Regno Unito: agricoltori in rivolta contro il governo Starmer
Le strade di Westminster sono state invase dai trattori: gli agricoltori britannici si sono mobilitati in massa una misura del governo laburista giudicata come punitiva. Il nuovo prelievo fiscale, voluto dall'esecutivo laburista e in vigore da aprile 2026, prevede un'aliquota del 20% sui beni agricoli superiori al milione di sterline. La protesta, organizzata da Save British Farming, ha raccolto l'appoggio di oltre 150.000 cittadini che hanno firmato una petizione parlamentare per fermare questa misura. "Non chiediamo privilegi, vogliamo solo poter continuare a lavorare", ha dichiarato uno dei manifestanti.
Secondo gli esperti, questa politica miope rischia di spingere migliaia di aziende agricole al fallimento, mettendo in pericolo la sicurezza alimentare del Regno Unito e favorendo la speculazione sulle terre agricole. Tom Bradshaw, presidente della National Farmers Union, ha ribadito che gli agricoltori non sono contrari a pagare le tasse, ma questa imposizione rappresenta un attacco diretto alla loro capacità di produrre cibo per la nazione. Anche alcuni esponenti politici, come James Cleverly e Richard Tice, si sono schierati contro la misura, mentre Nigel Farage ha invitato gli agricoltori a mantenere la pressione sul governo. "Se questa campagna resta forte e determinata, possiamo ancora ottenere un cambiamento", ha affermato Farage.
La protesta, caratterizzata da trattori sventolanti bandiere del Regno Unito e cartelli con slogan come "Food security first", ha messo in evidenza il crescente malcontento verso un governo che sembra sempre più distante dalle esigenze della popolazione rurale. Tuttavia, nonostante l'indignazione diffusa, l'esecutivo insiste nel difendere la nuova imposta, sostenendo che solo una minoranza di aziende ne sarà colpita. Il rischio, secondo Liz Webster di Save British Farming, è che questa misura porti a una vera e propria crisi umanitaria: "Molti agricoltori anziani temono di lasciare ai figli un debito insostenibile, condannandoli alla perdita della loro casa e del loro lavoro".
A confermare questa prospettiva allarmante sono i dati della Farm Safety Foundation, secondo cui il 94% degli agricoltori sotto i 40 anni considera la salute mentale una delle sfide più pressanti. Di fronte a un governo sordo alle richieste del settore primario, la battaglia è appena cominciata, ma il malcontento sta crescendo rapidamente.
*Tratto dalla newsletter quotidiana de l'AntiDiplomatico dedicata ai nostri abbonati
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https://www.bbc.com/news/videos/cwypj14q122o
https://swentr.site/news/612496-london-farmers-protest-inheritance-tax/