Rinascita dell'auto in Brasile: Lula celebra la ripresa
Salari in crescita e consumi trainanti: il piano di Lula per rilanciare l'industria automobilistica
Il presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva ha celebrato la ripresa del settore automobilistico nazionale, dopo il crollo a minimi storici di produzione e vendite. Durante una visita allo stabilimento Nissan di Resende (Rio de Janeiro), Lula ha ricordato come le vendite annuali siano crollate da 3,5 milioni di veicoli nel 2010 (fine del suo secondo mandato) a 1,6 milioni nel 2022, attribuendo il caldo al deterioramento del potere d'acquisto dei lavoratori, con salari aumentati meno dell'inflazione tra il 2016-2022.
Nesta tarde, estou no evento que anuncia a ampliação da produção da empresa Nissan no Complexo Industrial de Resende, no Rio. Aqui serão construídos novos modelos de carro e motor, com planos de exportação para mais de 20 países, e R$ 2,8 bilhões em novos investimentos da Nissan.… pic.twitter.com/D68ysYXOa5
— Lula (@LulaOficial) April 15, 2025
Con il suo ritorno al potere nel 2023, l'adeguamento del salario minimo sopra l'inflazione ha favorito una ripresa: nel 2024 le vendite sono risalite a 2,6 milioni di auto. Come ha evidenziato il presidente brasiliano, la norma che garantisce aumenti salariali minimi superiori all'inflazione "ha rimesso in circolazione il denaro, in modo che la gente possa consumare”.
Il settore ha attratto investimenti per 130 miliardi di real (22,4 miliardi di dollari) fino al 2030, tra cui 2,8 miliardi di real (482 milioni di dollari) della Nissan dal 2023 per produrre la nuova versione della Kicks e un SUV in uscita.
La multinazionale giapponese, presente in Brasile dal 2000, produce dal 2004 nello stabilimento di Resende (capacità 200.000 veicoli/anno), destinati sia al mercato interno che all'export.