Rabbino vicino a Netanyahu benedice i soldati responsabili dello stupro di gruppo ad una prigioniera palestinese
Meir Mazuz, top Israeli rabbi favored by Netanyahu and his cabinet, blesses soldiers that gang-raped a Palestinian abducted from Gaza: "You beat the enemy, so what? It's all good… Don't we have the right to do it?… In any other country, they'd get medals… Don't fear the goyim" pic.twitter.com/iNvkkKYvUe
— David Sheen (@davidsheen) September 7, 2024
Perfetta la sintesi dell'ex ministro delle finanze greco Yanis Varoufakis che facciamo anche nostra:
"Quando un leader religioso ascoltato e riverito dal Primo Ministro del paese tollera lo stupro di gruppo di una prigioniera, si capisce che questo è uno stato canaglia che deve essere trattato come tale. È tempo di boicottare, disinvestire e sanzionare Israele."
When a religious leader listened to and revered by the country's Prime Minister condones gang-raping of a prisoner you know that this is a rogue state that must be treated like a rogue state. Time to boycott, divest from and sanction Israel. https://t.co/V6uJUFJD4o
— Yanis Varoufakis (@yanisvaroufakis) September 8, 2024
Noto per le sue opinioni estremiste, Meir Mazuz è l'alta figura rabbinica israeliana sefardita Haredi, capo della comunità ebraica tunisina e leader spirituale del partito Shas.
L'anno passato, durante una lezione di Shabbat, ha elogiato Baruch Goldstein come colui che “ha evitato un pericolo molto grande” massacrando 29 fedeli palestinesi nella Grotta dei Patriarchi di Hebron nel 1994. Lo riportava il Jersualem Post, citando l'emittente israeliana Walla.
Riferendosi ai fedeli palestinesi uccisi all'epoca, Mazuz ha detto che i fedeli “nascondevano asce, pistole, coltelli sotto i tappeti di preghiera... [ma] grazie a questo ebreo, il pericolo è stato evitato”. In passato, Mazuz è stato anche criticato per aver affermato che gli ebrei dell'ex Unione Sovietica e gli ebrei riformati erano miscredenti che stavano distruggendo l'ebraismo. Nel novemebre del 2023 ha firmato una lettera insieme ad altri 11 rabbini per giustificare le azioni militari contro gli ospedali.