Questioni di prospettiva. C'era veramente una "folla all'ora dell'aperitivo" ai Navigli?
"Folla ai navigli all'ora dell'aperitivo". E' stata per diverse ore l'apertura di Repubblica online del nuovo corso Molinari-Fiat che è riuscita nell'impresa da record di far ciò che sembrava davvero impossibile agli occhi umani: peggiorare (e in tempi record) i corsi precedenti del giornale.
A dimostrazione della "folla" si presenta una foto di apertura e un video che dovrebbe essere la prova della calca. Ma, come sottolinea giustamente Marco D'Auria in un post Facebook ripreso da Gilberto Trombetta con l'aggiunta di foto a dimostrazione di quanto affermato: " il teleobiettivo schiaccia le prospettive. Le persone distanti 5 metri l'una dall'altra sembrano attaccate. E' un trucco, neanche sofisticato. E' già stato utilizzato decine di volte in questi due mesi in tutti i servizi che servivano per dire: "Guarda quante gente c'è in giro", quando le strade di Milano erano deserte. Infatti in quei servizi, non c'era mai una foto con un obiettivo normale, o magari un grandangolo. Ma si è sempre utilizzato un teleobiettivo e anche molto "spinto".
Non sappiamo quante persone ci fossero ai Navigli ieri all'ora dell'aperitivo con tutti i bar chiusi come dimostra del resto anche lo stesso video di Repubblica che si autodebunka da solo. Non lo sappiamo di preciso ma sicuramente molto meno di quelli che il giornale della Fiat vuole far credere con una foto e un video volutamente acchiappa clic. Quello che ci continuiamo a chiedere è perché il fatto che Repubblica che per l'ennesima volta rende virali notizie false - o perlomeno chiaramente pompate con titoli da clickbaiting - non determini reazioni alcuna da parte di debuker "ufficiali" e organi orwelliani di controllo come quello creato ad hoc dal sottosegretario Martella?
P.s. In questo momento Repubblica rilancia non solo l'articolo fallace di ieri, che serve solo ad alimentare tensioni tra Nord e Sud del paese, ma l'effetto che esso ha prodotto sulla politica con le dichiarazioni di Sala, sindaco di Milano che minaccia di "chiudere" tutto.