Relazione Von der Leyen. Paolo Maddalena: "Gli effetti del neoliberismo dimostrano la loro dannosità per i Popoli"

4133
Relazione Von der Leyen. Paolo Maddalena: "Gli effetti del neoliberismo dimostrano la loro dannosità per i Popoli"

 

La stampa odierna dà molto risalto alla relazione della Presidente Ursula von der Leyen sulla situazione dell’Unione. La quale, obliterando tutti i contrasti interni agli Stati europei, ha riaffermato il sostegno dell’Europa all’Ucraina, certa di una vittoria dell’occidente democratico nei confronti di un Paese sempre più autocratico.

Ella ha sottolineato che: “questa è una guerra alla nostra energia, una guerra alla nostra economia, una guerra ai nostri valori e una guerra al nostro futuro”. Ciò dimostra che c’è una posizione netta e immodificabile per uno scontro lungo nel tempo.

Lo dimostrano peraltro l’invio di armi da parte degli Usa, nonché la dichiarazione di Draghi che ha dato pieno sostegno all’Ucraina. E non è da sottovalutare il timore espresso da Biden sull’uso di armi tattiche nucleari da parte della Russia, in considerazione della controffensiva in atto da parte dell’Ucraina.

Colpisce, nel discorso della Von der Leyen, in riferimento alla necessità di porre limiti alla speculazione dei produttori e dei distributori dell’energia elettrica e del gas che hanno avuto, grazie alla guerra in Ucraina, un surplus di guadagni che è finito per pesare sulle spalle di tutti i cittadini europei, il fatto che Ella abbia ha parlato della volontà dell’Unione di tassare questi extra-profitti per un totale di 140 miliardi di euro.

Dimentica la presidente della Commissione europea che le fonti di energia devono essere fuori mercato e nelle mani pubbliche, come sancisce la nostra Costituzione democratica e repubblicana, e che l’errore maggiore, cui ha dato la stura il trattato di Maastricht, è stato quello di porre tutto sul mercato , cioè tutto nelle mani degli speculatori, i quali agiscono nell’interesse individuale e producono danni irreparabili alla ricchezza dei cittadini degli Stati membri, anziché pensare a un demanio dei singoli Stati e della stessa Unione europea.

A mio avviso la Presidente della Commissione europea avrebbe dovuto porre sul tavolo la necessità di procedere a una riforma radicale del sistema economico prodotto dal trattato di Maastricht, facendo dell’Europa un vero Stato federale, nel quale, anziché privatizzarle, siano poste fuori mercato alcune fonti di produzione di ricchezza, come ad esempio i servizi pubblici essenziali, le fonti di energia e le situazioni di monopolio, come risulta dall’articolo 43 Cost., eliminando così l’errore madornale di aver posto  la ricchezza e quindi le sorti dei singoli Popoli europei nelle mani degli speculatori.

Per quanto riguarda il nostro Parlamento continuiamo a registrare operazioni inaccettabili, che vanno contro gli interessi del Popolo, si tratta della deroga al limite di 240 mila euro annui posti alle retribuzioni dei dipendenti dello Stato.

Una deroga che è stata formulata da Forza Italia, riformulata dal governo, e inserita tra le decisioni da approvare in Parlamento all’ultimo momento, in modo che i parlamentari stessi non si rendessero conto di ciò che votavano.

Questo la dice lunga sul comportamento di tutti i componenti dell’attuale governo, nel quale appare molto evidente che il PD è perfettamente allineato ai partiti di centro-destra.

In tema di economia un altro esempio che dimostra quanto danno porta allo Stato l’attuale sistema economico neoliberista riguarda la S.p.A. ferroviaria Italo, la quale ottenne la concessione del servizio ferroviario nel 2012 (che per Costituzione deve essere solo in mano pubblica) e, insieme ad altre società straniere che ne entrarono a far parte, fu venduta, nel 2018, a una S.p.A. americana, che dopo averci ampiamente guadagnato, ora la rivende per un prezzo minimo di 4 miliardi di euro.

Sono tutti soldi che spettavano al Popolo italiano e che, fraudolentemente, sono stati guadagnati da soggetti stranieri. Ecco a cosa serve il sistema economico neoliberista, sostenuto, anche per le prossime elezioni, da tutti i partiti, esclusa Unione Popolare diretta dall’ottimo Luigi De Magistris. 

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

La resa (incondizionata) di Trump di Loretta Napoleoni La resa (incondizionata) di Trump

La resa (incondizionata) di Trump

Il Teatro delle Ombre arriva a Teheran (seconda parte) di Giuseppe Masala Il Teatro delle Ombre arriva a Teheran (seconda parte)

Il Teatro delle Ombre arriva a Teheran (seconda parte)

E’ cupo per l‘Italia il cielo sopra Bengasi di Michelangelo Severgnini E’ cupo per l‘Italia il cielo sopra Bengasi

E’ cupo per l‘Italia il cielo sopra Bengasi

Medio Oriente: scelta tra caos e riequilibrio internazionale   Una finestra aperta Medio Oriente: scelta tra caos e riequilibrio internazionale

Medio Oriente: scelta tra caos e riequilibrio internazionale

"Un semplice incidente" e le (solite) fake news contro l'Iran di Francesco Santoianni "Un semplice incidente" e le (solite) fake news contro l'Iran

"Un semplice incidente" e le (solite) fake news contro l'Iran

Trump 2025: Nativi Americani e Immigrati sotto Pressione di Raffaella Milandri Trump 2025: Nativi Americani e Immigrati sotto Pressione

Trump 2025: Nativi Americani e Immigrati sotto Pressione

L'intrinseca debolezza dell'Impero americano di Francesco Erspamer  L'intrinseca debolezza dell'Impero americano

L'intrinseca debolezza dell'Impero americano

La Gran Bretagna tornerà nell'Unione Europea? di Gao Jian La Gran Bretagna tornerà nell'Unione Europea?

La Gran Bretagna tornerà nell'Unione Europea?

Resistenza e Sobrietà di Alessandro Mariani Resistenza e Sobrietà

Resistenza e Sobrietà

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente di Gilberto Trombetta Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

O si e' contro la Nato o si e' sua complice di Giorgio Cremaschi O si e' contro la Nato o si e' sua complice

O si e' contro la Nato o si e' sua complice

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti