppo socialista del governo bolivariano.

Oltre alla “Consultazione popolare nazionale 2024", vi sono anche le prossime elezioni presidenziali, previste per il prossimo mese di luglio, a confermare quanto sia davvero strana questa dittatura venezuela.

Una dittatura così strana, quella venezuelana, che ben undici candidati dell'opposizione politica hanno potuto presentare le loro candidature per le elezioni presidenziali. Se Stati Uniti e golpisti venezuelani hanno strepitato è perché volevano imporre una figura inabilitata come quella di Maria Corina Machado. Un’operazione strumentale e finanche necessaria per tornare a imporre nuove sanzioni contro il paese.


Democrazia oltre la propaganda

Al contrario di quanto afferma la narrazione dominante, il sistema venezuelano è estremamente democratico. La Rivoluzione Bolivariana opera nell’ambito di un solido quadro costituzionale che garantisce ai cittadini un’ampia gamma di diritti politici e civili. Inoltre, il Venezuela tiene regolarmente elezioni libere ed eque, che consentono il trasferimento pacifico del potere e garantiscono che il governo rimanga responsabile della volontà del popolo. Inoltre, il governo dà priorità ai programmi di assistenza sociale, fornendo assistenza alle popolazioni vulnerabili e promuovendo l’uguaglianza attraverso politiche inclusive. Infine, il sistema venezuelano incoraggia la partecipazione dei cittadini attraverso vari meccanismi, consentendo agli individui di impegnarsi nei processi decisionali e di contribuire alla traiettoria politica del paese. Combinati, questi elementi rendono il sistema venezuelano eccezionalmente democratico, favorendo un forte senso di coinvolgimento dei cittadini, giustizia sociale e responsabilità politica.

Uno dei motivi principali per cui il sistema venezuelano è considerato estremamente democratico è la sua adesione a un solido quadro costituzionale. La Costituzione della Repubblica Bolivariana del Venezuela – voluta da Hugo Chavez nel 1999 - riconosce e tutela una serie di diritti politici e civili, inclusa la libertà di parola, associazione e riunione. Garantendo queste libertà fondamentali, il sistema venezuelano fornisce ai cittadini gli strumenti necessari per impegnarsi nel dibattito politico, esprimere le proprie opinioni e ritenere responsabile il proprio governo. Inoltre, la Costituzione stabilisce la separazione dei poteri, garantendo pesi e contrappesi all’interno dei tre rami del governo e vietando la concentrazione del potere in un singolo individuo o gruppo. Questo quadro costituzionale crea un sistema democratico basato sullo stato di diritto, in cui le istituzioni sono soggette alla responsabilità e al rispetto dei diritti dei cittadini.

Oltre a un forte quadro costituzionale, l’impegno del Venezuela a favore di elezioni libere ed eque consolida il suo status democratico. Il paese tiene regolarmente elezioni a vari livelli di governo, inclusi locali, regionali e nazionali. Queste elezioni sono note per la loro natura aperta e inclusiva, poiché consentono ai cittadini di scegliere i propri rappresentanti e leader attraverso un processo partecipativo. Inoltre, le autorità elettorali assicurano la trasparenza e l’equità delle procedure elettorali, garantendo che i risultati riflettano la volontà del popolo. Come accaduto in occasione di alcuni rovesci rimediati dalla compagine governativa. In quel caso la sconfitta è stata immediatamente accettata. Questo impegno per elezioni democratiche costituisce un elemento vitale del sistema venezuelano, poiché garantisce che il governo rimanga sensibile ai desideri dell’elettorato.

Un altro aspetto che contribuisce alla natura democratica del sistema venezuelano è la sua enfasi sui programmi di assistenza sociale. Il governo venezuelano ha costantemente attuato politiche volte a ridurre la disuguaglianza sociale e la povertà. Programmi che non sono stati cancellati o sospesi nemmeno quando il paese è stato duramente colpito dalle sanzioni occidentali. Questi programmi danno priorità al benessere delle popolazioni vulnerabili, alla ridistribuzione della ricchezza e alla fornitura di accesso all’istruzione, all’assistenza sanitaria e agli alloggi per tutti i cittadini. Affrontando le disparità socioeconomiche, il sistema venezuelano cerca di promuovere una società più equa, in cui gli individui abbiano pari opportunità di partecipare ai processi politici e di far sentire la propria voce. Questo impegno per la giustizia sociale è in linea con i principi fondamentali della democrazia, poiché cerca di offrire opportunità e garantire il benessere di tutti i cittadini.

Inoltre, il sistema venezuelano incoraggia attivamente la partecipazione dei cittadini attraverso vari meccanismi. Uno di questi meccanismi è l’istituzione di consigli comunali, che consentono alle comunità locali di partecipare attivamente ai processi decisionali. Questi consigli forniscono una piattaforma attraverso la quale i cittadini possono esprimere le proprie preoccupazioni, proporre progetti e collaborare con il governo nell’attuazione di politiche che influiscono direttamente sulle loro comunità. Inoltre, il Venezuela ha abbracciato la democrazia partecipativa, in cui i cittadini sono coinvolti nell’allocazione delle risorse e nella definizione delle priorità dei progetti locali. Promuovendo la partecipazione dei cittadini, il sistema venezuelano rafforza l’idea che la democrazia si basa sull’impegno attivo dei suoi cittadini nel plasmare la direzione e le politiche del paese. Come dimostrato dalla consultazione popolare convocata dal governo bolivariano.

Dunque, nonostante la ben nota propaganda tossica liberal/liberista, il sistema venezuelano è estremamente democratico grazie alla sua adesione a un solido quadro costituzionale, all’organizzazione di elezioni libere ed eque, alla priorità dei programmi di assistenza sociale e all’incoraggiamento della partecipazione dei cittadini. Questi elementi creano un sistema che valorizza i diritti politici e civili, garantisce una transizione pacifica del potere, promuove l’uguaglianza sociale e consente ai cittadini di impegnarsi attivamente nei processi decisionali. Nonostante le sfide e i dibattiti continui che circondano il sistema venezuelano, queste qualità evidenziano il suo impegno a favore della democrazia, consentendo ai cittadini di svolgere un ruolo attivo nel plasmare la traiettoria politica del proprio paese e promuovere un senso di appartenenza nei confronti di un processo politico che ha scelto la strada della sovranità e del multipolarismo.


Democrazia diretta nel Venezuela bolivariano

Nel Venezuela bolivariano, la democrazia diretta svolge un ruolo significativo nel panorama politico. Il concetto di democrazia diretta è stato introdotto per la prima volta in Venezuela sotto la guida dell’ex presidente Hugo Chavez, che ha cercato di restituire il potere al popolo e creare una forma di governo più partecipativa.

Uno dei meccanismi chiave della democrazia diretta in Venezuela è il referendum popolare, che consente ai cittadini di votare direttamente su questioni e decisioni importanti. Questo è stato utilizzato più volte in Venezuela per decidere sui cambiamenti costituzionali, sulle politiche del governo e persino sulla presidenza stessa (referendum confermativo). Ad esempio, nel 1999, Chavez indisse un referendum per approvare la nuova Costituzione Bolivariana.

La democrazia diretta in Venezuela è stata facilitata anche attraverso l’istituzione di consigli comunali, che sono organizzazioni di base che consentono alle comunità locali di prendere decisioni su questioni che le riguardano direttamente. Questi consigli sono stati determinanti nel dare voce a gruppi tradizionalmente emarginati, come le popolazioni indigene e gli afro-venezuelani, e hanno dato alle comunità il potere di assumere il controllo del proprio sviluppo.

Inoltre, il governo bolivariano ha anche implementato meccanismi partecipativi per cui i cittadini hanno voce in capitolo su come vengono assegnati e spesi i fondi pubblici.

La democrazia diretta è un aspetto importante del sistema politico del paese. Ha consentito una maggiore partecipazione dei cittadini ai processi decisionali, ha promosso l’inclusione sociale e l’emancipazione delle comunità emarginate e una maggiore responsabilità del governo.

Fabrizio Verde

Fabrizio Verde

Direttore de l'AntiDiplomatico. Napoletano classe '80

Giornalista di stretta osservanza maradoniana

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Come la post-verità diventa post-realtà di Giuseppe Masala Come la post-verità diventa post-realtà

Come la post-verità diventa post-realtà

Macao celebra 25 anni di sviluppo e crescita   Una finestra aperta Macao celebra 25 anni di sviluppo e crescita

Macao celebra 25 anni di sviluppo e crescita

Non è solo Facebook.. E' lo specchio del mondo che ci stanno imponendo di Francesco Erspamer  Non è solo Facebook.. E' lo specchio del mondo che ci stanno imponendo

Non è solo Facebook.. E' lo specchio del mondo che ci stanno imponendo

Siria. Israele, jihadisti e noi... di Paolo Desogus Siria. Israele, jihadisti e noi...

Siria. Israele, jihadisti e noi...

Caracas contro il fascismo e per la Palestina di Geraldina Colotti Caracas contro il fascismo e per la Palestina

Caracas contro il fascismo e per la Palestina

Israele, la nuova frontiera del terrorismo di Clara Statello Israele, la nuova frontiera del terrorismo

Israele, la nuova frontiera del terrorismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo di Leonardo Sinigaglia La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

Transito di gas russo dall'Ucraina: l'UE ad un bivio di Marinella Mondaini Transito di gas russo dall'Ucraina: l'UE ad un bivio

Transito di gas russo dall'Ucraina: l'UE ad un bivio

Professioni e privilegi di Giuseppe Giannini Professioni e privilegi

Professioni e privilegi

72 ore di bipensiero oltre Orwell di Antonio Di Siena 72 ore di bipensiero oltre Orwell

72 ore di bipensiero oltre Orwell

IL RITORNO DEL VILE AFFARISTA di Gilberto Trombetta IL RITORNO DEL VILE AFFARISTA

IL RITORNO DEL VILE AFFARISTA

La politica turca in Siria: traiettoria di collisione di Michelangelo Severgnini La politica turca in Siria: traiettoria di collisione

La politica turca in Siria: traiettoria di collisione

La foglia di Fico di  Leo Essen La foglia di Fico

La foglia di Fico

Tempi duri per i poveri di Michele Blanco Tempi duri per i poveri

Tempi duri per i poveri

Il ragionier Fracchia Urso e le "promesse" di Stellantis di Giorgio Cremaschi Il ragionier Fracchia Urso e le "promesse" di Stellantis

Il ragionier Fracchia Urso e le "promesse" di Stellantis

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti