Ricerca del Gemelli. Covid, depressione per lockdown ha colpito l'80% degli italiani
di Francesco Santoianni
Ma qualche “esperto” (del tipo “non abbassiamo la guardia”) vi ha mai parlato in TV di questa tragedia? Ora viene fuori una ricerca della Fondazione Policlinico universitario Agostino Gemelli che attesta come l’80% degli italiani (si, avete letto bene: 80%) hanno sviluppato, grazie al lockdown e verosimilmente alla terroristica informazione erogata dai media, sintomi ansioso-depressivi di varia gravità: dai più lievi come la paura di riprendere in mano la propria vita, o al contrario la paura di non poterla riprendere, fino a sintomi depressivi gravi, come l’incapacità di svolgere le attività consuete.
Spiega meglio la situazione lo psichiatra Gabriele Sani, intervistato dall’agenzia stampa Adnkronos Salute:
“(…) I disturbi non si riducono, ma si aggravano con il tempo. Dai dati è risultato che l’80% delle persone che ha vissuto questa emergenza collettiva, ha sviluppato sintomi ansioso-depressivi di diversa entità. E si è osservato – fino alla fine di luglio – che il tempo non ha diminuito i disturbi, ma più è andata avanti la pandemia più si sono aggravati questi sintomi. È un problema che riguarda non solo i pazienti psichiatrici ma anche la popolazione generale. Molti pazienti già seguiti hanno avuto pesanti ricadute anche a distanza di molto tempo. Inoltre, seppure non abbiamo ancora conferme sui dati ma solo osservazioni, sembrano essere aumentati anche i gesti autolesivi e suicidari. (…) La ‘seconda ondata‘, almeno per quanto riguarda lo stress e i disturbi della sfera psichica, è già arrivata negli ospedali. La popolazione generale e i pazienti psichiatrici, in particolare, dopo un primo periodo in cui avevano dato una buona risposta all’enorme cambiamento legato alla pandemia e al lockdown, hanno cominciato a soffrire di più. In pratica, in questo campo, il peggio sembra venire adesso. (…) Quello che sta accadendo adesso, in Fase 3, è poco studiato ma dalle prime osservazioni è già evidente che stiamo pagando anche ora, in termini di salute mentale, i mesi più pesanti di emergenza. Sono aumentate ad esempio le richieste di visite psichiatriche dopo il riavvio delle attività ambulatoriali. (…) I mesi futuri non saranno semplici perché saranno caratterizzati dalla paura della seconda ondata epidemica e, in generale, dalla paura della riapertura alla vita.”
Colpa del virus? No. Colpa, soprattutto, dei nostri governanti (e dei loro “esperti”) che – tra cortei di bare e altre scene strazianti - per costringerci a restare chiusi a casa per due mesi ci hanno TERRORIZZATO aumentando fraudolentemente la letalità del Sars-Cov-2 (in Italia era 28 volte quello della Germania) presentandoci come contagiati SOLO coloro che risultavano positivi ai pochi tamponi disseminati dalle regioni e come “morti per coronavirus” TUTTI coloro che, prima o dopo la morte, erano risultati positivi a tampone. E tutto questo mentre – per dirne una – Angela Merkel a marzo andava in TV per annunciare che il virus avrebbe contagiato il 70% dei tedeschi (percentuale che certamente si è riproposta anche per gli italiani come attestata da indagini epidemiologiche).
Risultato? In Germania hanno saputo affrontare egregiamente l’emergenza; qui da noi non riusciremo nemmeno ad aprire le scuole considerando che ogni “contagiato” continua ad essere considerato ad un passo dall’obitorio.
Tenetelo a mente ora che, per meglio affrontare le proteste che si prospettano in autunno vi stanno finendo di rimbambire con questa buffonata dei “nuovi contagiati” (ovviamente, la quasi totalità asintomatici e in ottima salute).