Raid di Israele sulla Striscia di Gaza. Cina e Russia: evitare escalation
In seguito ai raid notturni di Israele sulla Striscia di Gaza, rompendo di fatto la tregua stipulata con Hamas il 19 gennaio, almeno 404 persone, tra cui molti bambini, sono rimaste uccise. Si prevede che il bilancio del Ministero della Salute di Gaza aumenterà poiché molte vittime rimangono sotto le macerie.
A tal proposito, la Cina ha esortato le parti coinvolte nel conflitto a Gaza a garantire l'effettiva attuazione del cessate il fuoco, in vigore da metà gennaio, per impedire un'ulteriore escalation e una crisi umanitaria più grave.
"La Cina sta monitorando attentamente la situazione in Israele e Palestina e spera che tutte le parti promuovano in modo continuo ed efficace l'attuazione dell'accordo di cessate il fuoco. È essenziale evitare qualsiasi azione che potrebbe aggravare la situazione", ha ribadito il portavoce del Ministero degli Esteri cinese Mao Ning.
Il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov ha definito la ripresa della guerra di Gaza "un nuovo ciclo di crescenti tensioni" e ha sottolineato che "ciò che è particolarmente preoccupante sono le informazioni ricevute sulle enormi vittime tra la popolazione civile", ha lamentato il portavoce della Federazione Russa.
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